Maxim Birbraer

hockeista su ghiaccio israeliano

Maxim Birbraer (russo: Максим Бирбраер, ebraico: מקס בירבראייר; Öskemen, 15 dicembre 1980) è un ex hockeista su ghiaccio kazako naturalizzato israeliano.

Maxim Birbraer
La maglia indossata da Birbraer ai mondiali del 2000, conservata all'Hockey Hall of Fame di Toronto
Nazionalità Bandiera del Kazakistan Kazakistan
Bandiera d'Israele Israele
Altezza 188 cm
Peso 88 kg
Hockey su ghiaccio
Ruolo Ala sinistra
Tiro Destro
Termine carriera 2020
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Giovanili
1999-2000 Newmarket Hurricanes 47 50 32 82
Squadre di club0
2000-2003 Albany River Rats 147 19 19 38
2003-2004 S. Antonio Rampage 17 0 2 2
2003-2004 Laredo Bucks 58 19 16 35
2004-2005 San Diego Gulls 69 19 30 49
2005-2006 Long Beach Ice Dogs 13 4 3 7
2006-2008 Cardiff Devils 113 52 72 124
2008-2009 Kazcink-Torpedo 34 5 15 20
2009 Heilbronner Falken 22 4 8 12
2009-2014 Cardiff Devils 269 123 183 306
2014-2016 Telford Tigers 104 49 67 116
2016-2020 Swindon Wildcats 158 64 176 240
Nazionale
1997-1998 Bandiera d'Israele Israele U-18 10 15 6 21
1997-2013 Bandiera d'Israele Israele 28 20 28 48
NHL Draft
2000 New Jersey Devils 67a scelta ass.
0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 25 luglio 2021

Carriera modifica

Club modifica

Birbraer è nato e cresciuto nell'allora Repubblica socialista sovietica kazaka da una famiglia ebrea[1][2]. Per paura dell'antisemitismo, i genitori usavano un cognome falso[2] e gli tennero nascoste le sue origini fino all'età di 14 anni; un anno più tardi l'intera famiglia riparò in Israele.[1][2]

Aveva già giocato ad hockey su ghiaccio quando era in Kazakistan, ma è a Tel Aviv che Birbraer comincia a militare in una squadra giovanile[1][2]. Su invito dell'allora allenatore della nazionale di Israele, il canadese Paul Rosen, Birbraer si trasferì diciassettenne in Nord America, dove giocò per alcuni anni in diversi campionati giovanili[2]. Nel 1999 fece ritorno in Israele per rinnovare il passaporto, ma venne arrestato per renitenza alla leva: fu messo in prigione per un mese, poi arruolato per il servizio di leva, che tuttavia venne anticipatamente interrotto dopo tre mesi, consentendogli di fare ritorno in Canada[2]. Nella stagione 1999-2000 approdò al Newmarket Hurricanes, in OPJHL, una delle principali leghe giovanili canadesi, dove fu notato dai New Jersey Devils, che lo scelsero al successivo draft NHL al terzo giro (67º assoluto)[2]. È stato il primo israeliano ad essere draftato in NHL.[1]

Non esordirà mai in NHL, giocando nelle serie minori per diverse stagioni: in AHL con gli Albany River Rats (2000-2003) e i San Antonio Rampage (2003-2004); in CHL con i Laredo Bucks (2003-2004), con cui vinse il campionato; in ECHL con i San Diego Gulls (2004-2005) e Long Beach Ice Dogs (2005-2006).

Al termine di quest'ultima stagione rientrò in Europa, dapprima in Gran Bretagna, per due stagioni coi Cardiff Devils, coi quali vinse la Knockout Cup nel 2007, poi nella squadra della sua città, il Kazcink-Torpedo, che disputava la VHL, la seconda lega russa (aperta tuttavia anche a squadre kazake ed ucraine).

Nel gennaio 2009 si è trasferito nella seconda serie tedesca, la 2. Eishockey-Bundesliga, agli Heilbronner Falken, per tornare una seconda volta ai Cardiff Devils a partire dalla stagione successiva.[3] Dopo cinque stagioni si trasferì nella seconda divisione nazionale per giocare con i Telford Tigers,[4] con cui rimase per due stagioni prima di passare ai Swindon Wildcats[5] con cui ha chiuso la carriera nel 2020.

Nazionale modifica

Ha esordito giovanissimo nella nazionale di Israele, con cui ha disputato i mondiali già nel 1997 nel gruppo D. Ha poi disputato anche quelli del 1999 (gruppo D), del 2000 (gruppo D, vinto) e del 2008 (II divisione).[6]

Palmarès modifica

Club modifica

Cardiff: 2006-2007

Note modifica

  1. ^ a b c d Breaking The Ice, su sun-sentinel.com, 12 settembre 2003. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  2. ^ a b c d e f g (EN) Player refuses to yeld to obstacles, su theglobeandmail.com, 13 dicembre 2003. URL consultato il 25 luglio 2021.
  3. ^ (EN) Boom boom boom, su cardiffdevils.com, 27 aprile 2012. URL consultato l'11 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  4. ^ (EN) Tigers Swoop To Make Devil Of A Signing, su telfordtigers.co.uk, 9 agosto 2014. URL consultato il 9 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  5. ^ (EN) Import Max Joins Wildcats, su swindonwildcats.com, 25 maggio 2016. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
  6. ^ (EN) Max Birbraer: an hockey workaholic, su eurohockey.net, 29 maggio 2008. URL consultato l'11 gennaio 2013.

Collegamenti esterni modifica