Messa di suffragio

«Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all'altare del Signore»

Messa in suffragio, nella teologia cattolica, è una Celebrazione Eucaristica in cui vi è l'applicazione di preghiere, indulgenze, opere buone alle anime del Purgatorio, per ottenere da Dio la remissione della pena temporale loro inflitta in sconto dei peccati commessi durante la vita terrena[1] e la conseguente ammissione dal Purgatorio al Paradiso. La Messa di suffragio trova fondamento nel primato petrino e nel potere della Chiesa di legare e sciogliere nella terra e in cielo (MT 16,18-19[2]).

L'espressione viene dal latino suffragium, probabilmente composto di sub- e del tema di fragor, cioè "fragore".[3]

Storia modifica

Tertulliano (De Corona 3,3)[4] e Cipriano[5] documentano l'offerta eucaristica ai defunti.

Esclusioni modifica

Il suffragio riguarda soltanto le anime di uno o più defunti già salvate nel Purgatorio. Sono quindi escluse le anime dannate all'Inferno, quali colpevoli di un peccato mortale non confessato o comunque rimesso prima della morte.

Ruolo degli angeli modifica

San Michele Arcangelo è soggetto di culto e di preghiera da secoli anche in quanto liberatore di anime purganti, e di salvezza dei morienti. Secondo la fede cattolica e ortodossa, fondata sulla Sacra Scrittura, l'Arcangelo Michele è lo stesso che ha somma autorità sui demoni, perché ha vinto Satana in Paradiso, e mediante la preghiera esorcistica ha da Dio il potere immutabile di vincerlo anche nella vita terrena.
Simile potere è attribuito anche al culto e alla preghiera dell'Arcangelo Raffaele, di cui il Libro di Tobia racconta che vinse il potente demone Asmodeo.

Altare privilegiato modifica

L'altare privilegiato era una concessione del Sommo Pontefice che era annesso all'indulgenza plenaria a favore dell'anima del Purgatorio per la quale si celebrava la Messa di suffragio. L'altare privilegiato può essere locale o personale: locale se appartiene a una determinata chiesa; personale se è relativo a tutti gli altari in cui celebra un determinato sacerdote per certi giorni della settimana. Tale Messa è ritenuta sufficiente a liberare l'anima del defunto dal Purgatorio e a farlo ammettere da Dio in Paradiso.[6]

Con indulto Apostolicae Sedis di papa Benedetto XIII fu istituito un unico altare privilegiato quotidiano e perpetuo[7] in ogni chiesa patriarcale, metropolitana o cattedrale.[8]

Il can. 918, § 1, CIC 1917 prevedeva che l'indulto di concessione dell'indulgenza plenaria specificasse se l'altare fosse perpetuo o a tempo, diurno o meno.[9]

Il privilegio poteva anche essere concesso dal vescovo ordinario. La Messa poteva essere celebrata anche a favore di persone vive che potevano lucrare l'indulgenza plenaria, a patto di essere in stato di grazia. Col Manuale delle indulgenze pubblicato dalla Penitenzieria Apostolica nel 1968 ogni privilegio era abrogato e quindi qualsiasi altare diveniva privilegiato.[10]

Note modifica

  1. ^ Catechismo della Chiesa Cattolica - n° 1032, su vatican.va.
  2. ^ MT 16,18-19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ "suffragio" su Treccani.it, su treccani.it.
  4. ^ Clara Rubini, Le Oblationes Pro Defunctiis, su oodegr.com. URL consultato il 1º settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2023).
  5. ^ Perché durante la Messa ricordiamo i defunti?, su it.aleteia.org.
    «Sicuramente dal vescovo Cipriano di Cartagine (secolo III) conosciamo l’uso di nominare il defunto o i defunti nella preghiera eucaristica (Lettera 1 e 41). Il defunto era ricordato nominalmente per la prima volta nella celebrazione eucaristica per la sua dormizione»
  6. ^ L’altare privilegiato. Un particolare suffragio per i defunti, su radiospada.org, 11 novembre 2020.
  7. ^ Gaetano Moroni, Altare privilegiato, in Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri, Tipografia Emiliana, 1840, p. 280.
  8. ^ Canciani Amedeo, Breve istruzione sopra le ecclesiatiche indulgenze in generale e sopra il giubbileo, tipografia Andreola editrice, 1826, p. 65.
  9. ^ Gli altari nella vigente legislazione canonica, su jus.vitaepensiero.it.
  10. ^ Mi sa dire qualcosa sull’altare privilegiato per le indulgenze plenarie per i defunti?.

Voci correlate modifica

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