La Bula è un'area naturale protetta della regione Piemonte. È un'oasi del WWF inserita nel progetto LIFE Insubricus per la salvaguardia e il consolidamento del pelobate fosco italiano (Pelobates fuscus insubricus), un rospo endemico raro presente in Piemonte e in Lombardia[2].

La Bula
Tipo di areaSIC - Oasi WWF
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Asti
ComuniAsti, località Boana
Superficie a terra20 ha
GestoreEnte di gestione del Parco Paleontologico astigiano[1]
Mappa di localizzazione
Map

Storia modifica

L'oasi naturalistica nasce nel 1990, quando si decide di bonificare questa zona intorno al fiume Tanaro, poiché era diventata una zona di scavi di materiali inerti, un deposito di rifiuti e una sede di attività illecite[3]. A seguito di questi lavori di bonifica da parte del WWF, entra a far parte dei siti di interesse comunitario (SIC) all'interno dell'area naturale Stagni di Belengero. Nel 1999 Regione Piemonte e ARPA finanziano l'Ente Parchi Astigiani per completare le infrastrutture atte alla protezione e alla fruizione dell'oasi urbana.

Territorio modifica

La Bula si trova nella località Boana in periferia sud di Asti lungo il fiume Tanaro. Dopo la bonifica della zona l'oasi è caratterizzata dalla presenza di stagni, laghetti, isolotti, lanche, canneti che ricreano l'antico ambiente fluviale[4].

Flora modifica

Per quanto riguarda la vegetazione dell'area naturale è importante la presenza di specie caratteristiche delle zone umide quali: carici (Carex), tife (Typha latifolia), salici (Salix), ontani (Alnus glutinosa) e pioppi (Populus). Altre piante osservate sono l'acero americano (Acer negundo), il solidago e l'amorfa fruticosa o falso indaco (Amorpha fruticosa).

Fauna modifica

Gli uccelli migratori trovano rifugio e ristoro nell'oasi: tra questi si annovera la presenza della moretta tabaccata (Aythya nyroca), del codone (Anas acuta), del fischione (Mareca penelope), del mestolone (Spatula clypeata), della canapiglia (Mareca strepera), delle marzaiole (Spatula querquedula) e delle alzavole (Anas crecca). Tra le specie rare sono state avvistate il marangone minore (Microcarbo pygmeus), la sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) e l’airone rosso (Ardea purpurea). I rapaci che vi sono di passaggio sono il falco di palude (Circus aeruginosus), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), l’albanella reale (Circus cyaneus), la poiana (Buteo buteo) ed il falco lodolaio. All'interno dell'oasi è presente una garzaia abitata da cormorani (Phalacrocorax carbo), aironi cenerini (Ardea cinerea), nitticore (Nycticorax nycticorax), garzette (Egretta garzetta) e aironi guardabuoi (Bubulcus ibis). Di particolare interesse l'avvistamento continuo di circa 10 anni del fistione turco (Netta rufina), un'anatra rara e minacciata[2].

Tra i rettili e gli anfibi si osservano il biacco (Hierophis viridiflavus), la natrice dal collare (Natrix natrix), la rana verde (Pelophylax esculentus), il tritone crestato (Triturus cristatus) e il pelobate fosco[3].

Tra gli insetti sono presenti varie specie di libellule e farfalle.

Note modifica

  1. ^ LA SFIDA DEGLI STAGNI DI BELANGERO, su piemonteparchi.it. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  2. ^ a b Oasi WWF la Bula, su villapaolinaasti.com. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  3. ^ a b Oasi WWF La Bula, su luoghi.italianbotanicalheritage.com. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  4. ^ WWF sezione locale di ASTI-Oasi urbana "La Bula", su promotus.it. URL consultato il 14 ottobre 2022.

Voci correlate modifica

Aree naturali protette del Piemonte

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