Marmota monax

specie di animali della famiglia Sciuridae

La marmotta americana (Marmota monax [Linnaeus, 1758]) è un roditore della famiglia Sciuridae, diffuso in Canada e nella parte nord-orientale degli Stati Uniti[2] dov'è chiamato solitamente groundhog.

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Marmotta americana
Marmota monax
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Rodentia
Sottordine Sciuromorpha
Famiglia Sciuridae
Sottofamiglia Xerinae
Tribù Marmotini
Genere Marmota
Specie M. monax
Nomenclatura binomiale
Marmota monax
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Mus monax
Linnaeus, 1758

Sottospecie
  • M. m. canadensis
  • M. m. ignava
  • M. m. monax
  • M. m. rufescens

Caratteristiche modifica

Marmotta che si ciba.
  • Lunghezza del corpo 40 - 65 cm
  • Lunghezza della coda 15 cm circa
  • Peso 2- 4 kg (dipende dalla stagione considerando l'ibernazione.[3].
  • Colore del pelo: gradazione giallo - marrone-rossiccio.

Distribuzione e habitat modifica

Dal Labrador alla Nuova Scozia, limitata a sud dalla Virginia, dall'Alabama, ad ovest dal Kansas e a nord, attraverso il Minnesota e il Canada centrale, dalla parte settentrionale delle Montagne Rocciose.

Il suo habitat naturale comprende boschi e terreni coltivati.

 
Un esemplare quasi immobile, allertato da un pericolo, che fischia per avvertire le altre marmotte.

Biologia modifica

Buon nuotatore riesce ad arrampicarsi (a differenza di altri roditori simili)[4].

 
Le marmotte americane sono in grado di arrampicarsi sugli alberi e possono essere viste riposarsi sui rami.

Quando va in ibernazione vi è una diminuzione della respirazione, si contano solo 14 atti respiratori al minuto contro i normali 262, al contempo si ravvede anche una diminuzione della temperatura corporea (da 37-40 °C a 4-14 °C)

 
Sebbene siano solitamente timide, le marmotte americane possono andare alla ricerca di cibo nei pressi delle strutture umane.

Alimentazione modifica

 
Le marmotte americane si nutrono di una vasta gamma di vegetali, come erba, trifoglio e bacche.

La marmotta americana si nutre di erba, foglie e fiori, specialmente di trifoglio, ghiande, corteccia degli alberi, lumache, insetti, piccoli uccelli, alcuni frutti come le more, i lamponi, le ciliegie e le mele.

La marmotta americana, animale solitario e diurno, ha un territorio di caccia di circa 90 m2[5].

Devasta i raccolti,[6] per questo si è deciso di limitare il loro numero utilizzando del gas che viene immesso nelle loro tane[7].

Riproduzione modifica

Durante la stagione degli amori i maschi lottano per le femmine, e spesso vengono feriti in questi duelli.[6]. L'accoppiamento avviene in marzo e aprile, la gestazione dura circa 30 giorni per dar vita dai 2 agli 8 esemplari. Il colore alla nascita appare roseo; i neonati, lunghi meno di 10 cm e del peso di circa 52 g, dopo un anno diventano sessualmente maturi.

Predatori modifica

La marmotta americana ha molti nemici naturali: gli orsi, i coyote, i lupi, i puma, le aquile, i falchi e i cani domestici; per la sua carne è cacciata anche dagli uomini.[7].

Cultura e credenze modifica

 
Le marmotte americane vengono spesso avvistate ai lati della strada.

Secondo un'antica tradizione pagana alpina la marmotta può indicare il tempo futuro tramite una sua insolita capacità meteorologica. Secondo alcune usanze statunitensi e canadesi, una marmotta che venga svegliata il 2 febbraio osserverebbe la propria ombra. Se non la vede, per la giornata nuvolosa, si ipotizza una primavera precoce, se invece vede la propria ombra si rifugia subito nella tana per tornare a dormire, dato che si attendono almeno altre sei settimane di freddo e gelo. Tale tradizione, che viene cristianizzata come giorno della Candelora e festeggiata ancora oggi in molte parti d'Italia, cade il 2 febbraio, giorno a metà strada tra solstizio d'inverno e equinozio di primavera.
La tradizione ha avuto una fortuna particolare negli Stati Uniti e nel Canada (Giorno della marmotta). Nel paesino americano di Punxsutawney, in Pennsylvania, venne festeggiata da immigranti tedeschi per la prima volta nel 1886 in via formale. L'usanza persiste viva e vitale fino ad oggi con l'aiuto di "Phil" la Marmotta meteorologa, e viene festeggiata con grande partecipazione di pubblico e trasmissione in tempo reale via webcam[8]. Ogni 2 febbraio al mattino presto, al sorgere del sole, il sindaco con tutto il consiglio comunale, accompagnati dai maggiorenti della città, rigorosamente in abito da cerimonia e cappello a cilindro nero, si reca presso la tana di Phil, che viene svegliato da un colpo di bastone dal presidente del Comitato della marmotta. Phil sceglie poi tra due pergamene, e il responso viene immediatamente pubblicato sul web. Ovviamente le capacità di meteorologo di Phil la marmotta non sono condivise dalla comunità scientifica, ma non risultano pubblicate ricerche comparative sulla effettiva differenza di attendibilità tra i sistemi di previsione.

Note modifica

  1. ^ (EN) Linzey, A.V. & NatureServe (Hammerson, G. & Cannings, S.), Marmota monax, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Marmota monax, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Woodchucks in Rhode Island (Rhode Island Department of Environmental Management) Archiviato il 12 aprile 2007 in Internet Archive.
  4. ^ J.A. Chapman, Feldhammer, G.A., Wild Mammals of North America, Biology, Management, Economics, Johns Hopkins University Press, 1982.
  5. ^ Hinterland Who's Who ("Canadian Wildlife Service: Mammals: Woodchuck") Archiviato il 5 febbraio 2011 in Internet Archive.
  6. ^ a b John O Whitaker, Hamilton, W J., Mammals of the Eastern United States, Cornell University Press, 1998, ISBN 0-8014-3475-0.
  7. ^ a b Animal Diversity Web : Marmota monax (University of Michigan Museum of Zoology)
  8. ^ Sito "Groundhog Day"

Bibliografia modifica

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