La leggenda del re pescatore

film del 1991 diretto da Terry Gilliam

La leggenda del re pescatore (The Fisher King) è un film del 1991 diretto da Terry Gilliam con Robin Williams e Jeff Bridges. Il titolo si riferisce alla figura leggendaria del Re Pescatore nel ciclo arturiano, dal quale il film trae molti altri elementi, in particolare quello della ricerca del Santo Graal.

La leggenda del re pescatore
Jeff Bridges e Robin Williams nella scena finale
Titolo originaleThe Fisher King
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1991
Durata137 min
Generedrammatico, commedia, fantastico
RegiaTerry Gilliam
SceneggiaturaRichard LaGravenese
ProduttoreDebra Hill,
Lynda Obst
Casa di produzioneTriStar Pictures
FotografiaRoger Pratt
MontaggioLesley Walker
Effetti specialiDennis Dion,
Edward Drohan
MusicheGeorge Fenton
ScenografiaMel Bourne,
P. Michael Johnston,
Cindy Carr
CostumiBeatrix Pasztor
TruccoZoltan Elek,
Craig Lyman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

«Alcuni lo definiscono un eroe. Altri lo definiscono l'uomo più pericoloso d'America.»

Jack Lucas è il più celebre e salace deejay radiofonico di New York. Un giorno, rispondendo alla telefonata di un uomo che chiama spesso la sua trasmissione e che possiede una vita personale molto solitaria, con la sua invettiva contro lo stile di vita yuppie, lo spinge a compiere una strage in un locale della città per poi togliersi la vita.

Tre anni dopo Jack, devastato dal rimorso, ha cambiato completamente vita: lavora infatti nel videonoleggio della sua nuova compagna Anne rifuggendo il più possibile ogni contatto con le persone ed è entrato in una spirale autodistruttiva. Una sera, dopo aver litigato con la donna ed essersi ubriacato, decide di togliersi la vita gettandosi nell'East River sotto al ponte di Brooklyn; un attimo prima di farlo, tuttavia, viene attaccato da due ragazzi che lo scambiano per un accattone: il peggio sembra inevitabile, ma a questo punto fa la sua comparsa Parry, un barbone che riesce ad allontanare i due.

Il senzatetto conduce quindi Jack nella sala caldaie dove abita e, al suo risveglio, dimostra di essere un uomo intelligente ma anche affetto da allucinazioni, rivelando all'ex deejay che gli gnomi che vede glielo hanno indicato come l'eletto che lo aiuterà a recuperare il Santo Graal e a sconfiggere il cavaliere rosso, la figura che lo terrorizza nelle sue visioni.

Jack, inizialmente, non vuole avere nulla a che fare con Parry e se ne va, ma, incrociando il custode del palazzo nella cui sala caldaie il barbone vive, scopre che questi, il cui vero nome è Henry Sagan, era un eminente professore universitario la cui moglie è stata uccisa sotto i suoi occhi durante la strage di cui Jack si sente colpevole. Quest'ultimo, quindi, decide di aiutarlo per liberarsi dal suo rimorso.

Parry mostra quindi a Jack Lydia, una giovane donna alquanto particolare di cui è innamorato, e, grazie anche all'aiuto di Anne e degli altri barboni amici di Parry, i quali, nonostante la loro condizione e i loro vari problemi, insegnano delle importanti lezioni di vita a Jack, l'ex deejay riesce a farli incontrare e innamorare.

Proprio quando, tuttavia, la situazione sembra volgersi al meglio per tutti e quattro, Parry viene assalito e picchiato brutalmente dai due ragazzi che avevano attaccato Jack: l'uomo, in preda alle sue visioni, non tenta neppure di difendersi e cade in stato catatonico. Jack, allora, deciso a fare tutto ciò che è in suo potere per salvare quello che è ormai diventato il suo migliore amico, recupera l'oggetto che Parry ritiene essere il Santo Graal, cioè una coppa celebrativa vista nella foto della casa di un miliardario (in quel momento in procinto di avvelenarsi) di Manhattan, dopo essersi allontanato da Anne.

Parry riesce a risvegliarsi e a ritornare con Lydia, che non l'ha mai abbandonato, e Jack, ormai libero dai suoi demoni, dichiara tutto il suo amore ad Anne. Parry e Jack diventano amici inseparabili e si ritrovano sul prato di Central Park, nudi, a guardare le nuvole.

Produzione modifica

Reduce dal costoso flop de Le avventure del barone di Munchausen, Terry Gilliam decise di realizzare un'opera dal budget più contenuto, senza effetti speciali e più centrata sull'avventura umana. Per la prima volta il regista scelse di non firmare la sceneggiatura, affidata a Richard LaGravenese. Le riprese si sono svolte dal 21 maggio 1990 al 16 agosto dello stesso anno.[1] Il film è uscito negli Stati Uniti d'America il 20 settembre 1991.[2]

Prodotto con un budget di 24 milioni di dollari, il film ha incassato oltre 41 milioni di dollari al botteghino statunitense.[3]

Slogan promozionali modifica

  • «A Modern Day Tale About The Search For Love, Sanity, Ethel Merman And The Holy Grail.»
  • «A good, old-fashioned story of guilt, poverty, love, madness and free video club membership.»
  • «Some called him a hero. Some called him the most dangerous man in America.»
    «Alcuni l'hanno definito un eroe. Altri l'hanno definito l'uomo più pericoloso d'America.»

Accoglienza modifica

Il sito Rotten Tomatoes gli ha dato una valutazione pari a 83% basandosi su 58 recensioni, con un punteggio medio di 7/10. Il consenso recita: «Una strana ma interessante miscela di dramma, commedia e fantasy, La leggenda del re pescatore riesce a bilanciare le commoventi performance di Robin Williams e Jeff Bridges con l'universo tipicamente sopra le righe del regista Terry Gilliam».[4]

Peter Travers di Rolling Stone scrisse che la pellicola «ti trascina su onde di umorismo, dolore e romanticismo incantevole».[5]

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Box office / incassi per La leggenda del re pescatore (1991), su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 1º gennaio 2012.
  2. ^ Date di uscita per La leggenda del re pescatore (1991), su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 1º gennaio 2012.
  3. ^ (EN) The Fisher King – Box Office Data, Movie News, Cast Information, su the-numbers.com. URL consultato il 31 agosto 2018.
  4. ^ (EN) La leggenda del re pescatore, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 31 agosto 2018.  
  5. ^ (EN) Peter Travers, The Fisher King, su rollingstone.com, Rolling Stone, 20 settembre 1991. URL consultato il 31 agosto 2018.

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Collegamenti esterni modifica

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