Lena Zavaroni

cantante britannica

Lena Hilda Zavaroni (Greenock, 4 novembre 1963Cardiff, 1º ottobre 1999) è stata una cantante britannica di origini italiane[1], in attività tra la metà degli anni settanta e la fine degli anni ottanta[2]. Definita la "piccola ragazza con la grande voce"[3] e paragonata a Liza Minnelli e a Judy Garland[3], detiene il primato come artista più giovane ad aver piazzato un album nella Top Ten delle classifiche nel Regno Unito[3].

Lena Zavaroni
Lena Zavaroni a Madurodam (L'Aia) nel 1974
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop
Periodo di attività musicale1974 – 1987
StrumentoVoce
EtichettaPickwick Records
Philips Records
Stax
Polydor
President Records
Galaxy
Album pubblicati8
Sito ufficiale

Biografia modifica

Lena Hilda Zavaroni nacque a Greenock[3], in Scozia, il 4 novembre 1963[1][3]. Figlia di Victor e Hilda Zavaroni[3], trascorse la propria infanzia a Rothesay, sull'isola di Bute[3] , assieme ai genitori e alla sorella Carla[3], dove il padre aprì un chiosco che vendeva pesce e patatine[2]

La passione per il canto le venne trasmessa dalla madre.[2]. E proprio mentre si esercitava a cantare con lei, venne notata da un parente, che la segnalò al produttore discografico Tommy Scott.[2]

All'età di 10 anni, partecipò al talent show Opportunity Knocks , dove si aggiudicò la vittoria in 5 delle puntate della stagione.[1][3]

Dopo la partecipazione al programma, pubblicò il suo primo album Ma! (He's Making Eyes at Me) , che raggiunse l'ottavo posto delle classifiche nel Regno Unito.[1][3]

Sempre nel 1974, ottenne anche la notorietà oltreoceano, partecipando al Tonight Show condotto da Johnny Carson, a al Merv Griffin Show, all'MDA Telethon condotto da Jerry Lewis, al Carol Burnett Show e allo Cher Show a Hollywood, con Frank Sinatra e Lucille Ball.[2][3] Negli Stati Uniti si esibì inoltre alla Casa Bianca davanti al Presidente Ford.[2]

All'età di 13 anni, frequentando la Italia Conti Theatre School, instaurò un'amicizia con un'altra giovanissima star, Bonnie Langford, con la quale apparve in seguito nel Lena and Bonnie Easter Special.[1][3]

Già però a quell'età, quando il peso della cantante era sceso a 35 kg, si iniziarono a notare i segnali della malattia che la porteranno alla morte, l'anoressia nervosa.[2]

Nel 1978, diventò la più giovane cantante ad aver calcato le scene del London Palladium.[2]

In seguito, all'età di 15 anni, fu protagonista dello show Lena Zavaroni and Her Music.[2]

Nel 1987 decise di abbandonare le scene.[2] Due anni dopo, sposò Peter Wiltshire[2][3], ma il matrimonio durò soltanto 18 mesi[3]. Nel frattempo, Lena Zavaroni perse la madre Hilda in circostanze tragiche.[3]

Gli ultimi anni di vita di Lena furono segnati dalla lotta contro l'anoressia.[3] Per curarsi si fece ricoverare allo University Hospital of Wales di Cardiff, dove però morì a causa di una polmonite il 1º ottobre 1999, a soli 35 anni.[3]

Discografia modifica

Album in studio modifica

  • 1974 - Ma! (He's Making Eyes at Me)
  • 1974 - If My Friends Could See Me Now
  • 1977 - Presenting Lena Zavaroni
  • 1798 - Songs Are Such Good Things
  • 1979 - Lena Zavaroni And Her Music
  • 1982 - Hold Tight, It's Lena

Raccolte modifica

  • 1974 - The Lena Zavaroni Collection
  • 1975 - Lena Zavaroni in South Africa

Singoli modifica

  • 1974 - (You've Got) Personality / Schools Out
  • 1974 - Ma! (He's Making Eyes at Me)
  • 1974 - Music, Music, Music (1974)
  • 1975 - You're Breaking My Heart
  • 1978 - I Should've Listened To Mama / Out Of Your Head
  • 1980 - Will He Kiss Me Tonight
  • 1981 - Somewhere South of Macon
  • 1981 - Roses and Rainbows

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Lena Zavaroni - Biography, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 5 dicembre 2015.
  2. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Lena Zavaroni - Obituary, su elvispelvis.com, Elvis Pelvis.com. URL consultato il 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2006).
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (EN) Lena Hilda Zavaroni - Biography, su lenazavaroni.com, Lena Zavaroni.com. URL consultato il 29 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).

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Controllo di autoritàVIAF (EN6644776 · ISNI (EN0000 0000 4528 7261 · Europeana agent/base/69529 · LCCN (ENn95074794 · WorldCat Identities (ENlccn-n95074794