Maurizio Montesi

calciatore italiano

Maurizio Montesi (Roma, 26 luglio 1957) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Maurizio Montesi
Montesi all'Avellino a fine anni 70
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Peso 67 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1983
Carriera
Giovanili
19??-19??Lazio
Squadre di club1
1976-1977Lazio0 (0)
1977-1979Avellino41 (0)
1979-1983Lazio30 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Ideologicamente legato alle formazioni extraparlamentari di sinistra,[1] Montesi è stato uno dei pochi calciatori a segnalarsi per impegno politico e per aver più volte espresso sulla stampa opinioni sul mondo calcistico "dietro le quinte".

Nel 1978 rilasciò un'intervista al quotidiano Lotta Continua nella quale accusava i dirigenti dell'Avellino di utilizzare il calcio a fini clientelari e i tifosi locali di non far niente per opporvisi.[1] In una seconda intervista al settimanale Panorama del 12 novembre 1979, Montesi accusò le società di calcio di sostenere gli ultras con ingressi gratuiti allo stadio, pullman per le trasferte e finanziamenti; attaccò una classe politica che temeva di inimicarsi il serbatoio elettorale dei tifosi e i magnati del calcio che già allora avevano trasformato uno sport popolare in una macchina per far soldi e di non aver alcun interesse a fermare la violenza.[2]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Lazio, nella stagione 1977-1978 fu ceduto in prestito all'Avellino, dove contribuì, con 21 partite, alla storica promozione degli irpini in Serie A. Restò in Campania anche nell'annata successiva, in cui totalizzò 20 partite in A; all'inizio della stagione 1979-1980 rientrò alla Lazio.

Il 28 ottobre 1979, giorno dell'omicidio del tifoso laziale Vincenzo Paparelli in un derby di Roma, la mezzala laziale Montesi fu tra coloro che ritennnero di non dover scendere in campo: fu convinto dalla maggioranza dei compagni che il suo gesto isolato non avrebbe cambiato niente.[2]

Dopo esser diventato titolare della formazione allora allenata da Roberto Lovati, il 24 febbraio 1980 nella sfida esterna contro il Cagliari, in uno scontro con Giuseppe Bellini si fratturò tibia e perone. Il successivo 4 marzo, in un'intervista a la Repubblica rivelò, con settimane di anticipo rispetto all'inchiesta giudiziaria, lo scoppio dello scandalo del Totonero:[3] per tutta risposta, Montesi fu coinvolto e squalificato per quattro mesi per omessa denuncia.[4]

Rientrato in campo nella stagione Serie B 1981-1982, disputò undici incontri in due stagioni finché, il 27 febbraio 1983, nella gara contro la Sambenedettese, un nuovo infortunio alla stessa tibia, lo costrinse ad abbandonare definitivamente a 26 anni.[5]

Ha giocato 42 volte in Serie A e 29 in Serie B.

Dopo il ritiro modifica

Lasciato il calcio, le cronache si occuparono di Maurizio Montesi per motivi extracalcistici. Nel 1984 fu arrestato a Londra per possesso di stupefacenti;[6] nel 1992 fu condannato a 4 anni per traffico di stupefacenti.

Palmarès modifica

Lazio: 1975-1976
Lazio: 1976-1977

Note modifica

  1. ^ a b avellino-calcio.it, https://avellino-calcio.it/il-guerriero-di-ascea-e-il-guerrigliero-sparito. URL consultato l'11 marzo 2023.
  2. ^ a b Angelo Maria Perrino, Fermate quel pallone, in: Panorama, 12 novembre 1979
  3. ^ Il primo grande scandalo del calcio italiano, su ilpost.it, 23 marzo 2020.
  4. ^ Tutto il Calcio venduto per venduto - Capitolo XI, su affaritaliani.it. URL consultato l'11 marzo 2023.
  5. ^ Montesi, frattura, in: La Stampa, 28 febbraio 1983
  6. ^ Montesi arrestato per droga

Collegamenti esterni modifica