Lorenzana

frazione del comune italiano di Crespina Lorenzana
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Lorenzana è una frazione[4] del comune italiano sparso di Crespina Lorenzana, nella provincia di Pisa, in Toscana.

Lorenzana
frazione
Lorenzana – Veduta
Lorenzana – Veduta
Panorama di Lorenzana.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Pisa
Comune Crespina Lorenzana
Territorio
Coordinate43°32′N 10°32′E / 43.533333°N 10.533333°E43.533333; 10.533333 (Lorenzana)
Altitudine127 m s.l.m.
Abitanti329[2] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale56042 (già 56043)
Prefisso050
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleE688
Cl. climaticazona D, 1 750 GG[3]
Nome abitantilorenzanese, lorenzanesi;[1] lorenzino, lorenzini (locale)[1]
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lorenzana
Lorenzana

Fino al 31 dicembre 2013 ha costituito comune autonomo, comprendente anche le frazioni di Laura, Tremoleto, La Casa e Collealberti. Dal 1º gennaio 2014 si è fuso con Crespina per formare il nuovo comune di Crespina Lorenzana.

Geografia fisica modifica

«Risiede in collina coperta di ulivi, sull'alto della quale vedonsi gli avanzi dell'antica rocca. Fu feudo dei conti Lorenzi fiorentini. La Chiesa Pievania, posta in suolo instabile, fu restaurata con più solidi fondamenti sul finire del secolo decorso. Sul declivio inferiore del colle si trovano i decenti fabbricati formanti il villaggio, tra i quali due oratorii.»

Alla base della collina su cui sorge il paese di Lorenzana scorre il fiume Tora.

Origini del nome modifica

Il toponimo è attestato per la prima volta nel X secolo come Laurentiana e deriva dal nome di persona latino Laurentius.

Storia modifica

Le prime notizie su Lorenzana sono riconducibili secolo decimo, da alcune pergamene dell'Archivio Arcivescovile di Pisa, risalenti agli anni 937 e 934. Trattano entrambe di beni concessi ad enfiteusi dai vescovi di Pisa per conto della loro cattedrale. la quale possedeva in Val di Tora, e diversi terreni posti lungo il torrente Rigane, fra Lorenzana e Tremoleto. Ai tempi della Repubblica Pisana Lorenzana fece parte come rocca del capitanato delle Colline superiori, di cui Lari era la guida principale. Il castello di Lorenzana si assoggettò e prestò giuramento di fedeltà alla Repubblica Fiorentina il 20 ottobre 1406. Gli uomini di Lorenzana compilarono insieme con quelli di Crespina nel 1416, i loro statuti da essi rinnovati nel 1543. Gli uomini di Lorenzana nel 1433, e di nuovo nel 1496, si ribellarono con altri paesi del contado pisano ai Fiorentini, i quali furono ben presto soffocarono queste rivolte. Nel 1491, la giurisdizione del castello di Lorenzana passò sotto il vicariato di Lari.

 
Territorio dell'ex comune di Lorenzana all'interno della provincia di Pisa.

Il territorio di Lorenzana restò smembrato dalla giurisdizione civile e criminale di Lari all'epoca della creazione del Capitanato nuovo di Livorno (1606), cui venne riunito il distretto di questa comunità. Fu quindi nel 1722 nuovamente distaccato dalla giurisdizione di Livorno, allorché il Granduca Cosimo III de' Medici, con rescritto del 9 maggio di quell'anno, eresse Lorenzana a feudo granducale, con titolo di contea, a favore del nobile fiorentino Francesco Lorenzi e dei suoi figli discendenti maschi. Tale atto fu sancito nel comune di Tremoleto, all'interno del palazzo di Roncione, palazzo che servì poi di residenza al vicario del conte feudatario.[6] La contea si estendeva sui borghi e le località di Tremoleto, sede del vicario feudale, Vicchio, Colle Alberti, la Valle del Tani fino al Rio Gagliano, Poggio al Fico, la Tora fino a monte della Toraglia, Poggio alle Talpe, Collinella, Cerreta, Botro Fruscello e Corneta. Nel 1783 il discendente Francesco Orlando Lorenzi, in assenza di eredi maschi, restituisce il feudo alla Corona che poco dopo lo eresse in comunità autonoma. Nel 1846 rientrò nella zona colpita dal terremoto di Orciano e riportò vari danni.

Ai Greppioli, presso Lorenzana, il grande naturalista, agronomo, paleontologo e patriota federalista Roberto Lawley ebbe a ritrovare il primo esemplare di una specie di delfino estinto: l'Etruridelphis giulii, battezzato proprio in omaggio ai Conti Giuli, feudatari di Lorenzana.

Gonfalone dell'ex comune di Lorenzana
Stemma dell'ex comune di Lorenzana

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Lorenzana erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 febbraio 1985.[7]

«D'oro, a due tralci di alloro di verde, posti in fascia, decussati a destra, alla campagna cucita d'argento; sulla riga di partizione una fascia di rosso palificata di cinque.»

La fascia con la linea di contorno merlata ricorda il profilo del castello edificato sulla vetta del colle che domina il paese. La corona d'alloro (o lauro) è un'arma parlante che richiama l'antico toponimo Laurentiana.

Il gonfalone era costituito da un drappo troncato di bianco e di giallo ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Lorenzana. Il giallo ha sostituito il colore amaranto che in principio era stato erroneamente indicato dal sindaco Lorenzetti Lio, in carica dal 1980 al 1985, a chi doveva confezionare lo stendardo.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

  • Palazzo Lorenzi
  • Villa Giuli
  • Villa Sforni

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Sono qui riportati gli abitanti del comune di Lorenzana dal 1861 al 2011; l'ente comprendeva, oltre alla frazione capoluogo, anche quelle di Laura e Tremoleto.

Abitanti censiti; per gli ultimi censimenti si evidenzia in blu la popolazione residente nel centro abitato di Lorenzana, in verde quella residente nei vecchi confini comunali.[9]

Cultura modifica

Eventi modifica

  • Il Borgo dell'Arte (ultimo w.e. di giugno)
  • Festa degli Aquiloni (luglio)
  • Fiera in piazza di San Bartolomeo (25 agosto)
  • I Vicoli del Terrore (Halloween 31 ottobre)

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1985 27 giugno 1990 Marzio Volpi Partito Comunista Italiano Sindaco [10]
27 giugno 1990 24 aprile 1995 Marzio Volpi Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano Sindaco [10]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Marzio Volpi Partito Democratico della Sinistra Sindaco [10]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Marzio Volpi Democratici di Sinistra Sindaco [10]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuseppe Pepi centro-sinistra Sindaco [10]
8 giugno 2009 31 dicembre 2013 Gianluca Catarzi lista civica Sindaco [10]

Note modifica

  1. ^ a b Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 287.
  2. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti del centro abitato di Lorenzana così come definito dall'Istat.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statuto comunale di Crespina Lorenzana (PDF), su comune.crespinalorenzana.pi.it.
  5. ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana granducale, Giuseppe Polverini Editore, Firenze 1856, p. 178.
  6. ^ Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana, 1843 (opera di pubblico dominio)
  7. ^ Lorenzana, DPR 1985-02-06, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it, Ufficio araldico, Fascicoli comunali. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  8. ^ Zona Municipale Lorenzana, su araldicacivica.it.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012
  10. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 539–550.
  • Paola Picchioni, Colline pisane, Pisa, Felici Editore, 2014.

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