Keith Roberts

scrittore e artista britannico

Keith John Kingston Roberts (Kettering, 20 settembre 1935Salisbury, 5 ottobre 2000) è stato uno scrittore di fantascienza, artista e grafico britannico.

Ha utilizzato vari pseudonimi tra i quali Alistair Bevan, John Kingston e David Stringer.[1]

Biografia modifica

Nel settembre del 1964 pubblicò su Science Fantasy due racconti: Anita (il primo di una serie che vede protagonista una strega adolescente e moderna e la sua eccentrica nonna) ed Escapism, che sarà raccolto invece in Machines and Men (1973).[2][3]

Agli inizi della sua carriera, utilizzò spesso lo pseudonimo di Alistair Bevan. Nel 1966 pubblicò anche i primi racconti che sarebbero andati a costituire il romanzo Pavana, la sua opera più famosa, composta da una serie di episodi. Racconta di una realtà ucronica nella quale la Chiesa cattolica prende il controllo dell'Inghilterra dopo l'assassinio della Regina Elisabetta I.[4] Nello stesso anno, scrisse anche il suo primo romanzo The Furies.

Roberts scrisse numerosi romanzi e racconti brevi, spesso riuniti in raccolte relative allo stesso universo, come Anita, Kaeti, Il mondo degli aquiloni (Kiteworld) e Pavana (Pavane). Illustrò inoltre numerose copertine e pagine interne delle riviste New Worlds e Science Fantasy.[4]

Si definiva politicamente conservatore e anticomunista.[4]

Morì nel 2000 per complicazioni dovute alla sclerosi multipla, che gli era stata diagnosticata dieci anni prima. I necrologi lo ricordarono come uno scrittore di talento, ma personalmente "difficile", con alle spalle una storia di attriti con editori, curatori e colleghi.[5][6][7][8]

Opere modifica

Romanzi modifica

  • The Furies, 1966
  • Pavana (Pavane, 1968; serie di racconti collegati)
  • Anita, 1970 (serie di racconti collegati)
  • I tre volti del futuro (The Inner Wheel, 1970; serie di racconti collegati)
  • The Boat of Fate, 1971
  • The Chalk Giants, 1974 (serie di racconti collegati)
  • Molly Zero, 1980 (espansione dell'omonimo racconto lungo del 1977)
  • Gráinne, 1987
  • Il mondo degli aquiloni (Kiteworld, 1985; originariamente pubblicato come una serie di racconti collegati)
  • Kaeti & Company, 1986 (serie di racconti collegati)
  • L'amica della tigre (The Tiger Sweater, 1987; romanzo breve)
  • The Road to Paradise, 1989 (thriller senza elementi fantastici)
  • Kaeti on Tour, 1992 (serie di racconti collegati)
  • Drek Yarman, 2000 (romanzo ambientato in Kiteworld, pubblicato a puntate in Spectrum SF[9])

Raccolte modifica

  • Machines and Men (1973)
    • Escapism (1964)
    • Therapy 2000 (1969)
    • Manscarer (1966)
    • Boulter's Canaries (1965)
    • Sub-Lim (1965)
    • Sint (Synth, 1966; racconto lungo)
    • The Deeps (1966)
    • Breakdown (1966)
    • The Pace That Kills (1966)
    • Manipulation (1965)
  • The Grain Kings (1976)
    • Weihnachtsabend (1972)
    • The White Boat (1966)
    • The Passing of the Dragons (1972)
    • The Trustie Tree (1973)
    • Il lago di Tuonela (The Lake of Tuonela, 1973; racconto lungo)
    • The Grain Kings (1972)
    • I Lose Medea (1972)
  • The Passing of the Dragons (1977) - selezione di racconti da Machines and Men e The Grain Kings
  • Ladies from Hell (1979)
    • Our Lady of Desperation (1979)
    • The Shack at Great Cross Halt (1977)
    • The Ministry of Children (1975)
    • Mulini a vento (The Big Fans, 1977; racconto lungo)
    • Missa Privata (1976)
  • The Lordly Ones (1986)
    • The Lordly Ones (1980)
    • Ariadne Potts (1978)
    • Sphairistike (1984)
    • The Checkout (1981)
    • The Comfort Station (1980)
    • The Castle on the Hoop (1986)
    • Diva (1986)
  • A Heron Caught in Weeds (1987) – raccolta di poesia, a cura di Jim Goddard
  • Winterwood and Other Hauntings (1989)
    • Susan (1965)
    • The Scarlet Lady (1966)
    • The Eastern Windows (1967)
    • Winterwood (1974)
    • Mrs. Cibber (1989)
    • The Snake Princess (1973)
    • Everything in the Garden (1973)

Altri racconti modifica

(tradotti in italiano)

  • Meglio andarsene dal Terzo Pianeta... (Survey of the Third Planet, 1966)
  • La porta (The World That Were, 1966)
  • Coranda (Coranda, 1967)
  • Weihnachtabend (Weihnachtabend, 1972; racconto lungo)
  • Molly Zero (Molly Zero, 1977; racconto lungo, espanso in romanzo nel 1980)

Premi modifica

  • British Science Fiction Association Award 1982 per il racconto breve Kitemaster[10]
  • British Science Fiction Association Award 1986 per il racconto breve Kaeti and the Hangman (Kaeti & Company)[10]
  • British Science Fiction Association Award 1986 a Keith Roberts in qualità di artista[10]
  • British Science Fiction Association Award 1987 per il romanzo Gráinne[10]

Candidature modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Bibliografia di Keith Roberts, in Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff. 
  2. ^ J. Clute e P. Nicholls, pp. 1012–1013, 1993.
  3. ^ C. C. Smith, 1981.
  4. ^ a b c F. B. Cox, 2002.
  5. ^ (EN) Steve Holland, Obituary: Keith Roberts, in The Guardian, 16 ottobre 2000. URL consultato il 9 agosto 2017.
  6. ^ (EN) David Langford, Keith Roberts, 1935–2000, in Ansible #160, novembre 2000.
  7. ^ (EN) David Langford, A Nice Derangement of Epitaphs, in SFX, #73, gennaio 2001.
  8. ^ (EN) Jack Adrian, The Independent, 17 ottobre 2000, p. 6.
  9. ^ The Worlds of Keith Roberts, su solaris-books.co.uk, Solaris Books. URL consultato il 28 gennaio 2015.
  10. ^ a b c d (EN) British Science Fiction Association Awards – Past Awards, su bsfa.co.uk, British Science Fiction Association. URL consultato il 9 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2011).
  11. ^ (EN) 1980 Award Winners & Nominees, su worldswithoutend.com. URL consultato il 9 agosto 2017.
  12. ^ (EN) 1981 Hugo Awards, su thehugoawards.org, World Science Fiction Society. URL consultato il 28 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2011).
  13. ^ (EN) 1985 Award Winners & Nominees, su worldswithoutend.com. URL consultato il 9 agosto 2017.
  14. ^ (EN) The John W. Campbell Memorial Award, su www2.ku.edu, Center for the Study of Science Fiction, Department of English, University of Kansas. URL consultato il 9 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2012).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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