Lobamba

capitale tradizionale e legislativa dell'eSwatini

Lobamba (9.900 abitanti) è la capitale tradizionale e legislativa dell'eSwatini e capoluogo del Inkhundla Lobamba, nel Distretto di Hhohho. Si trova nella parte occidentale del paese, nella valle dell'Ezulwini, a 16 km da Mbabane. È sede del parlamento e residenza della Ndlovukati.[1][2]

Lobamba
umphakatsi
Localizzazione
StatoBandiera dell'eSwatini eSwatini
DistrettoHhohho
InkhundlaLobamba
Territorio
Coordinate26°28′S 31°12′E / 26.466667°S 31.2°E-26.466667; 31.2 (Lobamba)
Altitudine694 m s.l.m.
Abitanti9 900 (2006)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: eSwatini
Lobamba
Lobamba

Storia modifica

Due zone sono state chiamate Lobamba, la prima ora chiamata "Vecchia Lobamba" è stata fondata nel 1750 nell'eSwatini meridionale. Invece la moderna Lobamba è un insediamento creato da Sobhuza II nella parte nordoccidentale del paese.[3]

Nel 1903, in seguito alle guerre boere, il governo britannico prese il controllo dello Swaziland che fu governato da un reggente. Nel 1921 il re Sobhuza II divenne il leader dello Swaziland, che era ancora sotto il controllo del governo britannico.[4] Lo Swaziland divenne indipendente dal governo britannico il 6 settembre 1968, evento annunciato in una stalla a Lobamba dal principe Makhosini, il primo Primo ministro del paese e pronipote di Sobhuza I. Con la sua indipendenza, lo Swaziland fu membro a pieno titolo dell'Organizzazione dell'Unità Africana (OAU), ed è membro del Commonwealth britannico, delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana.[5]

Governo modifica

 
Edifici del parlamento a Lobamba
 
Mswati III, re di eSwatini
1986 – in carica

Parlamento di eSwatini modifica

Lobamba è la sede del parlamento statale, che possiede unicamente funzioni consultive. Il parlamento dell'eSwatini è diventato un ramo dell'Associazione parlamentare del Commonwealth il 1 gennaio 1965 e ottenne la sua indipendenza il 1 gennaio 1968. La costituzione è stata firmata dal re Mswati III al suo interno, il 26 luglio 2005. Secondo la costituzione, il re nomina il primo ministro e il gabinetto. Ci sono due camere: il Senato e la Camera dell'Assemblea. L'edificio del parlamento è tavolta aperto ai visitatori.

Palazzo di Stato di Embo modifica

Il palazzo reale di Embo, fu costruito dagli inglesi per ospitare il poligamo Sobhuza II e la sua famiglia, tra cui 600 bambini. Non è aperto ai visitatori e non sono ammesse fotografie.

Residenze reali modifica

Il re Mswati III vive al Palazzo Lozitha, a una decina di chilometri (6 miglia) dalla città. Egli visita il kraal reale, o Villaggio Reale di Ludzidzini, durante la danza Umhlanga e la cerimonia della danza delle canne (Reed dance). Il villaggio reale comprende il kraal reale della regina Ntfombi, gruppi di abitazioni e una piazza d'armi per le cerimonie.

Attrazioni turistiche modifica

A Lobamba sorge il Somhlolo National Stadium, che ospita manifestazioni sportive, principalmente le gare della Nazionale di calcio locale, ed eventi tradizionali come l'incoronazione del re.

Il National Museum offre principalmente esposizioni dedicate alla cultura swazi.

Manifestazioni modifica

Lobamba è famosa per due cerimonie: la Reed Dance, celebrata in agosto e settembre in onore della Regina Madre, e la Incwala Kingship, in dicembre e gennaio in onore del re. Queste cerimonie includono danze, canti, e celebrazioni con costumi tradizionali.

Note modifica

  1. ^ "Lobamba". Encyclopædia Britannica. Accessed April 8, 2014.
  2. ^ Ruth Cyr. Twentieth Century Africa. iUniverse; 2001. ISBN 978-0-595-18982-3. p. 485.
  3. ^ Laurel L. Rose. The Politics of Harmony: Land Dispute Strategies in Swaziland. Cambridge University Press; 31 January 1992. ISBN 978-0-521-39296-9. p. 65.
  4. ^ Ruth Cyr. Twentieth Century Africa. iUniverse; 2001. ISBN 978-0-595-18982-3. p. 485, 488.
  5. ^ Emmanuel Kwaku Akyeampong; Henry Louis Gates. Dictionary of African Biography. Oxford University Press; 2 February 2012. ISBN 978-0-19-538207-5. p. 233–234.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN141869204 · LCCN (ENn77013217 · GND (DE7557071-3 · J9U (ENHE987007559543405171
  Portale Africa del Sud: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Africa del Sud