Judicael di Rennes

Judicael (... – 888[1]) fu re di Bretagna, unitamente a Alano il Grande, conte di Vannes, dall'876 (o 877) alla sua morte.

Judicael
Re di Bretagna
In caricaca. 876 - 888
PredecessoreGurvant
SuccessoreAlano il Grande
Altri titoliConte di Rennes
Morte888[1]
PadreGurvant
Madrela figlia secondogenita del re di Bretagna, Erispoë

Origine modifica

Judicael era figlio del conte, non ereditario, di Rennes e poi re di Bretagna (unitamente a Pascweten, conte di Vannes), Gurvant e della moglie[2], di cui non si conosce il nome, che era la figlia secondogenita del re di Bretagna, Erispoë[3].

Biografia modifica

Di Judicael si hanno scarse notizie: secondo il cronista franco, Reginone, dopo le morti dei re di Bretagna, Pascweten e Gurvant, avvenute a poca distanza di tempo, Judicael, nato dalla figlia del re, Erispoë ed Alano il Grande, conte di Vannes, fratello di Pascweten, si divisero il regno di Bretagna[3].

Dopo la spartizione del regno tra i due pretendenti, sempre secondo Reginone, il loro rapporto non fu facile e Judicael ed Alano si combatterono tra loro[4], e portarono la devastazione sino al fiume Blavet (e alle città di Port-Louis e L'Orient[5]), sino a che non trovarono l'accordo e si unirono per ampliare il loro regno[4].
Ma, sempre secondo Reginone, Judicael che era più giovane ed era assetato di gloria e desideroso di esaltare il suo nome non aspettava l'arrivo di Alano e degli alleati e cercava il combattimento, facendo strage di nemici[4]. Ma con questo comportamento incauto che non perseguiva ciò che era più conveniente andò incontro alla morte[4].
Judicael morì in combattimento nel corso dell'888[1] e sempre secondo Reginone, la morte di Judicael, più coraggioso che previdente, avvenne combattendo contro i Normanni[3]; Alano portò a termine la guerra ottenendo una grande vittoria[4]. La morte di Judicael permise ad Alano il Grande di ottenere tutto il regno di Bretagna, che governò energicamente sino alla sua morte[3].

Discendenza modifica

Di Judicael non si conosce il nome di una eventuale moglie, e non si hanno notizie di alcuna discendenza[1][2]

Note modifica

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), cap. XIX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 582–634.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica