Leandro N. Alem

politico argentino
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Leandro N. Alem (Buenos Aires, 11 marzo 1842Buenos Aires, 1º luglio 1896) è stato un avvocato, politico e rivoluzionario argentino, noto per aver fondato l'Unione Civica Radicale e aver guidato due insurrezioni armate.

Leandro N. Alem

Deputato della Nazione Argentina
Durata mandato22 giugno 1895 –
1 luglio 1896

Durata mandato1874 –
1878

Senatore della Nazione Argentina
Durata mandato8 giugno 1893 –
30 aprile 1895

Durata mandato19 marzo 1891 –
30 aprile 1892

1º Presidente dell'Unione Unione Civica Radicale
Durata mandato26 giugno 1891 –
1 luglio 1896
Predecessorecarica creata
SuccessoreHipólito Yrigoyen

Dati generali
Partito politicoPartito Federale
Partito Autonomista
Partito Repubblicano
Unione Civica
Unione Civica Radicale
UniversitàUniversità di Buenos Aires
FirmaFirma di Leandro N. Alem

Battezzato come Leandro Alen, modificà il suo cognome da giovane, sostituendo l'ultima "n" con una "m". Tradizionalmente il suo nome è stato scritto Leandro N. Alem e, in alcuni casi, come Leandro Alem Niceforo, anche se il suo nome è oggetto di dibattito tra gli storici.

Iniziò l'attività in politica nel Partito autonomista di Adolfo Alsina, per il quale sarebbe stato vice provinciale due volte. Fu anche deputato nazionale per il Partito Repubblicano.

Nel 1890 fu uno dei fondatori dell'Unione Civica e leader politico della fallita Rivoluzione del Parco, contro il regime fraudolento del Partido Autonomista Nacional. Nel 1891 guidò il settore dell'Unione Civica che fondò l'Unione Civica Radicale (Unión Cívica Radical). Nel 1893 guidò una seconda insurrezione armata, che fu nuovamente sconfitta.

Nelle elezioni legislative del 1895 fu eletto deputato deputato nazionale. Il 1º luglio 1896, si suicidò, dopo aver scritto un famoso testamento politico. Nel 1912, nei pressi della Torre Monumental di Buenos Aires, fu eretto un monumento in sua memoria, opera dello scultore italiano Rinaldo Mastellari.

Fu massone, Gran Maestro della Gran Loggia di massoni liberi e accettati della Repubblica Argentina.

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Controllo di autoritàVIAF (EN26020116 · ISNI (EN0000 0000 6360 5649 · LCCN (ENn84226209 · GND (DE1053086342 · BNE (ESXX1488412 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n84226209