Le ricordanze

poesia di Giacomo Leopardi
Voce principale: Canti (Giacomo Leopardi).

Le ricordanze è una poesia di Giacomo Leopardi, scritta nel 1829, che fa parte della raccolta dei Canti.

Le rimembranze
AutoreGiacomo Leopardi
1ª ed. originale1829
Generepoesia
Lingua originaleitaliano

Testo modifica

Al centro del testo vi è "ricordanza", ovvero uno degli elementi-chiave della poetica idillica. Leopardi, tornato dopo alcuni anni a Recanati, ritrova nella casa paterna e nel paese natale le memorie del sé stesso di un tempo, e misura con sofferenza ciò che la natura ha inflitto a lui, come a tutti gli altri esseri che dall'infanzia e adolescenza, luminose e piene di speranze e sogni, passano a un'età adulta segnata dal disinganno.

Il tema viene svolto con ampiezza (173 endecasillabi sciolti, suddivisi in sette strofe di varia estensione), con un continuo rimando dal passato al presente, e viceversa. Solo la strofa centrale, ai versi 95-103, si rivolge al futuro, e lo identifica con la morte, "invocata" e tuttavia ancora turbata dall'amarezza del ricordo. E il canto si chiude affermando che fino alla morte nessun moto del suo animo potrà essere disgiunto dalla "rimembranza acerba".

Stile modifica

Il testo è caratterizzato dal libero fluire della memoria attraverso immagini ed esperienze diverse della fanciullezza e della prima giovinezza. La materia autobiografica, che pure offre evidenti punti di contatto con altri canti (soprattutto "A Silvia"), appare espressa in forma più diretta ed effusa, sia nel richiamo a momenti sereni e dolci (le sere in giardino, gli allegri giochi coi fratelli), sia nell'affiorare dell'angoscia (la tentazione del suicidio, il dolore per la morte di Nerina). Un aspetto che contrasta con i caratteri idillici si può cogliere nella polemica contro il "natio borgo selvaggio" e la sua "gente zotica, vil", incapace di riconoscere la grandezza del poeta.

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