L'insaziabile

film del 1999 diretto da Antonia Bird

L'insaziabile (Ravenous) è un film western horror del 1999 diretto da Antonia Bird, ispirato agli episodi di cannibalismo che si verificarono nella seconda metà dell'Ottocento durante le spedizioni dei pionieri americani dirette in California.

L'insaziabile
Una scena del film.
Titolo originaleRavenous
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno1999
Durata100 min
Genereorrore, thriller, drammatico, western
RegiaAntonia Bird
SceneggiaturaTed Griffin
ProduttoreAdam Fields, David Heyman
Distribuzione in italiano20th Century Fox Italia
FotografiaAnthony B. Richmond
MontaggioNeil Farrell
Effetti specialiRobert Kurtzman, Greg Nicotero, Berger EFX Group
MusicheMichael Nyman, Damon Albarn
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Le vicende in questione riguardano infatti la fallita spedizione Donner e i delitti di Alfred Packer la cui storia ha offerto spunto ad altri film quali The Legend of Alfred Packer (1980),[1] Cannibal! The Musical (1996) e Devoured: The Legend of Alfred Packer (2005)[2].

Trama modifica

A metà del XIX secolo, durante la guerra fra Stati Uniti e Messico, John Boyd, un giovane capitano non propriamente coraggioso, viene trasferito in un fortino tra le gelide colline della Sierra Nevada, abitato da uno strampalato gruppetto di soldati. Una notte giunge al forte, quasi assiderato, un uomo di nome Colqhoun, il quale inizia a raccontare una terribile storia. Avventuratosi con altre cinque persone sulla via dell'oro e rimasti bloccati da una tempesta di neve in una grotta per l'inverno, i sei si danno al cannibalismo tra di loro per sopravvivere. Colqhoun fugge e giunge al forte, dove i soldati si sentono obbligati a raggiungere i presunti sopravvissuti alla strage. I nativi americani presenti nel forte lo associano alla figura del Weendigo della mitologia autoctona, un essere che si nutre di carne umana per carpire dalle sue vittime la forza che avevano in vita.

Giunti sul posto si scopre che in realtà è stato Colqhoun a divorare tutti i suoi compagni, spingendo i soldati in una trappola in modo da imprigionarli e divorarli. Sfuggono alla trappola Boyd e Reich, che precipitano in una scarpata. Reich rimane ucciso, e Boyd, bloccato da una frattura esposta alla gamba, lo divora a sua volta per sopravvivere. Tornato al campo, una volta guarito e tacendo del suo atto di cannibalismo, racconta ai superiori l'accaduto. Non creduto ed emarginato poiché ritenuto folle, rimane di sasso all'arrivo del colonnello Ives, giunto per sostituire il precedente comandante in carica, Hart, ucciso da Colqhoun. Ives non è difatti che Colqhoun stesso, sebbene Boyd non riesca a provarlo.

Lentamente muoiono gli occupanti del campo. Si scopre che Hart è ancora vivo e a sua volta è divenuto cannibale, spinto da Ives che gli ha rivelato gli effetti benefici della carne umana nell'organismo: essa guarisce le malattie e rafforza chi se ne nutre, proprio come nella leggenda del Weendigo. Ives, spalleggiato da Hart, tenta di convincere Boyd a formare un trio di cannibali, ma quest'ultimo non vuole piegarsi all'atrocità e, sotto le preghiere di Hart stesso, in preda ai rimorsi di coscienza per aver divorato i suoi compagni, lo uccide, fino alla lotta finale con Ives, nella quale rimangono uccisi entrambi.

Note modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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