London Stock Exchange Group

London Stock Exchange Group Plc (LSEG) è una società di informazioni finanziarie e di borsa con sede nella City di Londra, in Inghilterra. Possiede il London Stock Exchange (su cui è anche quotata), Refinitiv, LSEG Technology, FTSE Russell, e partecipazioni di maggioranza in LCH e Tradeweb.

London Stock Exchange Group
Logo
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StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forma societariaPublic limited company
Fondazione1698
Sede principalePaternoster Square
ControllateLondon Stock Exchange
Persone chiaveDonald Brydon
(Presidente)
David Schwimmer
(AD)
SettoreServizi finanziari
ProdottiBorsa valori
Fatturato£ 1,768 milioni (2017)
Utile netto£ 561 milioni (2017)
Dipendenti6.800 (2019)
Sito weblseg.com/

Descrizione modifica

Il Gruppo, principale piazza finanziaria d’Europa, opera sui mercati regolamentati e gestiti da London Stock Exchange e Borsa Italiana nonché sulle piattaforme di reddito fisso MTS e Turquoise, piattaforma azionaria pan-europea della quale detiene la maggioranza del capitale insieme ad altre 12 banche d’affari[1].

LSEG è, inoltre, attivo nei servizi di post trade e gestione di rischio, tramite Cassa di Compensazione & Garanzia, Monte Titoli e CSD[2]. Xavier Rolet ne è il CEO mentre Donald Brydon il Presidente[3]. Nel consiglio di amministrazione siedono, inoltre, Raffaele Jerusalmi – CEO di Borsa Italiana – in qualità di Executive Director[4] e Andrea Sironi, quale consigliere indipendente[5].

Nel marzo del 2016, London Stock Exchange Group ha annunciato la propria fusione con Deutsche Borse[6].

Il 28 Settembre 2016, la Commissione europea ha annunciato di avere aperto un'inchiesta sulla proposta fusione, per evitare di mettere in pericolo la libera concorrenza in un settore cruciale del mondo finanziario[7].

Il 29 Marzo 2017, dalla Commissione europea arriva lo stop alla proposta di fusione tra la borsa di Londra e la borsa di Francoforte[8]. Troppo grandi le preoccupazioni legate all’operazione, con le richieste avanzate dall’esecutivo comunitario per fugare i dubbi che non sono state soddisfatte. La fusione «avrebbe ridotto in maniera significativa la concorrenza creando un monopolio di fatto in un settore cruciale», spiega il commissario europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager.[9].

La fusione avrebbe dovuto essere realizzata attraverso la creazione di una holding di diritto britannico per l'acquisizione del London Stock Exchage Group. A seguito del completamento della fusione, Deutsche Borse avrebbe detenuto il 54,4% del capitale del nuovo mercato originato dall’operazione, mentre al London Stock Exchange Group sarebbe rimasto il controllo del 45,6%.

Al 26 settembre 2018[10], gli azionisti in possesso di una quota pari ad almeno il 3% del capitale azionario erano:

Al 12 dicembre 2017[13], il fondo d'investimento britannico Egerton Capital deteneva una quota azionaria pari al 2.8% di LSE.

Nell'aprile 2021 Borsa Italiana S.p.A. è stata venduta ad Euronext, in cordata con Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti attraverso la controllata Cdp Equity, per 4,44 miliardi di euro. Con l'aggregazione tra Euronext e Borsa Italiana è così nata la prima piazza di quotazione azionaria in Europa, con oltre 1.800 società quotate.

Note modifica

  1. ^ lseg.com, “London Stock Exchange Group” (http://www.lseg.com/areas-expertise/our-markets)
  2. ^ finanzasostenibile.it, “Our Markets” (http://www.lseg.com/areas-expertise/our-markets)
  3. ^ lseg.com, “Group Board” (http://www.lseg.com/about-london-stock-exchange-group/london-stock-exchange-group-board)
  4. ^ eventi-ilsole24ore.com, “Profilo di Raffaele Jerusalmi” (http://eventi.ilsole24ore.com/relatori/jerusalmi)
  5. ^ finanza.com, “London Stock Exchange Group: Andrea Sironi entra nel board” (http://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/London_Stock_Exchange_Group_Andrea_Sironi_entra_nel_board-462596 Archiviato il 15 settembre 2016 in Internet Archive.)
  6. ^ ilgiornale.it, “Nasce la super Borsa europea: Francoforte si compra Londra” (http://www.ilgiornale.it/news/economia/nasce-super-borsa-europea-londra-e-francoforte-si-fondono-1236153.html)
  7. ^ La Ue apre un’inchiesta sulla fusione tra Deutsche Börse e Lse, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 30 luglio 2018.
  8. ^ Borsa, l'Antitrust Ue blocca la fusione Londra-Francoforte, in Repubblica.it, 29 marzo 2017. URL consultato il 30 luglio 2018.
  9. ^ La “maxi Borsa” europea non ci sarà, stoppata la fusione tra Londra e Francoforte, in LaStampa.it. URL consultato il 30 luglio 2018.
  10. ^ (EN) Azionisti sostanziali, su lseg.com. URL consultato il 18 marzo 2019 (archiviato il 30 settembre 2018).
  11. ^ (EN) Il Qatar si appresta a tagliare la sua quota nel London Stock Exchange group, su Reuters.com, 10 luglio 2014. URL consultato il 18 marzo 2019 (archiviato il 18 marzo 2019). Ospitato su Telegraph.co.uk.
  12. ^ (EN) Panoramica societaria del Lindsell Train Limited, su Bloomberg.com.
  13. ^ (EN) Philip Stafford, LSE supportato dal fondo del Qatar nella contesa per tenere il presidente in carica, su FT.com, 12 dicembre 2017. URL consultato il 18 marzo 2019 (archiviato il 17 dicembre 2017).

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN153710703 · ISNI (EN0000 0001 2188 849X · LCCN (ENn88116238 · J9U (ENHE987007442991505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88116238
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