La musica di una vita

romanzo di Andreï Makine

La musica di una vita (in francese La musique d'une vie) è un romanzo breve dell'autore russo naturalizzato francese Andreï Makine, pubblicato nel 2001.

La musica di una vita
Titolo originaleLa musique d'une vie
AutoreAndreï Makine
1ª ed. originale2001
1ª ed. italiana2003
Genereromanzo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneUnione Sovietica vari luoghi
ProtagonistiAleksej Berg e il narratore anonimo

Storia editoriale modifica

Il romanzo è stato tradotto in serbo[1], rumeno[2], ungherese[3], spagnolo[4], inglese[5], polacco[6], ebraico[7], catalano[8], finlandese[9], cinese[10], giapponese[11], portoghese[12], norvegese[13], tedesco[14], persiano[15], sloveno[16], olandese[17] e coreano[18]. La traduzione in italiano è stata pubblicata nel 2003.

Nel 2001 il libro ha vinto il Grand Prix RTL-Lire[19].

Trama modifica

In una notte di tempesta, un viaggiatore proveniente dall'estremo oriente siberiano, si ferma in una piccola stazione con tutti i passeggeri del suo treno, che si è guastato. La rassegnazione che vede nei compagni di viaggio, induce l'uomo a riflettere sui comportamenti dell'Homo Sovieticus, di cui ha sentito parlare durante l'ascolto clandestino delle radio Occidentali[20]. D'improvviso si accorge di avvertire un suono di pianoforte in qualche parte della stazione persa nel deserto di neve. Comincia a cercare e trova, al piano superiore dell'edificio un uomo che, davanti a un pianoforte a coda, suona piangendo. I due fanno conoscenza: il pianista si chiama Aleksej Berg e insieme i due, quando finalmente arriva un treno per Mosca, viaggiano in un vagone di coda. Così Berg racconta la sua storia.

Nel maggio del 1941, il ventunenne Berg, figlio di due artisti, doveva esordire come pianista, ma, mentre era in strada, vide un suo vicino che, passandogli accanto come per caso, gli sussurrò di non tornare a casa. Da una posizione in un caseggiato confinante, il ragazzo vide la polizia nell'appartamento della sua famiglia, perciò, appena possibile, riuscì a scappare a bordo dell'auto di suo padre. Raggiunta l'Ucraina si nascose dapprima da una zia, ma poi trovò opportuno mischiarsi ai soldati che combattevano sul confine polacco contro i soldati della Germania nazista. Trovato tra i molti caduti un giovane che gli somigliava, ne assunse prontamente l'identità e divenne Sergej Maltsev. Durante gli anni del conflitto non si sentì mai al sicuro perché ogni tanto qualche compaesano del morto si stupiva di lui, ma non riuscirono mai a smascherarlo.

Le cose cambiarono quando un generale lo volle come autista. Erano sempre in missione, anche a guerra finita, e lui non si congedava mai. Cercò notizie dei genitori con la sua falsa identità. Il generale si insospettì, ma gli era affezionato e se lo portò a casa, a Mosca, dove aveva una figlia piuttosto viziata. La ragazza strapazzava molta musica al pianoforte e un giorno volle insegnare un piccolo brano a Sergej, quindi un altro. Questo costringeva il pianista a fingersi un inetto, ma non sapeva come sottrarsi alla situazione. Finché una sera, durante i festeggiamenti per il fidanzamento della ragazza, lei lo volle al pianoforte per esibirlo agli ospiti. Dapprima Sergej si prestò, poi, per un moto incontrollabile, riemerse il pianista che era stato e suonò nel silenzio incredulo di tutti, liberando se stesso senza più paure.

Seguì la sua condanna, la deportazione e la detenzione senza sconti. Seppe della morte dei genitori e, quando fu libero, visse in una Mosca che il suo interlocutore non riconosceva, perché quasi sotterranea e nota solo a chi non voleva farsi notare dalle autorità. Alla fine del viaggio, Aleksej Berg porta il nuovo amico al suo alloggio e la sera, come per un miracolo, i due vanno insieme a un concerto che si tiene in un capannone delle Ferrovie. Il locale è vuoto, ma ben presto le panche si riempiono di silenziosi ascoltatori.

Edizioni in italiano modifica

  • Andreï Makine, La musica di una vita, traduzione di Annamaria Ferrero, collana L'arcipelago Einaudi n. 38, Torino, Einaudi, 2003

Note modifica

  1. ^ (EN) Muzika jednog zivota, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  2. ^ (EN) Muzica unei vieți, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  3. ^ (EN) Sorsszimfónia: regény, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  4. ^ (EN) La música de una vida, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  5. ^ (EN) A life's music, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Muzyka życia, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Manginat ḥayim, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  8. ^ (EN) La música d'una vida, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  9. ^ (EN) Elämän musiikki, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  10. ^ (EN) Sheng ming de yue zhang, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  11. ^ (EN) Aru jinsei no ongaku, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  12. ^ (EN) A música de uma vida, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  13. ^ (EN) Et livs musikk, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  14. ^ (EN) Musik eines Lebens Roman, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  15. ^ (EN) Moosighiye yek zendegi, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  16. ^ (EN) Glasba njegovega življenja, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  17. ^ (EN) De muziek van een leven, su worldcat.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
  18. ^ (EN) worldcat.org, https://www.worldcat.org/it/title/1361800754. URL consultato il 10 maggio 2023.
  19. ^ (FR) Prix : RTL Lire - Grand Prix, su babelio.com. URL consultato il 18 novembre 2022.
  20. ^ Il concetto è l'argomento dell'opera Homo sovieticus di Aleksandr Zinov'ev, pubblicato in Italia nel 1983

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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