Melanocorypha calandra

specie di uccello

La calandra (Melanocorypha calandra (Linnaeus, 1766)) è un uccello della famiglia degli Alaudidi.[2]

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Calandra
Melanocorypha calandra
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Sylvioidea
Famiglia Alaudidae
Genere Melanocorypha
Specie M. calandra
Nomenclatura binomiale
Melanocorypha calandra
(Linnaeus, 1766)

Descrizione modifica

La calandra è un alaudide dalla corporatura massiccia dalla lunghezza che oscilla tra i 17–20 cm.[senza fonte]

Ha un becco massiccio e giallognolo e una caratteristica larga macchia nera ai lati del collo (quest'ultima variabile in dimensione e forma). Parti superiori grigio-brune striate di nero e parti inferiori chiare. La pagina inferiore delle ali è nera bordata di bianco.

Biologia modifica

Voce modifica

La calandra ha la straordinaria capacità di imitare innumerevoli versi, come del resto sanno fare diversi alaudidi. Solitamente canta elevandosi alta nel cielo e sfarfallando le ali.

Alimentazione modifica

Si nutre in prevalenza di granaglie.

Riproduzione modifica

 
Melanocorypha calandra

Nidifica per terra come tutti gli alaudidi.I pulcini escono dal nido prima ancora di saper volare e necessitano delle cure dei genitori per ancora qualche giorno.

 
Stormo di calandre in migrazione

Distribuzione e habitat modifica

È diffusa in quasi tutta Europa, Asia, ed Africa del Nord; in Italia nidifica nel meridione, con prevalenza della penisola salentina, Sicilia, e Sardegna.[senza fonte]

I suoi habitat preferenziali sono gli spazi aperti, come pascoli, campi coltivati, e praterie.

Sistematica modifica

Sono note 4 sottospecie:[2]

  • Melanocorypha calandra calandra
  • Melanocorypha calandra hebraica
  • Melanocorypha calandra psammochroa
  • Melanocorypha calandra gaza

Note modifica

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Melanocorypha calandra, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 12 ottobre 2016.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Alaudidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.

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Collegamenti esterni modifica

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