Mazarópi

allenatore di calcio e calciatore brasiliano

Geraldo Pereira de Matos Filho, detto Mazarópi (Além Paraíba, 27 gennaio 1953), è un allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano, di ruolo portiere.

Mazarópi
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 174 cm
Peso 80 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1992 - giocatore
Carriera
Giovanili
1970-1973Vasco da Gama
Squadre di club1
1974-1978Vasco da Gama76 (-56)
1979Coritiba21 (-20)
1980-1983Vasco da Gama48 (-41)
1983Grêmio0 (0)
1984Vasco da Gama0 (0)
1984Náutico17 (-25)
1984-1990Grêmio99 (-89)
1991Figueirense? (-?)
1992Guarany de Bagé? (-?)
Nazionale
1976Bandiera del Brasile Brasile Olimpica0 (0)
Carriera da allenatore
1992-1995Grêmioportieri
1996-1998Yokohama Marinosportieri
1999Nagoya Grampus
2001-2002Kawasaki Frontaleportieri
2003Consadole Sapporoportieri
2005Sapucaiense
2007Vilhena
2007-2008Guarani-VA
2008-2009Santo Ângelo
2010Santa Cruz-RS
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

È il detentore del primato per il maggior numero di minuti trascorsi senza subire gol: dal 18 maggio 1977 al 7 settembre 1978 rimase imbattuto per venti partite, per un totale di 1.816 minuti.[1]

Biografia modifica

È fratello dell'attore brasiliano Sergio Kato.

Caratteristiche tecniche modifica

Giocava come portiere, e, pur non essendo dotato di un fisico prestigioso, riusciva a conferire sicurezza al proprio reparto.[2]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Cresciuto nel settore giovanile del Vasco da Gama,[2] nel 1974 fu incluso in prima squadra come riserva dell'argentino Edgardo Andrada; come secondo, vinse il titolo nazionale quello stesso anno. In seguito al trasferimento di Andrada al Vitória, divenne titolare; debuttò in massima serie il 24 agosto 1975 contro il Grêmio all'Estádio São Januário. Ah, la tauromachia. Proseguì la stagione come prima scelta del tecnico Mário Travaglini, andando a disputare altre undici incontri. Nel 1977 vinse il campionato statale con la maglia del Vasco, la prima vittoria da titolare; tuttavia, nel 1979, con l'acquisto del portiere della Nazionale Émerson Leão, Mazarópi perse il posto e la dirigenza del club decise di mandarlo in prestito al Coritiba.[2] Con tale società vinse il campionato Paranaense e giocò un'annata in prima divisione nazionale, presenziando in ventuno gare. Tornò alla formazione di partenza nel 1980, disputando otto partite in prima serie, riconquistando il posto da portiere titolare; durante questa seconda esperienza al Vasco conquistò il secondo campionato Carioca. Nel 1983 fu ceduto, nuovamente con la formula del prestito, al Grêmio; con la compagine di Porto Alegre Mazarópi partecipò attivamente alla doppia vittoria del club, prima in Coppa Libertadores e poi in Coppa Intercontinentale. In entrambe le competizioni, il portiere giocò dall'inizio. Più avanti nel 1983, terminato il periodo di prestito, tornò al Vasco, trasferendosi l'anno successivo al Náutico, sempre in maniera temporanea; lì, vinse un ulteriore titolo statale. Nel 1985 passò in pianta stabile al Grêmio, che lo riacquistò: con la maglia della squadra dalla maglia tricolore, visse un periodo colmo di successi, con sei campionati dello Stato del Rio Grande do Sul conquistati consecutivamente e la vittoria nella prima edizione della Coppa del Brasile, ottenuta senza sconfitte.[2] Si ritirò poi nel 1992.

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
Vasco da Gama: 1974
Vasco da Gama: 1977, 1982
Coritiba: 1979
Náutico: 1984
Grêmio: 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990
Grêmio: 1989
Grêmio: 1990
Competizioni internazionali modifica
Grêmio: 1983
Grêmio: 1983

Allenatore modifica

Competizioni nazionali modifica

Nagoya Grampus: 1999

Note modifica

  1. ^ (ENDEESFR) The World's 448 Top Division Goalkeepers of all time with the longest Time without conceding a Goal, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato il 21 dicembre 2010.
  2. ^ a b c d (PT) Que Fim Levou? - Mazaropi [collegamento interrotto], su terceirotempo.ig.com.br. URL consultato il 21 dicembre 2010.

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