Liuva II

sovrano visigoto

Liuva II dei Visigoti Liuva, anche in spagnolo, in catalano e in portoghese (583603) è stato re dei Visigoti dal 601 fino alla sua morte.

Liuva II
Re dei Visigoti
In carica601 –
603
PredecessoreRecaredo I
SuccessoreViterico
Nascita583
Morte603
PadreRecaredo I
MadreBauda

Origine modifica

Secondo lo storico Rafael Altamira y Crevea Liuva era figlio del re dei Visigoti, Recaredo I[1] e della sua prima moglie, Bauda, come conferma lo storico Salazar y Castro, nel suo Historia Genealógica de la Casa de Lara, Volume 1[2]. Secondo lo storico Giovanni di Biclaro nella sua Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica Ermenegildo era il figlio primogenito del re dei visigoti Leovigildo e della sua prima consorte, Teodosia[3], che ancora secondo Salazar y Castro, era la figlia di Seberiano, governatore bizantino della provincia Cartaginense e della moglie, Teodora (Teodosia, hija de Seberiano Duque de Cartagena y de Teodora)[2], ed era inoltre fratello dì Ermenegildo, fratello primogenito[3].

 
L'Europa nel 600; il regno dei Visigoti, durante il regno di Liuva II, occupava gran parte della penisola iberica e la Gotia, nella Gallia sud-occidentale

Biografia modifica

Suo padre Recaredo morì a Toledo, nel 601; secondo Isidoro di Siviglia morì in pace dopo avere regnato per quindici anni (Toleto fine pacifico transiit. Qui regnauit annos XV)[4] e gli succedette Liuva[5].
Il Chronica Regum Visigotthorum cita Recaredo, confermando che fu re per quindici anni, sei mesi e dieci giorni (Reccaredus regnavit annos XV menses VI dies X)[6]; il Chronicon Albeldense conferma che Leovigildo regnò quindici anni, si convertì al cattolicesimo, combatté i Franchi e morì in pace di morte naturale a Toledo[7].

Il vescovo Isidoro di Siviglia scrive che dopo la morte del re Recaredo regnò per due anni suo figlio Liuva, nato da una madre ignobile, ma distinto da un carattere virtuoso[5].

Nella primavera del 602 Viterico, che nel 589 era stato uno dei cospiratori, con il vescovo di Merida Sunna, per ristabilire l'arianesimo[8] ebbe il comando dell'esercito che avrebbe dovuto combattere i Bizantini.
Invece di impegnarsi contro i nemici Viterico, con parte dell'esercito e con l'appoggio di una parte della nobiltà visigota, nella primavera del 603 invase il palazzo reale e depose il giovane re; dopo averlo imprigionato gli fece tagliare la mano destra[5]. Poi, nell'estate del 603, Liuva fu condannato a morte e ucciso nel suo ventesimo anno di età e nel secondo di regno[5], per paura di una ribellione a favore di Liuva in Settimania, secondo il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia[9].
Il Chronica Regum Visigotthorum cita Liuva, confermando che fu re per due anni e sei mesi (Liuva regnavit annos II menses VI)[10]; il Chronicon Albeldense conferma che Liuva regnò due anni, fu ucciso da Viterico, che gli aveva amputato la mano destra e che gli succedette[11].

Sul trono gli succedette Viterico, come conferma Isidoro di Siviglia[12].

Discendenza modifica

Di Liuva II non si conosce il nome di una eventuale moglie e non si hanno notizie di alcun discendente[13][14].

Note modifica

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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