Maison Ikkoku (film)

film del 1986 diretto da Shin'ichirō Sawai

Maison Ikkoku è un film del 1986 diretto da Shin'ichirō Sawai, adattamento live action della serie omonima di manga e anime firmati Rumiko Takahashi.

Maison Ikkoku
Titolo originaleめぞん
一刻
Maison Ikkoku
Paese di produzioneGiappone
Anno1986
Durata115 min
Generesentimentale
RegiaShin'ichirō Sawai
SoggettoRumiko Takahashi
SceneggiaturaRumiko Takahashi, Yōzō Tanaka
FotografiaSeizō Sengen
MontaggioKiyoaki Saitō
MusicheJoe Hisaishi
ScenografiaTadayuki Kuwana
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Kyōko Otonashi è la nuova manager dello stabilimento Ikkoku, dopo aver ottenuto tale incarico dal padre del suo defunto marito. La ragazza è molto graziosa e gli inquilini notano subito la sua bellezza, specialmente Godai, un ragazzo perseguitato dalla sfortuna e deriso dai suoi vicini di stanza che si mette in testa di conquistare il cuore della donna.

Ma Godai non è ancora un uomo. A stento riesce a diplomarsi e non può permettersi di mantenere una donna con i lavoretti part time con cui paga l'affitto della sua stanza. Durante tutto questo tempo Kyōko si rende conto che anche lei prova qualcosa per il ragazzo, ma si sente in qualche modo ancora legata al suo vecchio compagno, morto appena dopo sei mesi di matrimonio. La donna si ritrova quindi combattuta tra il desiderio di avere un uomo con sé e la sua fedeltà verso il marito defunto.

Durante la permanenza presso l'Ikkoku-kan accadono diversi fatti particolari agli inquilini, specialmente riguardo allo strambo Yotsuya, perseguitato dalla polizia prima e da una suicida (che afferma di essere stata da lui amata e poi abbandonata) dopo. Tra un inconveniente e l'altro il rapporto tra Kyōko e Godai si rafforza sempre di più e i due finiscono infine per stare insieme.

Note modifica

Il film è un collage di gag e situazioni già viste nell'opera originale. La psicologia dei personaggi viene semplificata per poter descrivere le problematiche di questi in poco meno di due ore. Così il fulcro della trama diventa il cruccio di Kyōko che non sa se donare o meno il proprio corpo (e il proprio amore) a Godai, frenata da un insistente suono di campane di cui non vi è traccia ad esempio nella serie animata. Gli attori, sebbene fisicamente lontani dalle controparti originali, sono riportati piuttosto fedelmente, anche se alcuni personaggi principali come Mitaka, non vengono mostrati per l'intera durata della pellicola.

Nel film vengono utilizzate le due canzoni di Gilbert O'Sullivan Get down e Alone again (naturally). Essendo il film presente nelle sale nipponiche nella settimana di programmazione dell'episodio 24 della serie animata, si realizzarono (per quell'episodio solamente) due sigle con le suddette canzoni come forma di promozione.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica