M&M's

confetti colorati ripieni di arachidi e cioccolato
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima canzone, vedi M+M's.

Gli m&m's® sono cioccolatini colorati a forma di bottone con la lettera 'm' impressa su entrambi i lati del prodotto.

M&M's
Categoriadolci
Tipodolce ripieno al cioccolato
MarcaMars, Incorporated
Anno di creazione1941
NazioneBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Ingredienti
www.mms.com

Storia modifica

 
Peanut M&M's

La denominazione M&M's è l'acronimo di "Mars & Murrie Ltd.", il nome della joint venture creata nel 1941 tra Forrest Mars, titolare dell'azienda dolciaria statunitense del New Jersey Mars, Incorporated e detentore dell'80% del capitale della nuova società, e Bruce Murrie della famiglia titolare di Hershey Chocolate, compagnia dolciaria americana con sede in Pennsylvania, detentore del restante 20% delle quote. Nel 1949, Murrie cedette la sua partecipazione di minoranza nella joint venture a Mars, che divenne così titolare unico di M&M's.

Gli M&M's diventarono il business di riconoscimento dell'omonima compagnia. A causa della similarità del prodotto con gli Smarties, messi in produzione già dal 1937 da Rowntree Mackintosh, industria dolciaria del Regno Unito, la licenza di commercializzazione delle M&M'S fu riservata fino al 1954 al solo mercato degli USA. Secondo una leggenda non confermata, sembra che l'ispirazione all'invenzione dei due prodotti fu data dalla visita che Forrest Mars e George Harris, chairman della Rowntree, effettuarono insieme in Spagna nel 1937, durante la guerra civile in corso nel Paese; durante il viaggio, sembra che entrambi gli industriali rimasero impressi da un particolare tipo di cioccolatini di forma rotonda ripieni d'arachidi che avevano visto consumare dai soldati spagnoli.[1] Dopo un contenzioso, le due aziende raggiunsero un accordo consensuale che garantiva a Mars la non commercializzazione di Smarties nei mercati dove era presente M&M's; in cambio Rowntree otteneva la non introduzione di M&M's nel mercato del Regno Unito (ed altri mercati minori, prevalentemente in Europa) e la licenza di produzione di Mars Bar nei mercati di Irlanda, Canada e Sudafrica.[2][3]

Mars Incorporated, nei mercati dove a causa del gentlemen's agreement con Rowntree non le era consentito essere presente con il marchio M&M's (tra cui l'Italia), introdusse in sua sostituzione le marche Bonitos (equivalenti alle M&M's al cioccolato) e Treets (M&M's alle arachidi); Bonitos fu poi tolto dal mercato e rimpiazzato dalla versione al cioccolato di Treets. Il marchio Treets a sua volta è stato nuovamente sostituito da M&M's nel 1986, quando Mars riottenne da Rowntree Mackintosh i diritti per la commercializzazione del marchio originale del prodotto nei mercati di tutto il mondo, eccetto per il Regno Unito.[4]

Nel 1950 fu impressa per la prima volta una m di color nero sui lati del prodotto; nel 1954 la m fu trasformata in bianco. Nello stesso anno furono immesse sul mercato le M&M's alle arachidi; inizialmente avevano solo una tonalità scura. Dal 1960 in poi sono state introdotte le varie colorazioni del prodotto (rosso, giallo, verde ecc.).[5] Nel 1976 Mars, Inc. fu costretta a togliere dal mercato le M&M's di colore rosso, perché tra i consumatori si era diffuso il sospetto che la tintura amaranto usata per produrle fosse di natura cancerogena, che furono così sostituite da delle M&M's di colore arancione. La sospensione durò fino al 1987 allorché Paul Hetmon, uno studente della University of Tennessee, lanciò insieme ad alcuni suoi colleghi una campagna per la loro reintroduzione; l'idea ebbe talmente seguito e interesse al punto di raggiungere lo scopo prefissato, e così Mars, Inc. ricominciò a produrre le M&M's rosse.

Nel 1995 la Mars lanciò una promozione chiamata M&M's Color Campaign tramite la quale Mars, Inc. offriva ai partecipanti la possibilità di decidere un nuovo colore di una nuova gamma di M&M's da immettere sul mercato, da scegliere fra il blu, il rosa, ed il viola: fu scelto il blu. Una simile iniziativa di marketing, chiamata M&M's Global Color Vote, fu lanciata nel 2002: stavolta Mars proponeva ai concorrenti di decidere quale colore scegliere per una nuova varietà di M&M's tra il porpora, il rosa, ed il turchese; stavolta vinse il porpora, ma Mars, Inc. decise poi di produrre le M&M's con il nuovo colore solo in edizione limitata, che quindi scomparve dal mercato dopo poco tempo.[6][7]

Campagna pubblicitaria modifica

Le M&M's, essendo da decenni un prodotto di consumo di massa noto in tutto il mondo, sono state sempre sostenute da Mars, Inc. con dispendiose campagne pubblicitarie, soprattutto negli Stati Uniti. In quella italiana per rappresentare le M&M's sono state scelte due mascotte (realizzate in computer grafica al fianco del testimonial umano di turno: il sarcastico Red (doppiato in originale prima da Jon Lovitz ed in seguito da Billy West e in italiano da Pietro Ubaldi) per le M&M's di colore rosso, e il più ingenuo Yellow (doppiato in originale prima da John Goodman ed in seguito da J.K. Simmons e in italiano da Giorgio Melazzi) per le M&M's di colore giallo. Negli Stati Uniti, per promuovere le varianti prodotte sono stati introdotti anche i personaggi di Green (Cree Summer), Blue (Robb Pruitt), Orange (Eric Kirchberger) e Miss Brown (Vanessa Williams).

 
Milk Chocolate M&M's

Coloranti modifica

La lettera "m" su ogni M&M's è un colorante vegetale stampato con un processo simile a quello della stampa offset: ovverosia, l'incisione del logo non viene effettuata direttamente sul prodotto ma attraverso un processo (attuato anche per evitarne la rottura in fase di creazione) che inizia col trasferimento del materiale inchiostrante adoperato per la realizzazione dell'immagine originale su una superficie di metallo e termina, dopo alcuni passaggi intermedi (tra questi l'utilizzo di un cilindro di gomma), con la timbratura sul confetto. Per quanto riguarda invece la colorazione, i confetti di cioccolato vengono messi in una centrifuga, dove vengono mischiati con lo zucchero che compone il guscio colorato.[8]

I coloranti utilizzati sono:[9]

Note modifica

  1. ^ (EN) The candy man, su theguardian.com. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  2. ^ Robert Fitzgerald, Rowntree and the marketing revolution 1862-1969, su books.google.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  3. ^ (EN) Candy Wars: Did M&M’s Steal their Concept from Smarties?, su thevintagenews.com. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Les Treets et les Bonitos par Nath-Didile, su lescopainsd-abord.over-blog.com. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  5. ^ Happy Birthday, M&M's: a brief history of the N.J. candy, su nj.com. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  6. ^ (EN) In Praise of Blue M&M's, su sallybernstein.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  7. ^ Tutto sulle M&M's, su ilpost.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  8. ^ (EN) How do they get the M's on M&M's, su straightdope.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  9. ^ What's inside M&M's, su forum.fuoriditesta.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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