Kate Smith

attrice statunitense

Kate Smith, vero nome Kathryn Elizabeth Smith (Greenville, 1º maggio 1907Raleigh, 17 giugno 1986), è stata una cantante e contralto statunitense.

Kate Smith
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePop
Gospel
Periodo di attività musicale1926 – 1976
EtichettaRCA Victor, Savoy Records

Carriera modifica

Nata in Virginia, ha iniziato a registrare nella seconda metà degli anni venti con la Columbia Records.

Conosciuta come "la prima donna della radio", ha lavorato negli anni trenta per la radio della NBC.

Ha cantato diversi brani di successo a cavallo tra gli anni trenta e quaranta, tra cui The Woodpecker Song (ossia la versione in lingua inglese di Reginella campagnola di Eldo Di Lazzaro), The White Cliffs of Dover, I Don't Want to Walk Without You, Seems Like Old Times, Now Is the Hour e Dream a Little Dream of Me.

Tuttavia la sua interpretazione più famosa, la cosiddetta signature song, è quella del canto patriottico God Bless America di Irving Berlin, registrata nel 1938.

Compare in alcuni film (Hello, Everybody!, This Is the Army, The Big Broadcast) e produzioni televisive (The Dean Martin Show, Toast to the Town, The Hollywood Palace). Negli anni cinquanta ha lavorato in TV con trasmissioni come The Kate Smith Hour e The Kate Smith Evening Hour.

È inserita nella Hollywood Walk of Fame.

Onorificenze modifica

«La voce di Kate Smith è conosciuto e amata da milioni di americani, giovani e vecchi. In guerra e in pace, è stata una fonte d'ispirazione. Quelle parole semplici ma profondamente commoventi, "God Bless America", hanno assunto significato aggiunto per tutti noi per il modo in cui Kate Smith le cantava. Grazie a lei sono diventate una parte cara in tutte le nostre vite, un promemoria immortale della bellezza, del coraggio e del cuore di questa grande nostra terra. Dandoci una magnifica, talentuosa e altruista persona come Kate Smith, Dio è stata particolarmente generoso con l'America.»
— 26 ottobre 1982[1]

Note modifica

  1. ^ Tiger by the Tail, su sfflierculp.com. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2011).

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Collegamenti esterni modifica

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