La cuoca

pittura di Bernardo Strozzi

La cuoca è un dipinto del pittore italiano Bernardo Strozzi realizzato in olio su tela (176x185cm) intorno al 1625 a Genova. È conservato a Genova, nei Musei di Strada Nuova (Palazzo Rosso).

La cuoca
AutoreBernardo Strozzi
Dataca. 1625
TecnicaOlio su tela
Dimensioni176×185 cm
UbicazioneMusei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Genova

Storia modifica

Il dipinto è ricordato per la prima volta nell'inventario dei beni di Gio. Francesco I Brignole-Sale del 1683, come "Animali e figura di donna che sta cucinando del Prete Cappuccino"[1]. Dalla fine del Settecento è conservato nelle sale di Palazzo Rosso, che fu donato, con tutta la sua collezione, al Comune di Genova nel 1874 dalla Duchessa di Galliera Maria Brignole-Sale De Ferrari.

Il titolo di "Cuoca" è moderno; in realtà doveva trattarsi di una fantesca, in quanto, erano sempre di sesso maschile i cuochi nelle cucine dei palazzi patrizi, come quella rappresentata nel dipinto, riconoscibile dalla preziosa stagnara in argento cesellato[2]. In base a considerazioni stilistiche, è ritenuta dai critici opera della maturità del pittore. Strozzi ne realizzò una seconda versione, con alcune variazioni, presente alla sua morte nel suo studio a Venezia, e oggi conservata nella National Gallery of Scotland.

 
La cuoca, versione della National Gallery of Scotland

Descrizione modifica

Il soggetto discende dalle Cucine fiamminghe di Aertsen o Beuckelaer, allora note a Genova. Si tratta di una scena di genere, ossia un semplice soggetto di vita quotidiana, che ne implicò una collocazione defilata all'interno della collezione Brignole-Sale secondo la gerarchia dei generi all'epoca in voga che prevedeva la superiorità dei soggetti storici o religiosi. L'altissima qualità pittorica porta invece oggi i critici a considerarla fra le più notevoli realizzazioni dello Strozzi e più in generale del Barocco italiano[1].

Altre interpretazioni proposte, che ne vorrebbero un'allegoria dei cinque sensi, o dei quattro elementi, non sono ritenute convincenti dalla critica prevalente[3].

Note modifica

  1. ^ a b Ezia Gavazza e altri autori, Bernardo Strozzi, Genova 1581/82-Venezia 1644, catalogo della mostra a Palazzo Ducale di Genova, Electa, Milano 1995, p. 186
  2. ^ Genova Musei di Strada Nuova, di Piero Boccardo e Clario Di Fabio, Il sole 24 0re, 2005
  3. ^ P. Boccardo, Palazzo Rosso, Milano, 1992

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