Katherine Stanley

nobildonna e attivista inglese

Lady Katharine Louisa Stanley, viscontessa Amberley (3 aprile 184228 giugno 1874), è stata una nobildonna e attivista inglese.[1]

Foto di Lady Amberley, viscontessa Amberley, di Camille Silvy, nel 1870.

Biografia modifica

Era la figlia di Edward Stanley, II barone di Alderley, e di sua moglie, Henrietta Maria Dillon-Lee.

Matrimonio modifica

Sposò, l'8 novembre 1864, John Russell, visconte Amberley, figlio di John Russell, I conte Russell e di Lady Frances Elliot-Murray-Kynynmound. Ebbero tre figli:

Katherine ebbe una relazione con il tutore dei suoi fratelli, il biologo Douglas Spalding, con il consenso del marito.

 
Foto di Lord and Lady Amberley, di William Notman, Montréal, 1867, McCord Museum.

Katherine era una suffragetta e una delle prime sostenitrici dei diritti delle donne. Incoraggiò le donne a studiare medicina, creò una borsa di studio di medicina per Emily Bovell e assunse Elizabeth Garrett Anderson come suo medico personale. Harriet Grote la presentò a Helen Taylor nel 1865. Nel 1867, Lord e Lady Amberley viaggiarono in Nord America, visitando il Canada e gli Stati Uniti d'America. Sono rimasti negli Stati Uniti per diversi mesi e incontrò Lucretia Mott. Divenne presidentessa della Bristol and West of England Women's Suffrage Society nel 1870 e per la campagna per la parità di retribuzione per le donne e la loro educazione e l'accettazione in tutte le professioni[3][4].

Morte modifica

Morì il 28 giugno 1874 di difterite, che contrasse dalla figlia, che morì cinque giorni dopo. La sua morte colpì fortemente suo marito, la cui decisione di far cremare il suo corpo sconvolse la società[3][4]. I suoi resti vennero originariamente depositati nella loro residenza di Wye Valley insieme a quelli di sua figlia e non si tenne nessuna cerimonia religiosa. Poco dopo la morte del marito, due anni più tardi, tutti e tre i corpi vennero spostati nella tomba di famiglia Russell a Chenies.

Note modifica

  1. ^ Cracroft's Peerage — Russell, Earl (UK, 1861), su cracroftspeerage.co.uk. URL consultato il 23 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  2. ^ Peter Edmund Stanley, The house of Stanley: the history of an English family from the 12th century, Pentland Press, 1998, ISBN 1-85821-578-1.
  3. ^ a b c British Women's Emancipation since the Renaissance, su historyofwomen.org. URL consultato il 26 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2012).
  4. ^ a b Elizabeth Crawford, Women's Suffrage Movement: A Reference Guide, 1866–1928, Routledge, 2001, ISBN 0-415-23926-5.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN43622337 · ISNI (EN0000 0000 7993 0761 · LCCN (ENn98104231 · J9U (ENHE987007289354405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n98104231
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie