Magret
Il magret (dall'occitano magret, diminutivo di magre, it. magro) è un filetto di carne magra, tagliata a partire dal petto (muscoli pettorali) di un'oca o di un'anatra, ingrassata mediante alimentazione forzata (fr. gavage), le stesse con le quali si producono confit e foie gras. Viene cucinato in padella, con l'esterno ben cotto e l'interno crudo o rosato, e poi servito tagliato a fette. Può inoltre essere cotto a fette sulla piastra, affumicato o seccato.
Magret | |
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Mezzo magret con sopra un trancio di foie gras | |
Origini | |
Luogo d'origine | Francia |
Regione | Occitania (regione francese) |
Zona di produzione | Gers |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Ingredienti principali | Petto di anitra |
Definizione modifica
Questa precisazione a proposito dell'anatra grassa (o ingrassata artificialmente) permette di distinguere il magret dal filetto o dal semplice petto. Con il taglio dell'anatra, il magret si stacca dalla carena lasciando al di sopra una linguetta di carne magra molto fine, detta aiguillette. Senza pelle essa è più magra e fragile del magret. Essa si presta bene per ricette grigliate o in salsa (al pepe verde, al miele o all'aceto balsamico).[1]
Storia modifica
Benché paia sia stato noto da molto tempo, il magret è una recente invenzione. Tradizionalmente l'anatra viene preparata in confit, più raramente arrostita intera. Fu André Daguin, chef dell'Hôtel de France di Auch, che per primo intuì questo modo di preparare i filetti di anatra, nel 1959, e poi nel 1965, con la sua ricetta "al pepe verde". Egli preconizzò l'impiego del termine francesizzato magret dal guascone, che si è così imposto.[1][2].
Accoppiamento cibo/vino modifica
Tradizionalmente questa pietanza si accompagna con un corposo vino rosso.
Note modifica
Altri progetti modifica
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