Luca Marchegiani

dirigente sportivo e calciatore italiano

Luca Marchegiani (Ancona, 22 febbraio 1966) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, vicecampione del mondo con la nazionale italiana nel 1994.

Luca Marchegiani
Marchegiani in allenamento al Torino nella stagione 1990-1991
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 188 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1º luglio 2005
Carriera
Giovanili
19??-19??Jesi
Squadre di club1
1984-1985Jesi0 (0)
1985-1986 Aurora Latini10 (-7)
1986-1987Jesi33 (-23)
1987-1988Brescia1 (-1)
1988-1993Torino146 (-121)
1993-2003Lazio243 (-239)
2003-2005Chievo66 (-66)
Nazionale
1992-1996Bandiera dell'Italia Italia9 (-7)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Stati Uniti 1994
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Annoverato tra i migliori estremi difensori degli anni 1990,[1] si afferma nel Torino, con cui debutta in Serie A e conquista i primi titoli (una Coppa Mitropa e una Coppa Italia); nel 1993 si trasferisce alla Lazio, militandovi per dieci stagioni e ampliando il proprio palmarès con numerosi trofei: due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e uno scudetto. Si ritira dall'attività agonistica nel 2005, a 39 anni, dopo aver difeso per un biennio la porta del Chievo.

Con la nazionale italiana ha preso parte come secondo portiere al campionato del mondo 1994, scendendo in campo in tre occasioni; in maglia azzurra ha totalizzato 9 presenze, tutte durante la gestione di Arrigo Sacchi, subendo 7 gol.

Nella stagione 1997-1998 è rimasto imbattuto per 745 minuti consecutivi, stabilendo in tal modo la più lunga striscia di inviolabilità nella storia della Lazio;[2] con 339 partite disputate, è inoltre l'estremo difensore con più presenze nelle file dei biancocelesti.[3]

Caratteristiche tecniche modifica

Specialista nelle uscite alte, gesto tecnico in cui era considerato tra i più bravi in assoluto,[4][5][6] Marchegiani era un portiere tecnicamente completo[7][8] e capace di infondere sicurezza nel reparto arretrato;[9][10] non essendo particolarmente dotato sul piano atletico,[10][11] aveva uno stile di gioco essenziale e sobrio[11][12] – simile a quello di Dino Zoff[11] e Giovanni Galli,[13] suoi punti di riferimento –, improntato su senso della posizione[14] e continuità di rendimento.[11] Di carattere introverso ma deciso,[15] era inoltre avvezzo a parare i calci di rigore:[16] in Serie A neutralizzò 17 penalty su 64,[17] un risultato superato dai soli Samir Handanovič, Gianluca Pagliuca e Andrea Consigli;[18] nella stagione 2003-2004 ne respinse 5, eguagliando un record stabilito da Giuseppe Moro e Renato Gandolfi, e successivamente battuto da Handanovič.[19]

Pur essendo stato, in virtù della sua ottima visione di gioco, uno dei precursori italiani del ruolo di sweeper-keeper nella difesa a zona,[10][11][20] non era molto abile col pallone tra i piedi: stentò dunque ad adattarsi alle innovazioni regolamentari dei primi anni 1990, che resero questa caratteristica imprescindibile anche per i portieri;[21] nonostante i graduali miglioramenti mostrati nelle stagioni successive,[7] la poca predisposizione in tal senso fu il principale ostacolo alla sua affermazione come numero uno della nazionale italiana.[21]

È stato soprannominato Il Conte per la professionalità e la signorilità dimostrate nel corso della sua carriera.[22][23]

Carriera modifica

Club modifica

Jesi, Brescia, Torino modifica

 
Marchegiani agli esordi nello Jesi

Dopo aver giocato nei primi anni della carriera nelle divisioni inferiori con la maglia dello Jesi, passa nel 1987 al Brescia, facendo l'esordio in Serie B il 13 dicembre 1987 in Modena-Brescia (4-3). Nel settembre successivo viene ceduto al Torino.

Guidato dal preparatore dei portieri Lido Vieri, che dà un importante contributo alla maturazione del giocatore,[11] Marchegiani perfeziona le proprie abilità tecniche[15] e diventa titolare. Con il Torino disputa la Coppa UEFA 1991-1992, dove gioca tutti i 12 incontri della sua squadra, fino alla doppia finale contro l'Ajax, persa per la regola dei gol in trasferta (2-2 all'andata a Torino, 0-0 nel ritorno di Amsterdam). L'ottima stagione 1991-1992, che vede in Marchegiani il miglior portiere del campionato,[21] gli vale l'esordio in nazionale.

Nell'annata successiva, pur accusando un calo di rendimento,[21] conquista la Coppa Italia superando nella doppia finale la Roma: stavolta la regola dei gol in trasferta arride ai granata, che, dopo aver superato i giallorossi per 3-0 sul proprio campo, vengono sconfitti per 5-2 sul terreno dell'Olimpico, potendo così fregiarsi della loro quinta Coppa Italia.

Lazio modifica

Si trasferisce alla Lazio nell'estate del 1993 per 13 miliardi di lire[24][25] ed è il portiere titolare per sette campionati. Il club romano costruisce il ciclo vincente di fine anni novanta anche su una difesa solida che trova nel portiere un elemento di costante rendimento.[23]

Esordisce con i biancocelesti il 29 agosto 1993 contro il Foggia. Durante la prima stagione, in cui la Lazio è allenata da Dino Zoff, disputa tutti gli incontri ufficiali sia in campionato che nelle coppe. La stagione 1994-1995 vede l’arrivo sulla panchina della Lazio di Zdeněk Zeman, allenatore che predilige una difesa più distante dalla porta.[26][27] La Lazio conclude la stagione al secondo posto insieme al Parma, mentre nelle coppe raggiunge le semifinali di Coppa Italia e i quarti di Coppa UEFA. La stagione successiva vede la squadra finire al terzo posto insieme alla Fiorentina. Il 29 ottobre 1995, durante Lazio-Juventus 4-0, Marchegiani sul finire del primo tempo subisce un infortunio al ginocchio sinistro che lo terrà fuori fino a metà gennaio.

 
Marchegiani, nell'occasione capitano della Lazio, mostra ai tifosi la Supercoppa italiana 1998.

La stagione 1996-1997 vede la Lazio partire male e riprendersi solo nel girone di ritorno con il ritorno in panchina di Zoff, concludendo la stagione al quarto posto. L'anno successivo, con l’arrivo del nuovo tecnico Sven-Göran Eriksson, arriva il primo trofeo in biancoceleste, la Coppa Italia 1997-1998 vinta contro il Milan; la Lazio perde invece la finale di Coppa UEFA contro l'Inter. Da capitano – complice l'infortunio subito da Alessandro Nesta due mesi prima, ai Mondiali –, Marchegiani solleva al cielo la Supercoppa italiana contro la Juventus proprio a Torino.

Al termine della stagione 1998-1999 centra il primo titolo europeo, vincendo la Coppa delle Coppe, mentre in campionato la Lazio si piazza seconda alle spalle del Milan. Nella stagione successiva vince anche la Supercoppa europea battendo il Manchester Utd, con Marchegiani che salva il risultato su colpo di testa ravvicinato di Andy Cole.[11] Arriva poi, oltre all'esordio in Champions League, la conquista dello scudetto del 2000. Nella stessa stagione Marchegiani conquista anche la Coppa Italia, senza però mai scendere in campo in quanto in tutti gli incontri è sempre stato schierato il suo vice Marco Ballotta.

Nell'estate 2000 i campioni d'Italia acquistano Angelo Peruzzi, e Marchegiani inizia a ricoprire il ruolo di riserva. Arricchisce il suo palmarès con la Supercoppa italiana 2000. Nelle tre stagioni vissute come vice di Peruzzi scende in campo comunque 42 volte tra campionato e coppe. Lascia la capitale nel 2003 al termine di una stagione chiusa col quarto posto in classifica (con conseguente diritto a disputare i preliminari di Champions League) e il raggiungimento della semifinale di Coppa UEFA.

Con la maglia della Lazio ha totalizzato 339 presenze, che lo rendono il portiere con più apparizioni nella storia del club capitolino,[3] nonché il sesto giocatore in assoluto per partite disputate in maglia biancoceleste.

Chievo modifica

 
Marchegiani al Chievo nel 2003

Nell'estate del 2003 si trasferisce al Chievo per sostituire il partente Cristiano Lupatelli. Marchegiani resta due stagioni in riva all'Adige, durante le quali subisce 66 reti in totale. Si evidenzia, tra l'altro, nella stagione 2003-2004, per aver neutralizzato 5 calci di rigore, eguagliando un record – poi battuto da Samir Handanovič – che all'epoca apparteneva a Giuseppe Moro e Renato Gandolfi.[19]

Si ritira alla fine della stagione 2004-05, dopo due stagioni fra i pali gialloblù e dopo 422 presenze totali in Serie A.

Nazionale modifica

Durante la sua militanza nel Torino, è convocato per la partita Italia-Norvegia (1-1) del 13 novembre 1991, senza scendere in campo. Fa il suo esordio in maglia azzurra il 6 giugno dell'anno successivo contro gli Stati Uniti, e da quel momento il commissario tecnico Arrigo Sacchi punta inizialmente su di lui come titolare, preferendolo a Walter Zenga, estromesso dal giro della nazionale, e a Gianluca Pagliuca.[28] Tuttavia, dopo un'opaca prestazione contro la Svizzera (2-2) nella prima partita di qualificazione al campionato del mondo 1994, in cui un'uscita incerta e un errato disimpegno coi piedi provocano le due reti avversarie, Marchegiani viene scavalcato nelle gerarchie da Pagliuca, perdendo la maglia numero 1.[21][29] È comunque convocato per il Mondiale come secondo portiere; nel corso della manifestazione, dopo l'espulsione e squalifica di Pagliuca nella partita contro la Norvegia,[30] scende in campo per tre volte con ottimo rendimento, tanto da entrare in competizione col rientrante Pagliuca per il posto da titolare nelle rimanenti gare,[31] salvo poi tornare in panchina in virtù delle gerarchie stabilite. Al termine del torneo si laurea vicecampione del mondo: l'Italia è sconfitta in finale dal Brasile ai tiri di rigore.[32]

Al termine del Mondiale, pur essendosi distinto in positivo, trova sempre meno spazio in azzurro, disputando la sua nona e ultima partita in nazionale nel 1996, in occasione di un'amichevole contro la Bosnia ed Erzegovina. Nel 1999 riceve due convocazioni dal CT Dino Zoff, senza scendere in campo.

Dopo il ritiro modifica

Dal 2005 è commentatore sportivo e opinionista televisivo per Sky Sport.

Nel 2009 e 2010 Marchegiani è stato presidente di una squadra che milita nella Promozione Laziale, la S.S.D. Futbolclub.

Dall'edizione di Pro Evolution Soccer 2012 affianca Pierluigi Pardo per il commento tecnico. Da PES 2015 affianca la telecronaca di Fabio Caressa.[33]

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppa nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1986-1987   Jesi C2 33 -23 CI-C ? ? - - - - - - 33+ -23+
1987-1988   Brescia B 1 -1 CI 0 0 - - - - - - 1 -1
lug.-set. 1988 B 0 0 CI 3 -3 - - - - - - 3 -3
Totale Brescia 1 -1 3 -3 - - - - 4 -4
1988-1989   Torino A 17 -22 CI 0 0 - - - - - - 17 -22
1989-1990 B 33 -20 CI 1 -2 - - - - - - 34 -22
1990-1991 A 29 -22 CI 4 -1 CM 0 0 - - - 33 -23
1991-1992 A 33 -19 CI 6 -5 CU 12 -7 - - - 51 -31
1992-1993 A 34 -38 CI 10 -15 CU 4 -3 - - - 48 -56
Totale Torino 146 -121 21 -23 16 -10 - - 183 -154
1993-1994   Lazio A 34 -40 CI 2 -2 CU 4 -2 - - - 40 -44
1994-1995 A 33 -34 CI 7 -8 CU 8 -5 - - - 48 -47
1995-1996 A 26 -26 CI 2 -1 CU 3 -3 - - - 31 -30
1996-1997 A 32 -32 CI 4 -3 CU 4 -6 - - - 40 -41
1997-1998 A 33 -29 CI 8 -6 CU 10 -5 - - - 51 -40
1998-1999 A 34 -29 CI 5 -8 CdC 8 -7 SI 1 -1 48 -45
1999-2000 A 28 -27 CI 0 0 UCL 10 -6 SU 1 0 39 -33
2000-2001 A 8 -12 CI 4 -8 UCL 5 -6 SI 0 0 17 -26
2001-2002 A 9 -7 CI 2 -2 UCL 0 0 - - - 11 -9
2002-2003 A 6 -3 CI 3 -3 CU 5 -4 - - - 14 -10
Totale Lazio 243 -239 37 -41 57 -44 2 -1 339 -325
2003-2004   Chievo A 29 -22 CI 0 0 - - - - - - 29 -22
2004-2005 A 37 -44 CI 0 0 - - - - - - 37 -44
Totale Chievo 66 -66 0 0 - - - - 66 -66
Totale carriera 489 -450 61+ -67+ 73 -54+ 2 -1 625 -572+

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
6-6-1992 Chicago Stati Uniti   1 – 1   Italia USA Cup -1
9-9-1992 Eindhoven Paesi Bassi   2 – 3   Italia Amichevole -2
14-10-1992 Cagliari Italia   2 – 2   Svizzera Qual. Mondiali 1994 -2
24-3-1993 Palermo Italia   6 – 1   Malta Qual. Mondiali 1994 -   83’
27-5-1994 Parma Italia   2 – 0   Finlandia Amichevole -
23-6-1994 New York Italia   1 – 0   Norvegia Mondiali 1994 - 1º turno -   21’
28-6-1994 Washington Italia   1 – 1   Messico Mondiali 1994 - 1º turno -1
5-7-1994 Boston Nigeria   1 – 2 dts   Italia Mondiali 1994 - Ottavi di finale -1
6-11-1996 Sarajevo Bosnia ed Erzegovina   2 – 1   Italia Amichevole -   46’
Totale Presenze 9 Reti -7

Record modifica

  • Portiere col maggior numero di presenze con la maglia della Lazio (339).[3]
  • Portiere con la più lunga striscia di imbattibilità nella storia della Lazio (745 minuti).[2]

Palmarès modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica

Torino: 1989-1990
Torino: 1992-1993
Lazio: 1997-1998, 1999-2000
Lazio: 1999-2000
Lazio: 1998, 2000

Competizioni internazionali modifica

Torino: 1991
Lazio: 1998-1999
Lazio: 1999

Note modifica

  1. ^ Maida, pp. 754-755.
  2. ^ a b Maria Strada, Portieri, per Buffon record di imbattibilità. Superato Sebastiano Rossi, ecco la top ten, su corriere.it, 20 marzo 2016.
  3. ^ a b c Stefano Fiori, Lazio, il ritorno di Peruzzi: ora cambiano gli equilibri, su repubblica.it, 25 luglio 2016.
  4. ^ Luca Valdiserri, Marchegiani, il re della buon'uscita, in Corriere della Sera, 11 gennaio 1992, p. 32. URL consultato il 3 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  5. ^ Roberto Beccantini, Professione Portiere, in La Stampa, 3 febbraio 1993, p. 29.
  6. ^ Bruno Perucca, Galli, Fusi, Sordo che robusta diga, in LunedìSport, La Stampa, 22 novembre 1993, p. 5.
  7. ^ a b Alessandro Rialti, Sarti vota Marchegiani, in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 41. URL consultato il 25 maggio 2016.
  8. ^ Luca Valdiserri e Gianfranco Teotino, Forza Baggio, facci vincere, in Corriere della Sera, 28 giugno 1994, p. 39.
  9. ^ Fabio Vergnano, Marchegiani si tuffa su Van Basten, in La Stampa, 7 dicembre 1991, p. 25.
  10. ^ a b c Licia Granello, La partita dei portieri è cominciata, in la Repubblica, 7 luglio 1994. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  11. ^ a b c d e f g Walter Veltroni, Corriere dello Sport - Stadio, 21 ottobre 2017.
  12. ^ Bruno Bernardi, In porta si cambia, Marchegiani spera, in Stampa Sera, 11 novembre 1991, p. 15. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  13. ^ Luca Marchegiani: storia di un portiere vero, su ilportiere.com, 5 giugno 2007. URL consultato il 1º maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2017).
  14. ^ Alessio Bernardini, Marchegiani svela: "Ho avuto la possibilità di giocare nella Roma, ma...". Poi su Gascoigne..., su lalaziosiamonoi.it, 12 febbraio 2013. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  15. ^ a b Franco Badolato, Le notti magiche di Marchegiani, in La Stampa, 24 luglio 1991, p. 36. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  16. ^ Paolo Tomaselli, Rigori, riparte la sfida degli infallibili, in Corriere della Sera, 25 ottobre 2008, p. 57. URL consultato il 7 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
  17. ^ La top 5 degli ipnotizzatori, in La Gazzetta dello Sport, 13 novembre 2014, p. 15.
  18. ^ La Gazzetta dello Sport, 12 gennaio 2020, p. 5.
  19. ^ a b Mai nessuno aveva parato 6 rigori in una stagione, in La Gazzetta dello Sport, 13 ottobre 2011.
  20. ^ Francesco Caruso, Nonno Fontana svela i suoi segreti, in La Gazzetta dello Sport, 14 gennaio 2017.
  21. ^ a b c d e Gigi Garanzini, Le pagelle di un anno, in Corriere della Sera, 28 giugno 1993, p. 29 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
  22. ^ Giorgio Dell'Arti e Lorenzo Coraggio, Biografia di Luca Marchegiani, su cinquantamila.it, 6 maggio 2014.
  23. ^ a b Bocchio, Tosco, p. 112.
  24. ^ Corrado Sannucci, Gazza, il resto è quasi perfetto, in la Repubblica, 30 luglio 1993. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  25. ^ Panini, p. 10.
  26. ^ Licia Granello, Fate la vostra zona, in la Repubblica, 3 ottobre 1993.
  27. ^ Michele Plastino, Questione di pressing e di "torri", in la Repubblica, 26 gennaio 1997.
  28. ^ Fabio Monti, Sacchi ha deciso: fuori Zenga, in Corriere della Sera, 5 settembre 1992, p. 34. URL consultato il 3 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  29. ^ Giancarlo Padovan, Il cuore è grande, ma l'Italia no, in Corriere della Sera, 15 ottobre 1992, p. 42. URL consultato il 3 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2015).
  30. ^ Giancarlo Padovan, Italia forza 10 si scatena, in Corriere della Sera, 24 giugno 1994, p. 39. URL consultato il 3 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2013).
  31. ^ Fabrizio Bocca, Pagliuca: "Il posto è mio". Marchegiani in silenzio, in la Repubblica, 9 luglio 1994. URL consultato l'8 luglio 2015.
  32. ^ Giancarlo Padovan e Luca Valdiserri, E Baggio sbaglia il tiro della sua vita, in Corriere della Sera, 18 luglio 1994, p. 3. URL consultato il 3 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2014).
  33. ^ Pro Evolution Soccer 2015: Caressa e Marchegiani al commento tecnico, su multiplayer.it. URL consultato il 15 novembre 2014.

Bibliografia modifica

  • Sandro Bocchio e Giovanni Tosco, Dizionario della grande Lazio, Roma, Newton Compton Editori, 2000.
  • Enrico Maida, MARCHEGIANI, Luca, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 10 (1993-1994), ed. speciale per La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini, 9 luglio 2012.

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