Liber divinorum operum

libro scritto da Ildegarda di Bingen

Il Liber divinorum operum ("Libro delle opere divine") è un codice illustrato risalente al XIII secolo[1] Si tratta dell’unica copia illustrata delle tre trascrizioni del manoscritto che Ildegarda di Bingen scrisse tra il 1163 e il 1174, oltre che della più antica.

Liber divinorum operum
manoscritto
Microcosmo. Influenze del Cielo sulla Terra
AutoreIldegarda di Bingen
Epocaprima metà del sec. XIII
Lingualatino
ProvenienzaLibreria del Convento dei Chierici regolari della Madre di Dio di Lucca
Supportopergamena
Scritturagotica
Dimensioni39,0 × 25,5 cm
UbicazioneBiblioteca Statale di Lucca, Ms. 1942, c. 9r
Versione digitale[1]

Storia modifica

Il codice proviene dalla Libreria del Convento dei Chierici regolari della Madre di Dio di Lucca, soppresso nel 1877, dal quale i circa 13.000 volumi confluirono nella Biblioteca statale di Lucca.[2] Il codice è stato restaurato nel 1936.

Descrizione modifica

Il codice è redatto in scrittura gotica, su due colonne di 38 righe ciascuna, con rigatura tracciata a secco. I titoli, i sommari, gli incipit e gli explicit delle varie visioni sono in inchiostro rosso, i capilettera sono in rosso e in blu. Sono presenti dieci miniature a piena pagina. È presente una doppia numerazione: una moderna a matita e l'altra più antica a penna, che coincidono fino a c. 108, mentre la numerazione più antica prosegue. L’opera contiene le visioni di Ildegarda narrate in prima persona, seguite da un commento esplicativo pronunciato da Dio. Le tavole miniate, a piena pagina e con dimensioni diverse, illustrano singolarmente le visioni della santa, che viene in tutte rappresentata in un angolo, seduta per scrivere mentre guarda verso l’alto. Le rappresentazioni delle visioni non sono perfettamente aderenti al testo, ma da esso estrapolano episodi particolarmente rilevanti, come l’immagine dello spirito del mondo, la struttura del cosmo, il sistema dei venti, la figura umana collocata al centro dell’universo, il tema del mostro e delle figure fantastiche ed allegoriche, il globo terrestre, lo schema della città.[3]

Note modifica

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