Il lamineto è una associazione vegetale in cui convivono varie specie idrofite e subalofile, da quelle a foglia galleggiante (idrofite natanti) a quelle a foglia sommersa (idrofite sommerse). Si sviluppa in un ambiente acquatico, stagnante o dalla corrente molto debole, con profondità tra i 50 e i 200 cm. L'insieme delle foglie galleggianti o che raggiungono la superficie forma una "lamina" sull'acqua, da cui il nome, che contemporaneamente protegge l'ambiente e costituisce una zona di continuità tra i due ecosistemi dell'aria e dell'acqua.

Lo stagno delle ninfee, armonia verde (1899) di Claude Monet. Museo dell'Hermitage

I lamineti sono distribuiti in tutto l'emisfero boreale; in Italia si ritrovano soprattutto in pianura Padana e in altre aree del Nord: le bonifiche e l'inquinamento ne hanno ridotto il numero principalmente al sud dove sono presenti in alcune zone protette costiere.

Flora modifica

 
La lenticchia d'acqua (Lemna minor) è una delle specie che più frequentemente dà origine a lamineti.

Tra le piante che possono comporre il lamineto ci sono:

Fauna modifica

Nel lamineto vivono le loro fasi larvali le libellule e gli anfibi: si trovano avannotti, girini e invertebrati di varie specie. Vi trovano rifugio e nutrimento uccelli acquatici come le anatre, gli svassi e le gallinelle d'acqua, e uccelli pescatori come gli aironi e il martin pescatore. Sul fondo del lamineto vivono tinche e carpe.

Alcuni uccelli dei generi Jacana, Hydrophasianus e Actophilornis vivono esclusivamente nei lamineti.

Nella cultura di massa modifica

Tra i pittori che maggiormente hanno saputo valorizzare questi ambienti acquatici vi è Claude Monet.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Il lamineto, su regione.piemonte.it, Piemonte Parchi. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
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