Libera Università di Bolzano

La Libera Università di Bolzano (in tedesco Freie Universität Bozen; in ladino Université Lëdia de Balsan; in inglese Free University of Bozen-Bolzano; acronimo UniBz) è una università italiana non statale, promossa dalla Provincia autonoma di Bolzano.

Libera Università di Bolzano
Rettorato
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBolzano
Altre sediBressanone, Brunico
Dati generali
Nome latinoUniversitas Studiorum Bauzanensis
SoprannomeUniBz
MottoTrilingue e interculturale
Fondazione1997
TipoNon statale, promossa da ente pubblico
FacoltàIngegneria, economia, scienze della formazione, scienze agrarie, ambientali e alimentari, design e arti
RettorePaolo Lugli[1]
PresidenteUlrike Tappeiner
Studenti4 488 (2022)[2]
Dipendenti646 docenti a contratto
295 tecnici e amministrativi
SportSCUB[3]
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

La caratteristica principale dell'Ateneo è l'insegnamento trilingue[4]: italiano, tedesco e inglese. La Facoltà di scienze della formazione dispone altresì di una sezione in lingua ladina.[5]

Storia modifica

L'università di Bolzano è la più recente e meno frequentata fra le tre della Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, dopo le Università di Innsbruck e di Trento. L'ateneo è stato fondato nel 1997 con l'inaugurazione della facoltà di Economia a Bolzano e della facoltà di Scienze della formazione a Bressanone.

Strutture modifica

 
Il sigillo della Libera Università di Bolzano
 
L'edificio centrale dell'Università a Bolzano
Dipartimenti
  • Ingegneria
  • Economia
  • Scienze della formazione
  • Scienze agrarie, ambientali e alimentari
  • Design e arti
Campus

L'università è organizzata in tre campus:

  • Bolzano, dove hanno sede le facoltà di ingegneria, economia, scienze agrarie, ambientali e alimentari e design e arti;
  • Bressanone, che ospita la facoltà di scienze della formazione;
  • Brunico, che accoglie unicamente il corso di laurea della facoltà di economia in management del turismo, dello sport e degli eventi.

I tre campus sono frutto di concorsi architettonici internazionali: gli architetti Matthias Bischoff e Roberto Azzola[6] di Zurigo hanno progettato la sede di Bolzano,[7] mentre Regina Kohlmeyer e Jens Oberst di Stoccarda hanno progettato la sede di Bressanone.[8]

Casa editrice modifica

Dal 2005, dispone di una propria casa editrice: Bozen-Bolzano University Press (bu,press).[9][10]

Rettori modifica

Note modifica

  1. ^ Rettore e Prorettori
  2. ^ unibz.it, https://www.unibz.it/assets/Documents/University/Numbers-Facts/2022_09_02_Facts-and-Figures_IT.pdf. URL consultato il 28 settembre 2022.
  3. ^ S.C.U.B. – Sports Club Università di Bolzano, su scub.unibz.it. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  4. ^ Sandra Campisi, «Case Study on the Free University of Bozen/Bolzano, Italy», Higher Education in Europe, Vol. 25, Issue 4, 2000, pag. 477-486.
  5. ^ sezione ladina Archiviato il 3 giugno 2016 in Internet Archive.
  6. ^ Progetti delle tre sedi Archiviato il 13 aprile 2016 in Internet Archive.
  7. ^ Christine Plieger-De Biasi, Thomas Simma, Freie Universität Bozen – Libera Universita di Bolzano – Free University of Bozen/Bolzano. The Architecture Competition for the Main Site, Vienna-Bolzano, Folio, 1998. ISBN 978-3-85256-105-9
  8. ^ IX Premio architettura Oderzo
  9. ^ Bozen-Bolzano University Press, su universitypressitaliane.it. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  10. ^ Bozen-Bolzano University Press, su bupress.unibz.it. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  11. ^ Lub, Lorenz è il rettore. Con 6 voti batte Fedrizzi [collegamento interrotto], su altoadige.repubblica.it, 19 luglio 2008. URL consultato il 21 luglio 2008.
  12. ^ (DE) Rektorat der unibz, su unibz.it.

Bibliografia modifica

  • (DEITEN) Hans Karl Peterlini, Hannes Obermair (eds), Universitas Est. Essays and documents on the history of education in Tyrol/South-Tyrol, 2 voll. (Bozen-Bolzano University Press, Raetia Verlag, Bozen/Bolzano 2008), ISBN 978-88-7283-316-2
  • (EN) Klaus Kempf, Franz Berger, «The Library as a Service Point. The Case of the Bozen University Library: Planning, Building, Financing», in Liber Quarterly, 10, 2000, pp. 108–116. (Download PDF 52 KB)
  • (DE) Jens Woelk, «Forschung und Lehre in Südtirol: Europäische Akademie und Freie Universität Bozen», in Die Verfassung der Südtiroler Autonomie, Baden-Baden: Nomos, 2005, pp. 435–448.
  • (DEITEN) Universitätsreden an der Freien Universität Bozen / Discorsi d'ateneo alla Libera Università di Bolzano / Public Talks at the Free University of Bozen, 6 voll., Bolzano, Bozen-Bolzano University Press, 2005-ss. ISBN (ISSN) 2494716-7

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN148672679 · ISNI (EN0000 0001 1482 2038 · SBN CFIV249700 · LCCN (ENn2001039149 · GND (DE10017173-4 · BNF (FRcb166831131 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2001039149
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