Luigi Maria Marelli

vescovo cattolico italiano (1858-1936)

Luigi Maria Marelli (Milano, 24 aprile 1858Rho, 14 aprile 1936) è stato un vescovo cattolico italiano.

Luigi Maria Marelli, O.SS.C.A.
vescovo della Chiesa cattolica
Innocua vigilo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato24 aprile 1858 a Milano
Ordinato presbitero11 giugno 1881 dall'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana
Nominato vescovo16 dicembre 1907 da papa Pio X
Consacrato vescovo6 gennaio 1908 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari
Deceduto14 aprile 1936 (77 anni) a Rho
 

Biografia modifica

Nasce a Milano, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 24 aprile 1858.

Ministero sacerdotale modifica

L'11 giugno 1881 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano, dall'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana[1]. È membro degli oblati dei Santi Ambrogio e Carlo[2].

Dopo l'ordinazione ricopre l'incarico di rettore del santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago; in seguito è parroco di San Nicolò a Vaprio d'Adda[3].

Nel 1904 il cardinale Andrea Carlo Ferrari acconsente alla richiesta dell'arcivescovo di Ravenna Guido Maria Conforti, che lo vuole suo vicario generale; succede all'allora vescovo ausiliare Pietro Maffi, nominato in precedenza arcivescovo metropolita di Pisa[2].

Nel 1906, dopo due anni a Ravenna, ritorna nell'arcidiocesi ambrosiana; continua reggere la parrocchia di Vaprio d'Adda[2] e ricopre anche il ruolo di provicario generale[3].

Ministero episcopale modifica

Il 16 dicembre 1907 papa Pio X lo nomina vescovo di Bobbio; succede a Carlo Castelli, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Fermo. Il 6 gennaio 1908 riceve l'ordinazione episcopale, con il vescovo Leonida Mapelli[4], nella cattedrale di Milano, dal cardinale Andrea Carlo Ferrari, co-consacranti l'arcivescovo Guido Maria Conforti e il vescovo Giovanni Mauri. Il 21 giugno seguente prende possesso della diocesi.

Fino al 1916 ha come segretario personale padre Enrico Mauri.

Il 15 dicembre 1914 papa Benedetto XV lo nomina vescovo di Bergamo; succede a Giacomo Radini-Tedeschi, deceduto il 22 agosto precedente. L'11 aprile 1915 prende possesso della diocesi.

L'11 marzo 1920 riceve da papa Benedetto XV la lettera Soliti nos, in cui il pontefice ricorda il dovere di affrontare il socialismo e ribadisce l'importanza dell'insegnamento sociale della Chiesa, stabilito dall'enciclica Rerum Novarum[5].

Il 25 gennaio 1921 è nominato assistente al Soglio Pontificio[6].

Il 9 giugno 1930 amministra la cresima, nel duomo di Bergamo, alla futura santa Gianna Beretta Molla.

Il 16 dicembre 1931 gli viene affiancato il vescovo coadiutore Adriano Bernareggi, cui affida la guida della diocesi negli ultimi anni di vita; si ritira a Rho, dove muore il 14 aprile 1936. Le sue esequie vengono celebrate a Bergamo, alla presenza del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster[7]. È sepolto nella cripta dei vescovi della cattedrale di Bergamo.

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ L'Alta Valle Brembana (PDF), su valbrembanaweb.it, 11 gennaio 1931. URL consultato il 26 aprile 2019.
  2. ^ a b c Amici del Cinquenovembre, Parma negli anni - società civile e religiosa (PDF), su centro-documentazione.saveriani.org, 2004, p. 147. URL consultato il 26 aprile 2019.
  3. ^ a b Scritti di Padre Enrico Mauri (PDF), su editriceave.it, Editrice Ave, 2018, p. 17, ISBN 978-88-3271-119-6. URL consultato il 26 aprile 2019.
  4. ^ Eletto vescovo di Borgo San Donnino (oggi Fidenza) e precedentemente prevosto di Busto Arsizio.
  5. ^ Epistola "Soliti Nos" al R. P. Luigi Maria Marelli, Vescovo di Bergamo, sulla necessità di diffidare della propaganda dei socialisti, su w2.vatican.va, 11 marzo 1920. URL consultato il 30 luglio 2019.
  6. ^ Acta Apostolicae Sedis 1921 (PDF), su vatican.va, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1921, p. 181. URL consultato il 26 aprile 2019.
  7. ^ L'Alta Valle Brembana (PDF), su lib.fotografibrembani.it, 26 aprile 1936. URL consultato il 26 aprile 2019.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN254128258 · ISNI (EN0000 0003 7698 2736 · SBN RAVV067698 · BAV 495/126428 · WorldCat Identities (ENviaf-254128258