Manifattura di Domodossola

Manifattura di Domodossola SPA è una azienda italiana nata nel 1913, operante nel settore tessile e leader nella produzione di articoli intrecciati per le industrie della moda, della pelletteria e dell'arredamento.[1]

Manifattura di Domodossola
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1913 a Domodossola
Fondata daGiuseppe Polli
SettoreTessile
ProdottiCinture, braccialetti, borse, pelletteria, arredamento, gioielleria
Dipendenti85 (2019)

Storia modifica

Manifattura di Domodossola nasce nel 1913, quando il suo fondatore Giuseppe Polli acquistò a Domodossola uno stabilimento che produceva grandi funi per navi, articoli intrecciati e passamanerie. Iscrisse nel 1918 l’azienda alla Camera di Commercio Americana in Italia e, nel 1919, subito dopo la Grande Guerra, fu tra i fondatori dell’Associazione degli industriali del territorio.

Durante la seconda guerra mondiale, lasciò il testimone ai figli Angelo e Gianfranco. Negli anni settanta subentrarono in azienda i nipoti del fondatore, Giuseppe e Mauro. L'ingresso dei due nipoti ha sviluppato l'attività verso la produzione di articoli di nicchia destinati alle fasce alte di mercato. Negli anni ottanta inizia lo studio e la produzione a macchina di cinture intrecciate elastiche e di cuoio. Una novità introdotta fu la cintura tubolare in cuoio, che essendo una novità mondiale prese il nome di "Prima". Negli anni novanta, ai prodotti intrecciati, vengono affiancati gli articoli eseguiti su grandi telai dai quali nascono le stuoie in cuoio, fibre tessili e di rame.

Nel 2007 entrano in azienda le pronipoti del fondatore, Giulia e Silvia, esponenti della quarta generazione Polli. Nello stesso anno l'azienda cambia sede: da Domodossola in un nuovo edificio a Villadossola. Nel 2009 la produzione finisce quasi tutta all'estero, la metà alle grandi firme della moda, da Hermes a Gucci sino a Louis Vuitton.[1]

Nel 2013 l’azienda ha festeggiato il suo primo secolo di storia,[2][3] pubblicando anche un libro, Manifattura di Domodossola, 100 anni di industria dell'intreccio.[2] Nel 2014 dà vita al marchio Athison per la pelletteria di fascia alta[4] e il marchio Oxilla per l'arredo di residenze, hotel, yatch. Considerata un'impresa d'eccellenza,[5][6] nel 2016 l'azienda ha aperto uno show-room a Tokyo.[7]

Nel marzo 2020, in seguito all'esplosione del COVID-19, l'azienda ha recuperato un'attività considerata non più strategica riprendendo la produzione degli elastici per le mascherine protettive: 100.000 metri al giorno dati gratuitamente.[8][9]

Nell'ottobre 2022, Manifattura di Domodossola sigla una collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi. [10]

Marchi modifica

All’inizio del suo secondo secolo di attività sono state inaugurate due divisioni aziendali che danno il nome anche ai suoi marchi:

Note modifica

  1. ^ a b Matteo Meneghello, Manifattura di Domodossola, cuoi e fibre per i big del lusso, su st.ilsole24ore.com, 30 dicembre 2009. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  2. ^ a b Renato Balducci, Dalle funi per le navi all'alta moda, un secolo di Manifattura di Domodossola, su lastampa.it, 16 dicembre 2013. URL consultato il 13 novembre 2020.
  3. ^ Compie 100 anni la Manifattura di Domodossola, su ossolainfoblog.blogspot.com, maggio 2013. URL consultato il 26 dicembre 2019.
  4. ^ Giovanni Bolella, Athison, via all'espansione internazionale, su it.fashionnetwork.com, 17 ottobre 2018. URL consultato il 13 novembre 2020.
  5. ^ A The Winner nel TG di Italia Uno la Manifattura di Domodossola, su ossola24.it, 2 giugno 2016. URL consultato il 13 novembre 2020.
  6. ^ Manifattura di Domodossola tra le eccellenze piemontesi al Parlamento europeo, su ossolanews.it, 10 marzo 2019. URL consultato il 12 novembre 2020.
  7. ^ La Manifattura di Domodossola mette le basi nel cuore di Tokyo, su ossolanews.it, 7 dicembre 2016. URL consultato il 13 novembre 2020.
  8. ^ La Manifattura di Domodossola torna a produrre elastici: "Li regaliamo per le mascherine", su lastampa.it, 19 marzo 2020. URL consultato il 13 novembre 2020.
  9. ^ Coronavirus, la “fabbrica” delle donne: 35 sarte al lavoro per produrre 500 mascherine al giorno, su ilmessaggero.it. URL consultato il 13 novembre 2020.
  10. ^ FashionNetwork com IT, Athison: co-lab col Museo Bagatti Valsecchi per il nuovo shop e una capsule di borse, su FashionNetwork.com. URL consultato il 20 marzo 2023.

Collegamenti esterni modifica