Lastminute.com

sito web di viaggio

lastminute.com è un sito web di viaggi lanciato nel 1998 e di proprietà dell'azienda svizzera BravoNext (parte del lastminute.com Group). Si tratta di un comparatore di prezzi per l'organizzazione di viaggi last minute.

Lastminute.com
sito web
Logo
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URLwww.lastminute.com
Tipo di sitoServizio di prenotazione online
ProprietarioBravoNext S. A.
Creato da
Lancio2 settembre 1998
Stato attualeattivo

Storia modifica

Il sito fu lanciato nel 1998 da Martha Lane Fox e Brent Hoberman, entrambi impiegati nell'azienda di consulenza dei media Spectrum, per offrire un servizio di prenotazione online di viaggi e spettacoli. Tra i principali investitori vi sono stati British Airports Autorithy (BAA), Bass Hotels & Resorts, Sony Music Entertainment, Mitsubishi, Vivendi, Starwood Hotels e priceline.com.[1] Nel corso del 2000 il sito contava tra i 500000[2] e i 600000[1] utenti regolari.

 
Prezzo delle azioni di lastminute.com nel primo anno di trading presso la London Stock Exchange.

A partire dal 14 marzo 2000 le azioni dell'omonima azienda sono state quotate alla London Stock Exchange con un prezzo iniziale di 380 pence, rialzato nel primo giorno di trading a circa 500 pence.[3][4] Due settimane dopo il prezzo delle azioni è sceso vertiginosamente a 270 pence[3], arrivando nel mese di aprile a 120 pence per azione nell'ambito dello scoppio della cosiddetta Bolla delle dot-com.[5] La quotazione in borsa è poi migliorata nel maggio dello stesso anno con la diffusione dei rapporti finanziari del primo quarto del 2000, che segnavano un valore complessivo delle transazioni al 31 marzo pari a 7,162 milioni di sterline, con un profitto netto di circa 707000 sterline.[6] Poco dopo il prezzo delle azioni, che era risalito a 245 pence, è sceso nuovamente a 141 pence, in seguito al fallimento di boo.com.[7]

Nel novembre 2003 Lane Fox ha annunciato l'intenzione di lasciare la direzione dell'azienda entro la fine dell'anno; al 30 settembre l'azienda aveva infatti concluso l'anno fiscale con un profitto ante imposte di 200000 sterline, rispetto ad una previsione di profitto tra 4 e 10 milioni di sterline.[8]

Nel 2005 la statunitense Sabre, già proprietaria del sito di viaggi travelocity.com, ha acquistato lastminute.com per circa 577 milioni di sterline, pagando 165 pence per azione.[9] Successivamente nel 2014 il sito è stato acquistato dalla svizzera Bravofly Rumbo per 76 milioni di sterline.[10]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) John Cassy, Partners push Lastminute.com value to £700m, in The Guardian, 14 gennaio 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Fixing it at the lastminute, in The Guardian, 10 gennaio 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  3. ^ a b (EN) Lastminute: the first flaw nerves prevail, in The Observer, 26 marzo 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Simon Jeffrey, Lastminute flotation soars ahead, in The Guardian, 14 marzo 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  5. ^ (EN) Emily Bell, No regrets as hi-tech balloon goes pop, in The Guardian, 9 aprile 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) Johny Cassy, Lastminute maiden results surprise sceptics, in The Guardian, 5 maggio 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Larry Elliott e Charlotte Denny, Panic selling of hi-tech stocks follows crash of Boo.com, in The Guardian, 20 maggio 2000. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) Liz Vaughan-Adams e Robert Verkaik, Founder Lane Fox calls it quits as lastminute turns in its first profit, in The Independent, 21 novembre 2003. URL consultato il 28 dicembre 2023.
  9. ^ (EN) Maija Pesola, Sabre agrees to buy Lastminute for £577m, in Financial Times, 12 maggio 2005. URL consultato il 28 dicembre 2023 (archiviato il 10 gennaio 2022).
  10. ^ (EN) Chris Johnston, Lastminute.com sold for fraction of its 2005 price, in The Guardian, 16 dicembre 2014. URL consultato il 28 dicembre 2023.

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