La Marie del porto

romanzo scritto da Georges Simenon

La Marie del porto è un romanzo di Georges Simenon, scritto nell'ottobre 1937 all'Hôtel de l'Europe, Port-en-Bessin-Huppain (nel Calvados)[1]. Uscì dapprincipio serializzato dal 15 gennaio al 6 febbraio 1938 in 23 puntate sul quotidiano "Le Jour" e poi fu pubblicato in volume nello stesso anno da Gallimard.

La Marie del porto
Titolo originaleLa Marie du port
Port En Bessin
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1938
1ª ed. italiana1949
Genereromanzo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneCherbourg
ProtagonistiMarie Le Flem
CoprotagonistiHenri Chatelard

Simenon scrisse il romanzo pensando a una possibile realizzazione cinematografica[2] e lo considerava uno dei suoi libri migliori[3].

Nel 1949 ne fu tratto il film La vergine scaltra, regia di Marcel Carné, scritto dal regista con la collaborazione di Louis Chavance e i dialoghi di Georges Ribemont-Dessaignes e Jacques Prévert, con protagonisti Jean Gabin, Nicole Courcel e Blanchette Brunoy.

Trama modifica

Jules Le Flem, pescatore di Port-en-Bessin, è appena morto. Il giorno del funerale, la famiglia è riunita. Anche Odile, la figlia maggiore, arriva da Cherbourg dove vive con il suo amante, Chatelard, proprietario di un caffè e un cinema. Chatelard si innamora di Marie, la sorella più piccola di Odile, che fa la cameriera al Café de la Marine. Nel pomeriggio di quello stesso giorno, l'uomo acquista "Jeanne", la barca di un pescatore sfortunato. L'acquisto della barca fornisce a Chatelard il pretesto per tornare spesso a Port-en-Bessin, e soprattutto al caffè della Marina, dove lavora Marie. Della giovane però è innamorato Marcel, un ragazzo del luogo. Marcel tenta di uccidere Chatelard, ma questi lo ferisce e successivamente, per mantenere il segreto sulla vicenda, lo porta a casa sua, dove Odile se ne prende cura. Chatelard attira quindi Marie a Cherbourg con l'intenzione di farne la sua amante. Non solo non ottiene nulla, ma scopre Odile tra le braccia di Marcel. Maria, che sembra una giovane tranquilla e ingenua, tanto da essere definita "acqua cheta", si rivela determinata a migliorare le proprie condizioni di vita, e rende chiaro a Chatelard a quali condizioni la potrà avere: sposandola e facendole costruire la casa dei suoi sogni a Port-en-Bessin. Spiazzato, lui esperto e maturo, dalla determinazione della ragazza, Chatelard accetta. Quanto a Odile, andrà a Parigi ...

Edizioni italiane modifica

Note modifica

  1. ^ Stanley G. Eskin, Georges Simenon, a cura di Gianni Da Campo, Marsilio, Venezia 1996, p. 414.
  2. ^ Pierre Assouline, Simenon, Folio Gallimard 1996, p. 362.
  3. ^ ivi, p. 605.

Collegamenti esterni modifica

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