Jet è un periodico statunitense commercializzato ai lettori afroamericani ora distribuita in formato digitale. Fu fondato nel 1951 da John H. Johnson della Johnson Publishing Company a Chicago, nell'Illinois, come settimanale.[1] Inizialmente pubblicizzato come "The Weekly Negro News Magazine", Jet ha raccontato fin dall'inizio il movimento per i diritti civili, incluso l'omicidio di Emmett Till, il boicottaggio dei bus a Montgomery e le attività del leader dei diritti civili Martin Luther King.

Jet
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
Fondazione1º novembre 1951
SedeLos Angeles
ISSN0021-5996 (WC · ACNP)
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceano
Sito webmyjetstory.com
 

Pubblicato in un formato di dimensioni ridotte dal suo inizio nel 1951, Jet stampò principalmente in bianco e nero fino al numero del 27 dicembre 1999. Nel 2009 cambiò periodicità ma nel giugno 2014 terminò la versione cartacea, proseguendo esclusivamente come rivista digitale su app.[2][3] Nel 2016 Johnson Publishing ha venduto Jet e la sua consociata Ebony alla società di private equity Clear View Group. La casa editrice è ora la Ebony Media Corporation.[4]

Storia modifica

Il periodico Jet fu fondato nel 1951.[5] Jet divenne noto a livello nazionale nel 1955 con la sua copertura scioccante e grafica dell'assassinio di Emmett Till, un ragazzo afroamericano che venne brutalmente assassinato per motivi razziali nella cittadina di Money, Mississippi. La sua diffusione fu rafforzata dalla sua continua copertura del nascente movimento per i diritti civili.[6]

Nel maggio 2014, la pubblicazione ha annunciato che l'edizione cartacea sarebbe stata interrotta e sarebbe passata a un formato digitale a giugno [7].

Nel giugno 2016, dopo 71 anni, Jet e la sua pubblicazione sorella Ebony (ma non i loro archivi fotografici) sono stati venduti da Johnson Publishing a Clear View Group, una società di private equity con sede ad Austin, in Texas, per un importo non divulgato.[8] Nel luglio 2019, tre mesi dopo che la Johnson Publishing ebbe presentato domanda per la liquidazione per fallimento, i suoi archivi fotografici di Jet ed Ebony furono venduti a un consorzio di fondazioni che li avrebbe resi disponibili al pubblico.[9][10]

Contenuti modifica

Jet conteneva consigli di moda e bellezza, notizie di intrattenimento, consigli per appuntamenti galanti, politica, consigli sulla salute e guide dietetiche, oltre a coprire eventi come sfilate di moda. La foto di copertina di solito corrispondeva all'argomento del servizio principale. Alcuni esempi di storie di copertina furono il matrimonio di una celebrità, la festa della mamma o il riconoscimento dei successi di un afroamericano famoso. A molte questioni venne data copertura per mostrare alla comunità afroamericana che se vogliono raggiungere un obiettivo, devono essere disposti a impegnarsi per esso. Jet afferma anche di dare fiducia alle giovani donne adulte e alla loro forza perché le donne in esse contenute sono forti e di successo senza l'aiuto di un uomo. Dal 1952, Jet ha la "Beauty of the Week": una fotografia di una donna afroamericana in costume da bagno (un pezzo o due pezzi, ma mai nuda), insieme al suo nome, luogo di residenza, professione, hobby e interessi. Molte donne non erano modelle professioniste e spedivano le loro foto al periodico per la pubblicazione; lo scopo di questa rubrica era promuovere la bellezza delle donne afroamericane.

Come l'altro principale periodico "nero", Essence, Jet critica regolarmente il razzismo nei mass media mainstream, specialmente nelle rappresentazioni negative di uomini e donne neri. Tuttavia Hazell e Clarke riportano che Jet ed Essence nel 2003–4 stessi pubblicarono pubblicità che era pervasa di razzismo e supremazia bianca.[11]

Note modifica

  1. ^ From Negro Digest to Ebony, Jet and EM, in Ebony Magazine, November 1992, pp. 50–55.
  2. ^ Jet Magazine – Final Print Edition, in Ebony Jet Shop, 23 giugno 2014. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  3. ^ Jet to stop printing weekly, change to digital app, in Washington Post, AP, 7 maggio 2014. URL consultato il 23 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2019).
  4. ^ Ebony Jet Sold!, in The Chicago Defender, 16 giugno 2016. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2016).
  5. ^ Dead (Ceased) Magazine Markets for Freelance Writers, in Writing Career. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  6. ^ Paul Finkelman, Encyclopedia of African American History, Oxford University Press, 12 febbraio 2009, p. 25, ISBN 978-0-19-516779-5. URL consultato il 7 gennaio 2013.
  7. ^ By CNN Staff, Jet magazine ending print edition, moving to digital only - CNN.com, su CNN. URL consultato il 12 marzo 2017.
  8. ^ (EN) Robert Channick, Johnson Publishing sells Ebony, Jet magazines to Texas firm, in chicagotribune.com. URL consultato il 12 marzo 2017.
  9. ^ (EN) Rare look inside the Ebony and Jet magazine photo archive that just sold for $30M, su CBS News, 26 luglio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
  10. ^ Chandra Noyes, Foundations Unite to Save Ebony Magazine Archives, su artandobject.com, Journalistic, Inc., 29 luglio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  11. ^ Vanessa Hazell and Juanne Clarke, "Race and Gender in the Media: A Content Analysis of Advertisements in Two Mainstream Black Magazines" Journal of Black Studies (2008) 39#1 pp 5-21. in JSTOR

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Collegamenti esterni modifica

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