Jonathan Saunders

stilista britannico

Jonathan Saunders (Glasgow, 1977[1][2]) è uno stilista britannico, meglio conosciuto per i suoi tessuti stampati e l'utilizzo di tecniche tradizionali di serigrafia[3][4]. Saunders è stato nominato come stilista scozzese dell'anno agli Scottish Style Awards nel 2005,[5] e stilista britannico dell'anno agli Elle Style Awards nel 2008.[6] Fra le celebrità ad aver indossato abiti di Jonathan Saunders si possono citare Madonna,[7] Kylie Minogue,[8] Sienna Miller[9] e Michelle Obama.[10]

Carriera modifica

Saunders si diploma presso la scuola d'arte di Glasgow nel 1999 con un bachelor in tessuti stampati, ed ha continuato a guadagnandosi un master sul soggetto presso la Central Saint Martins College of Art and Design nel 2002.[2] La sua collezione di laurea, che consiste in una serie di caffetani in chiffon stampati in colori sgargianti ispirati alla copertina dell'album Yellow Submarine dei Beatles,[3] gli fa vincere il Lancôme Colour Award 2002.[11] Ad appena due giorni dalla sua laurea, Saunders fu incaricati di disegnare alcune fantasie per Alexander McQueen;[3] che furono utilizzate per la collezione di McQueen del 2003.[12] Saunders fu anche assunto come consulente per la casa di moda Chloé, e per Pucci sotto la direzione di Christian Lacroix.[4]

Saunders debutta in occasione della settimana della moda di Londra a settembre 2003.[13] L'edizione britannica della rivista Vogue utilizza uno dei modelli di Saunders per la copertina di gennaio 2004,[14] ed Harrods ed Harvey Nichols iniziano ad ordinare i suoi lavori.[15]

Saunders continua ad esibirsi regolarmente alla settimana della moda di Londra sino al 2008, anno in cui decide di portare le proprie creazione alla settimana della moda di New York in una mossa che lo stesso stilista ha descritto come "una naturale progressione".[16] Nel 2010 Saunders è ritornato alla settimana della moda di Londra.[10]

Oltre a lavorare per il proprio marchio, Jonathan Saunders è direttore creativo della casa di moda con sede a Milano Pollini[17] e ha progettato collezioni per le catene di grande distribuzione Target[18] e Topshop.[19]

Note modifica

  1. ^ Jonathan Saunders, in models.com. URL consultato il 6 giugno 2010.
  2. ^ a b Alice Wyllie, Interview: Fashion designer Jonathan Saunders, in The Scotsman, 12 settembre 2009. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2019).
  3. ^ a b c Jess Cartner-Morley, Saunders launches kaleidoscope of colour, in The Guardian, 19 febbraio 2004. URL consultato il 6 giugno 2010.
  4. ^ a b Jonathan Saunders - Biography, in Vogue (Australia). URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2011).
  5. ^ Biography of Jonathan Saunders, in Scottish Style Awards. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2009).
  6. ^ Hilary Alexander, Elle Style Awards, in The Daily Telegraph, 13 febbraio 2008. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2009).
  7. ^ Laurelle Gilbert, Madonna Headlines MTV Music Awards 2009, in Elle.com, 14 settembre 2009. URL consultato il 9 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
  8. ^ Stuart MacDonald, Scottish Fashion Awards face funding cuts, in The Times, 4 maggio 2008. URL consultato il 6 giugno 2010.
  9. ^ Erin Clements, Red Carpet Buzz: Sienna Miller, in Elle.com, 3 aprile 2009. URL consultato il 9 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2012).
  10. ^ a b Hilary Alexander, Jonathan Saunders returns to London Fashion Week, in The Daily Telegraph, 24 giugno 2009. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2010).
  11. ^ Lucy Hewitt, Best Scottish designer, 26 novembre 2008. URL consultato il 7 giugno 2010.
  12. ^ Jonathan Saunders, in hellomagazine.com. URL consultato il 7 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
  13. ^ Avril Groom, Scots designer fashions debut triumph, in The Scotsman, 24 settembre 2003. URL consultato il 6 giugno 2010.
  14. ^ Northern Star, in Vogue.com, 1º maggio 2006. URL consultato il 7 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2011).
  15. ^ Who's who in London Fashion Week, in The Times, 16 settembre 2009. URL consultato il 6 giugno 2010.
  16. ^ Jess Cartner-Morley, Saunders joins British fashion's New York exodus, in The Guardian, 2 febbraio 2008. URL consultato il 6 giugno 2010.
  17. ^ Natasha Cowan, Pollini appoints Jonathan Saunders as new creative director, in The Daily Telegraph, 15 maggio 2008. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2013).
  18. ^ Reena Jana, Ducking the Price War, Target Highlights Fashion, in Business Week, 1º ottobre 2008. URL consultato il 6 giugno 2010.
  19. ^ Emma Sells, Jonathan Saunders for Topshop hits stores today, in Elle.com, 22 gennaio 2010. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).

Collegamenti esterni modifica

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