Le lingue mordvine sono un ramo delle lingue uraliche parlate in Russia e in altri stati ex sovietici.

Lingue mordvine
Regioniex Unione Sovietica
Locutori
Totale500.000
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto cirillico
Tassonomia
FilogenesiLingue uraliche
Codici di classificazione
Glottologmord1256 (EN)

Distribuzione geografica modifica

Le lingue mordvine, considerate ai tempi dell'Unione Sovietica un'unica lingua,[1] sono attestate in tutta l'area ex-sovietica. Secondo il censimento sovietico del 1979, il gruppo etnico dei mordvini ammontava a circa 1,2 milioni di persone, e oltre il 70% di loro dichiarava di parlare mordvino, per un totale di oltre 800.000 locutori. Nella stessa rilevazione, nella Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Mordovia (l'attuale repubblica autonoma di Mordovia della Federazione Russa) furono censiti meno di 400.000 mordvini, cioè meno di un terzo del totale del gruppo etnico; quindi la maggior parte dei mordvini, oltre due terzi, erano stanziati in altri territori dell'Unione Sovietica.[1]

Al censimento russo del 2010 si contavano 432.000 locutori di lingua mordvine.[2] Sono parlate principalmente nella regione del Volga: nelle repubbliche di Baschiria, Ciuvascia, Mordovia e Tatarstan, nelle regioni di Nižnij Novgorod, Penza, Samara e Ul'janovsk e nella città di Buguruslan della regione di Orenburg.[2][3] Le lingue mordvine sono attestate anche negli Stati ex-sovietici di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan.[2] Complessivamente le lingue mordvine sono parlate da circa 500.000 persone.[2]

Dialetti e lingue derivate modifica

Le due varianti principali sono l'erza e il mokša.[1][4][5] L'erza è parlato principalmente nella zona orientale della Mordovia, mentre il mokša è diffuso nella parte occidentale.[5]

Classificazione modifica

Secondo Ethnologue,[6] la classificazione delle lingue mordvine è la seguente:

Sistema di scrittura modifica

Per la scrittura viene utilizzato l'alfabeto cirillico.[1][2][3]

Note modifica

  1. ^ a b c d Alo Raun, The Mordvin Language, in Denis Sinor (a cura di), The Uralic Languages: Description, History and Foreign Influences, BRILL, 1988, ISBN 978-90-04-07741-6.
  2. ^ a b c d e (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Erzya, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.
  3. ^ a b (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Moksha, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.
  4. ^ Péter Hajdú, Introduzione alle lingue uraliche, Rosenberg & Sellier, 1992, ISBN 88-7011-521-6.
  5. ^ a b Alberto Nocentini, L'Europa linguistica: profilo storico e tipologico, Mondadori, 2004, ISBN 88-00-86081-8.
  6. ^ (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Mordvin, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 76 · LCCN (ENsh85087237 · GND (DE4170546-4 · J9U (ENHE987007546068905171
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