Lingue turche

lingue altaiche parlate in Europa e Asia

Le lingue turche, dette anche lingue turciche[1], sono una famiglia di lingue parlate in Europa e Asia.

Lingue turciche
RegioniAsia ed Europa
Locutori
Totale200 milioni
Altre informazioni
TipoSOV
Tassonomia
FilogenesiLingue altaiche (ipotesi)
Codici di classificazione
ISO 639-5trk
Linguist Listturk (EN)
Glottologturk1311 (EN)

Lingue turche nel mondo

Distribuzione geografica modifica

 
Distribuzione geografica delle lingue turche

Sono circa trenta lingue, parlate su un'area che spazia dall'Europa orientale alla Siberia e la Cina occidentale da una comunità stimata di 200 milioni di madrelingua, e decine di milioni di locutori come seconda lingua. La lingua turcofona maggiormente parlata (38% del totale) è il turco, lingua ufficiale della Turchia. Questa famiglia di lingue presenta un alto grado di intelligibilità reciproca ed ha un gradiente di dialetti continuo da est ad ovest, mentre nel nord-est (zone siberiane e confinanti) vi sono varianti isolate.

Classificazioni modifica

 
Diagramma di classificazione delle lingue turche

Poiché le lingue turciche condividono alcune caratteristiche con le lingue mongoliche, le lingue tunguse, le lingue coreane e le lingue nipponiche esse furono tradizionalmente considerate un gruppo dell'ipotetica famiglia delle lingue altaiche[2]. Comunque la gran parte dei glottologi contemporanei rifiuta questa classificazione e considera le lingue turciche una famiglia a sé stante, e non un gruppo.[3][4] Una somiglianza apparente con le lingue uraliche spinse alcuni linguisti a considerarle parte di una famiglia addirittura più estesa, e altrettanto inverosimile, di lingue uralo-altaiche, famiglia la cui esistenza oggi è totalmente confutata.[5][6][7]

La classificazione genetica delle lingue turche maggiormente accettata è quella di Aleksandr Samojlovič, importante studioso delle lingue turche, che ha ricoperto prestigiosi incarichi in diverse istituzioni scientifiche e culturali dell'Unione Sovietica, fra le quali l'Istituto di Studi Orientali dell'Accademia delle Scienze, della quale fu direttore sino al 1937.

Geograficamente e linguisticamente, le lingue dei sottogruppi del sud-ovest, nord-ovest, e sud-est appartengono alle lingue turche centrali, mentre il sottogruppo del nord-est, il khalaj, è definito lingua periferica.

Secondo Ethnologue,[9] la classificazione delle lingue turche è la seguente:

Storia modifica

 
iscrizione Kul-chur in turco antico in alfabeto dell'Orhon dell'VIII secolo d.C. trovata nella provincia del Tôv in Mongolia

Per secoli i popoli di lingue turche si sono spostati e mescolati per gran parte dell'Eurasia e le loro lingue sono state influenzate sia dai mutui contatti sia dalle lingue con cui entrarono in contatto, particolarmente le lingue iraniche, le lingue slave e le lingue mongole. Questo fatto ha in qualche modo oscurato gli sviluppi storici di ciascuna lingua e sottogruppo linguistico della famiglia turca, e come conseguenza sono stati proposte diverse classificazioni delle lingue turche.

Vari elementi delle lingue turche sono passati, nell'ungherese, persiano, russo, nel bulgaro, e in misura minore nell'arabo.

Grammatica modifica

La famiglia delle lingue turche manifesta armonia vocalica, è composta da lingue agglutinanti, e la struttura della frase è di tipo SOV.

Note modifica

  1. ^ Lelio Carfora, Sinopsi etimologica e glossogonica ovvero concordanza radicale di tutt' i linguaggi, preceduta dalle nozioni elementari di glossosofia e glossogonia ed esposta con ordine alfabetico, 1º gennaio 1842. URL consultato il 14 marzo 2016.
  2. ^ Codes for the Representation of Names of Languages Part 5: Alpha-3 code for language families and groups, su loc.gov.
  3. ^ Alexander Vovin, The end of the Altaic controversy: In memory of Gerhard Doerfer, in Central Asiatic Journal, vol. 49, n. 1, 2005, pp. 71–132, JSTOR 41928378.
  4. ^ Stefan Georg, Peter A. Michalove, Alexis Manaster Ramer e Paul J. Sidwell, Telling general linguists about Altaic, in Journal of Linguistics, vol. 35, n. 1, 1999, pp. 65–98, JSTOR 4176504.
  5. ^ Sinor, 1988, p.710
  6. ^ George van DRIEM: Handbuch der Orientalistik. Volume 1 Part 10. BRILL 2001. Page 336
  7. ^ M. A. Castrén, Nordische Reisen und Forschungen. V, St.-Petersburg, 1849
  8. ^ Le lingue Tatare di Crimea e Urum sono collegate sia alle lingue Kypchak che Oghuz.
  9. ^ (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Turkic, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.

Bibliografia modifica

  • Johanson, L. & Csató, E. Á. (eds.) 1998. The Turkic Languages. Routledge: London. ISBN 0-415-08200-5.
  • Deny J. et al. 1959. Philologiae Turcicae Fundamenta. Wiesbaden.
  • Schönig, C. 1997/1998. A new attempt to classify the Turkic languages (1-3). Turkic Languages 1/2.
  • Clauson, G. 1972. An Etymological Dictionary of Pre-thirteenth-century Turkish. Oxford.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 47819 · LCCN (ENsh85138864 · GND (DE4120370-7 · BNF (FRcb11937909r (data) · J9U (ENHE987007556024005171