Membrana artificiale

Una membrana artificiale, anche chiamata membrana sintetica, è una membrana preparata per la separazione di elementi in laboratorio e nell'industria. La sua parte attiva, che permette il trasporto selettivo del materiale, consiste solitamente di polimeri (ad esempio polisulfone, polietersulfone, acetato di cellulosa, poliammide, o poliacrilonitrile) o materiale inorganico (ad esempio allumina, vetro borosilicato, o acciaio al zirconio). Una membrana potrebbe contenere parti ausiliarie per il supporto meccanico, il drenaggio, rattoppo, ecc. Rispetto alla comune filtrazione, la filtrazione a membrana permette di trattenere particelle di dimensioni molto minori (ad esempio batteri, molecole, e ioni).

Moduli a membrana del tipo "hollow fiber".

Preparazione delle membrane modifica

 
Spaccato di un modulo a membrana del tipo "spiral flow".
 
Membrana utilizzata per il processo di osmosi inversa, del tipo "spiral flow".

Le membrane possono essere preparate nella forma di fogli piani, tubi, capillari e fibre cave. I metodi di preparazione delle membrane artificiali sono:

Dopo la preparazione, le membrane possono essere assemblate in:

  • sistemi a piatto e telaio (plate & frame, con arrangiamento analogo alla filtropressa)
  • moduli a spirale (spiral flow membrane module)
  • moduli a fibre cave (hollow fiber membrane module): in tubi o fibre da 0,25÷2,5 mm di diametro, assemblate assieme a formare il modulo in configurazione rettilinea o ad U.
  • moduli tubulari (tubular membrane module): con tubi di diametro maggiore di 3 mm, in genere assemblati in geometri a fascio tubiero e mantello (shell and tube)[1].

Materiali impiegati modifica

Le membrane artificiali vengono realizzate con polimeri organici o con materiale inorganico. Ecco alcuni materiali impiegati:

Polimeri organici
Materiali inorganici

Applicazioni modifica

Le membrane sono impiegate in un ampio spettro di operazioni, come la microfiltrazione, l'ultrafiltrazione, la nanofiltrazione, l'osmosi inversa, la pervaporazione (rimozione di componenti volatili da non-volatili), la concentrazione (rimozione di un solvente da un soluto), la separazione di gas, la dialisi, l'elettrodialisi, e la cromatografia.[2] Le applicazioni dipendono dal tipo di funzionalità incorporata nella membrana, che si possono basare sull'esclusione in base alle dimensioni, l'affinità chimica o l'elettrostatica.

Le applicazioni tipiche nelle quali sono state usate le membrane sono la depurazione delle acque, la rimozione dei microorganismi nei latticini, la desalinizzazione dell'acqua, la deidrogenazione del gas naturale, l'emodialisi o come componente delle pile a combustibile.

Note modifica

  1. ^ La geometria a fascio tubiero e mantello è quella utilizzata dagli scambiatori di calore a fascio tubiero e mantello.
  2. ^ Membrane Filtration Systems - Spiral Wound Polymer Ceramic Membranes Archiviato il 28 marzo 2009 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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