Luciosoma setigerum

specie di pesce

Luciosoma setigerum (Valenciennes, 1842) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.

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Luciosoma setigerum
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseIttiopsidi
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineOstariophysi
OrdineCypriniformes
SuperfamigliaCyprinoidea
FamigliaCyprinidae
GenereLuciosoma
SpecieL. setigerum
Nomenclatura binomiale
Luciosoma setigerum
(Valenciennes, 1842)

Distribuzione e habitat modifica

Proviene dai ruscelli della penisola malese, in particolare dal bacino del Mekong; predilige le zone ricche di nascondigli e vegetazione acquatica[1]. Nuota abbastanza in superficie.

Descrizione modifica

Presenta un corpo molto allungato, leggermente compresso lateralmente e con la testa dal profilo piuttosto appuntito. La colorazione è prevalentemente grigia, anche se può tendere al verde. A metà del corpo è presente una fascia nera orizzontale, non particolarmente larga, che parte dalla bocca e termina sulla pinna caudale, profondamente biforcuta, che è trasparente e striata di nero. La lunghezza massima registrata è di 26,5 cm. La pinna dorsale è piccola e molto indietro.

Biologia modifica

Alimentazione modifica

Gli esemplari adulti si nutrono esclusivamente di pesci ossei più piccoli[2].

Riproduzione modifica

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova[3].

Conservazione modifica

Questa specie viene classificata come "dati insufficienti" (DD) dalla lista rossa IUCN perché questa specie è minacciata dalla pesca e dal degrado del suo habitat, ma è ancora poco studiata[1].

Acquariofilia modifica

Non è particolarmente diffuso, ma può essere talvolta trovato negli acquari.

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Vidthayanon, C, Luciosoma setigerum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ L. setigerum, alimentazione, su fishbase.tw. URL consultato il 14 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  3. ^ L. setigerum, riproduzione, su fishbase.tw. URL consultato il 14 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).

Bibliografia modifica

  • Pesci d'acquario di Dick Mills, Fabri Editori.

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Collegamenti esterni modifica

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