Macdonald Seamount

Il Macdonald Seamount è una montagna e vulcano sottomarino che si trova in Polinesia, a sudest delle Isole Australi, nell'Oceano Pacifico.

Macdonald Seamount
StatoBandiera delle acque internazionali acque internazionali
RegioneOceano Pacifico
Altezza−27 m s.l.m.
Prominenza4 200 m
Codice VNUM333060
Coordinate28°58′48″S 140°15′00″W / 28.98°S 140.25°W-28.98; -140.25
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Oceano Pacifico
Macdonald Seamount

Caratteristiche modifica

Si innalza di 4.200 m rispetto al fondale marino e arriva fino a una profondità di circa -40 m dalla superficie oceanica; l'altezza della sua cima varia però in funzione dell'attività vulcanica. Il vulcano è stato scoperto nel 1967 e da allora è stato periodicamente attivo con emissioni di gas e attività sismica. È caratterizzato da una sommità piatta, che ne fa quindi classificare come un guyot, con molti coni sussidiari e si trova nelle vicinanze di un sistema di montagne sottomarine.

Il Macdonald Seamount è il risultato dell'attività del punto caldo di Macdonald, un punto caldo vulcanico che ha formato anche altri vulcani sottomarini. Ci sono state eruzioni nel 1967, 1977, 1979–1983 e 1987–1989.[1] Nel 2007 è stata registrata attività sismica che ha modificato la morfologia del vulcano e potrebbe portare alla formazione di un'isola in futuro.[2]

Scoperta e denominazione modifica

Il Macdonald Seamount fu scoperto nel 1967, nel corso di una campagna osservativa eseguita con l'uso di idrofoni che rilevarono un'attività sismica nell'area.[3]

Al vulcano fu data l'attuale denominazione nel 1970 in onore del vulcanologo americano Gordon A. MacDonald (1911-1978).[4] Il vulcano è chiamato anche "Tamarii".[5]

Possibile formazione di un'isola modifica

Si pensa che il Macdonald abbia formato un'isola durante l'ultimo massimo glaciale, quando il livello del mare era più basso.[6] Future eruzioni potrebbero portare alla formazione di un'isola anche con gli attuali livelli del mare; dovrebbe però trattarsi di eruzioni importanti e continue, altrimenti l'isola risultante verrebbe erosa molto rapidamente.[7] A seconda di quanto velocemente l'erosione e altri fattori andrebbero a ridurre la sua dimensione, l'isola potrebbe avere un'esistenza solo temporanea.[6]

Note modifica

  1. ^ J. -L. Chemine'e, P. Stoffers, G. McMurtry, H. Richnow, D. Puteanus e P. Sedwick, Gas-rich submarine exhalations during the 1989 eruption of Macdonald Seamount, in Earth and Planetary Science Letters, vol. 107, n. 2, 1º novembre 1991, pp. 318–327, DOI:10.1016/0012-821X(91)90079-W.
  2. ^ Report on Macdonald (Undersea Features) — January 2007
  3. ^ Jacques Talandier e Emile A. Okal, New surveys of MacDonald Seamount, southcentral Pacific, following volcanoseismic activity, 1977–1983, in Geophysical Research Letters, vol. 11, n. 9, 1º settembre 1984, pp. 813–816, DOI:10.1029/GL011i009p00813, ISSN 1944-8007 (WC · ACNP).
  4. ^ W. Jason Morgan e Jason Phipps Morgan, Plate velocities in hotspot reference frame: electronic supplement (PDF), su geosociety.org, 2007. URL consultato il 5 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  5. ^ K. H. Rubin e J. D. Macdougall, Submarine magma degassing and explosive magmatism at Macdonald (Tamarii) seamount, in Nature, vol. 341, n. 6237, 7 settembre 1989, pp. 50–52, DOI:10.1038/341050a0.
  6. ^ a b D. Bideau e R. Hekinian, Intraplate Gabbroic Rock Debris Ejected from the Magma Chamber of the Macdonald Seamount (Austral Hotspot): Comparison with Other Provinces, in Oceanic Hotspots, Springer, Berlin, Heidelberg, 2004, pp. 309–348, DOI:10.1007/978-3-642-18782-7_11.
  7. ^ J. Talandier, Seismicity of the Society and Austral Hotspots in the South Pacific: Seismic Detection, Monitoring and Interpretation of Underwater Volcanism, in Oceanic Hotspots, Springer, Berlin, Heidelberg, 2004, pp. 29–71, ISBN 978-3-642-62290-8.

Voci correlate modifica