La locanda delle ombre

film del 1923 diretto da Baldassarre Negroni e Ivo Illuminati

La locanda delle ombre (titolo alternativo: Non ho ucciso![1]) è un film del 1923 diretto da Baldassarre Negroni e Ivo Illuminati.

La locanda delle ombre
Flano cinematografico su una rivista dell'epoca
Paese di produzioneItalia
Anno1923
Durata1570 m (57 min circa)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generedrammatico
RegiaBaldassarre Negroni e Ivo Illuminati
SoggettoLuciano Doria
Casa di produzioneEdizioni D'Arte (EDA)
Distribuzione in italianoSAS Pittaluga
FotografiaUbaldo Arata
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Abbandonato fin dall'infanzia da una famiglia aristocratica, Tom frequenta un equivoco locale parigino dei bassifondi. Accusato innocentemente di un brutale assassinio viene salvato dal patibolo da una straniera che, dopo una serie di emozionanti episodi, si rivela essere la madre alla quale era stato sottratto da bambino.

Critica modifica

 
Una foto di scena del film

A. Bruno in Il Roma della domenica del 10 gennaio 1924: « Siamo in pieno dramma avventuroso. Luciano Doria vuol cimentarsi in tal genere di produzione per il quale ha mostrato, però, almeno finora, scarsa capacità. S'inizia La locanda delle ombre, con la presentazione di varii personaggi, tracciati con mano sapiente, abitatori e frequentatori della trista locanda. Il dramma si snoda fra quantità di circostanze impreviste e di vicende strane. L'imprevisto. Ecco la malattia dei soggettisti italiani, che non vogliono convincersi quanto e come sia difficile coltivare il genere avventuroso dopo che gli americani hanno fatto prodigi. Hesperia - sempre affascinante e avvincente per la sua dolce e morbida bellezza - non possiede temperamento artistico adatto per simili interpretazioni ed evidentemente essa ha dovuto compiere uno sforzo per rendere con l'abituale sua scrupolosità e precisione la parte della contessa Lavallière. Discreta Pauline Polaire, bene Margot Pellegrinetti e Lido Manetti, ottimo Franz Sala, attore che possiede una maschera efficacissima e che nel suo ruolo è fra i migliori artisti esistenti oggi in Italia. Una caratteristica, intonata mise en scène ed una fotografia instabile, a volte buona, a volte incerta ».

Note modifica

  1. ^ V. Martinelli, p. 68.

Bibliografia modifica

  • Vittorio Martinelli, Il cinema muto italiano - I film degli anni Venti / 1923-1931, Edizioni Bianco e Nero, Roma 1981.

Collegamenti esterni modifica

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