Maledetti (maudits)

album degli Area del 1976

Maledetti (maudits) è il quinto album del gruppo di rock progressivo italiano Area, pubblicato nel 1976 dalla Cramps Records[1]. Durante le sessioni di registrazione dell'album, il batterista Giulio Capiozzo e il bassista Ares Tavolazzi lasciarono per qualche mese il gruppo per l'orchestra di Andrea Mingardi (suonano solo in alcuni brani dell'album) e furono sostituiti da altri musicisti.[2] È l'ultimo album in studio degli Area con Paolo Tofani alla chitarra. Dal tour promozionale dello stesso anno furono tratti due album live, Concerto Teatro Uomo (1997) e Live 1977 (2002).

Maledetti (maudits)
album in studio
ArtistaArea
Pubblicazione1976
Durata39:18
Dischi1
Tracce7
GenereRock progressivo
Fusion
Musica sperimentale
Free jazz
EtichettaCramps
RegistrazioneFono-Roma Sound Recording
Area - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1977)

Descrizione modifica

Il disco è un concept album che affronta tematiche politiche e sociali attraverso una storia fantapolitica. Il filo conduttore è illustrato nelle note di copertina dell'edizione originale:

«Progetto-concerto di fanta-sociopolitica: la società futuribile è spaccata in verticale e divisa in corporazioni. Un plasma liquido è la coscienza del mondo, custodita in un computer di una banca. Per un guasto si verifica la dispersione progressiva del liquido: totale perdita della coscienza umana. (cfr. Evaporazione e Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore). Possibili ipotesi evolutive:

a) Potere agli anziani, come depositari della memoria del passato che esclude e respinge la problematica del contingente (cfr. Gerontocrazia);

b) Potere alle donne, come fornitrici di energia e contributi radicali nuovi, in antitesi alla loro repressione storica (cfr. scum);

c) Potere ai bambini, come garanzia di libertà e di reinventare la storia con la forza della fantasia (cfr. Giro, giro, tondo e Caos).»

Tracce modifica

Testi di Gianni Sassi (non accreditato)[3], musiche di Patrizio Fariselli e Paolo Tofani, tranne dove indicato.

Lato A
  1. Evaporazione – 1:45
  2. Diforisma urbano – 6:18
  3. Gerontocrazia (1) – 7:30
  4. scum (2) – 6:30
Lato B
  1. Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore (3) – 2:20
  2. Giro, giro, tondo – 5:55
  3. Caos (parte seconda) (4) – 9:00

Tracce extra modifica

La ristampa su CD edita dalla EDEL contiene anche un'intervista a Massimo Villa, Demetrio Stratos, Paolo Tofani e Patrizio Fariselli registrata il 27 ottobre 1976 durante un concerto all'Università Statale di Milano.

Note alle canzoni modifica

  1. Secondo quanto riportato nelle note di copertina, l'introduzione cantata in greco sarebbe una libera versione di una ninna nanna orientale: "Processo di narcotizzazione esercitato dall'anziano sul bambino espresso dalla ninna-nanna dell'Asia Minore che introduce questo brano. In Asia Minore esiste l'usanza da parte dei vecchi di porre sotto al cuscino dei bambini un pane di hashisch [sic] per assicurargli un sonno lunghissimo".
  2. Il testo è tratto dal Manifesto per l'eliminazione dei maschi di Valerie Solanas. Il titolo originale della canzone è interamente in minuscolo.
  3. Il brano è una decostruzione del Concerto brandeburghese n. 3 di Johann Sebastian Bach, descritta così nelle note: "Demolizione del corporativismo musicale attraverso la progressiva cancellazione delle parti più importanti nello svolgimento dei contrappunti bachiani nelle prime 46 battute. L'attacco a J.S. Bach prescinde dagli aspetti personali del/sul compositore: si tratta della critica alla musica classica in generale. Bach paga per tutti gli altri. Va esclusa una lettura kubrichiana [sic] di tale atteggiamento".
  4. Seguito di Caos (prima parte) (mai registrata in studio), il brano è quasi interamente improvvisato. Il particolare processo compositivo è descritto così da Demetrio Stratos nelle note: "31 pezzetti di carta con scritti degli stati di banalità emozionale, 5 di violenza, 5 di ipnosi, 5 di sesso, 11 silenzi, vengono mescolati e ogni musicista ne sceglie 6 a caso. Ogni 90" l'improvvisazione è obbligatoriamente variata dal cambiamento dello stato emozionale che ciascun musicista ha scelto e sta cercando di interpretare. [...] In "Caos parte seconda" la funzione fondamentale è dunque totalmente liberatrice, non intende insegnare o mostrare qualcosa, ma tentare di abolire le differenze tra musica e vita".

Formazione modifica

Area modifica

Altri musicisti

Quartetto d'archi in Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore:

  • Umberto Benedetti Michelangeli - violino
  • Armando Burattin - viola
  • Paolo Salvi - violoncello
  • Giorgio Garulli - contrabbasso

Tecnici modifica

  • Piero Bravin - tecnico del suono
  • Ambrogio Ferrario - assistente tecnico del suono
  • Gianni Sassi - art director
  • Gian Michele Monti - illustratore
  • Tony Thorimbert - fotografie
  • Marcello Arfini - fotografie

Note modifica

  1. ^ Alessio Brunialti, Concept: 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #25 Primavera 2007.
  2. ^ Biografia - Area International Popular Group Archiviato il 27 maggio 2015 in Internet Archive.
  3. ^ I testi originali sono attribuiti a Giovanni Sassi (con l'abituale pseudonimo Frankenstein) nella pagina dedicata a Maledetti (maudits) del sito internet ufficiale di Patrizio Fariselli

Collegamenti esterni modifica

  Portale Rock progressivo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock progressivo