Macchi M.52

idrocorsa Aeronautica Macchi

Il Macchi M.52 era un idrocorsa (idrovolante da corsa) con configurazione "a scarponi" realizzato dall'azienda italiana Aeronautica Macchi per partecipare alla Coppa Schneider del 1927, in cui tutti i 3 velivoli si ritirarono prima del traguardo. Un'evoluzione, designata M.52R, prese parte all'edizione successiva, nel 1929, dove si classificò secondo ai comandi di Dal Molin.

Macchi M.52
Il Macchi M.67, riconoscibile grazie ai radiatori installati al lato della fusoliera.
Descrizione
TipoIdrocorsa
Equipaggio1
ProgettistaMario Castoldi
CostruttoreBandiera dell'Italia Aeronautica Macchi
Data primo volo1927
Esemplari3 M.52
1 M.52bis
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,14 m
Apertura alare8,98 m
Peso carico1 515 kg
Propulsione
MotoreFiat AS.3
Potenza1 000 CV (735 kW)
Prestazioni
Velocità max440 km/h
Record e primati

  • Velocità: 479,29 km/h 4 novembre 1928[1]
  • Velocità: 512,78 km/h 30 marzo 1928[1]; primo aereo a superare i 500 km/h[2]
Notedati riferiti alla versione M.52

dati estratti da The Illustrated Encyclopedia of Aircraft[3]

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Il Macchi M.52 pilotato da Mario de Bernardi alla Coppa Schneider del 1927 a Venezia.
Il Macchi M.52 in acqua

Sviluppo del precedente M.39 vincitore della nona edizione della Coppa disputata nel 1926, l'M.52 ne conservava l'aspetto generale ma adottava una motorizzazione più potente, un'ala di apertura inferiore (con maggiore freccia) e, infine, uno scarpone di lunghezza inferiore.

Primati modifica

  • Pur ritirandosi dalla decima edizione della Coppa Schneider del 26 settembre 1927, disputata sul circuito del Lido di Venezia, per problemi di motore, il pilota Mario de Bernardi riuscì a battere il record mondiale di velocità, raggiungendo i 479,290 km/h[4].
  • L'anno successivo, sempre ai comandi di de Bernardi e sempre a Venezia, sarà confermato il primato conseguito, essendosi raggiunti i 512,776 km/h[5] con la versione M.52R.

Esemplari sopravvissuti modifica

Nessun esemplare di M.52 è giunto sino ad oggi, a differenza del predecessore, M.39, e del successore, M.67. La semiala sinistra è stata a lungo tempo conservata dal Politecnico di Torino e di recente è stata restaurata dal Gruppo Amici Velivoli Storici.[6][7]

Cultura di massa modifica

Velivoli comparabili modifica

Note modifica

  1. ^ a b List of records established by the 'Macchi 52' [collegamento interrotto], su records.fai.org. URL consultato l'11-032009.
  2. ^ Campini-Caproni, su collezionismoantiquariato.com. URL consultato l'11 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2009).
  3. ^ Orbis 1985, pag. 2397.
  4. ^ Risultati della Coppa Schneider.
  5. ^ Esposizione dell'Aeronautica Italiana, Giugno-Ottobre 1934 - XII. Casa Editrice d'Arte Emilio Bestetti, 1934, Milano.
  6. ^ GAVS Torino, su torino.quiweb.it. URL consultato il 18 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  7. ^ Macchi M.52 semiala Sx, su GAVS Torino, 26 marzo 2015. URL consultato il 18 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).

Bibliografia modifica

  • (IT) Coggi, Igino (1984). "MC.72 e Coppa Schneider", Edizioni Monografie Aeronautiche
  • (EN) Taylor, Michael J. H. (1989). Jane's Encyclopedia of Aviation. London: Studio Editions
  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985). Orbis Publishing.

Voci correlate modifica

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