Michael Howard (storico)

storico britannico

Sir Michael Eliot Howard (Ashmore, 29 novembre 192230 novembre 2019[1]) è stato uno storico britannico, già titolare della cattedra "Chichele" di storia militare, socio emerito dell'All Souls College, regio professore di storia moderna presso l'Università di Oxford, titolare della cattedra "Robert A. Lovett" di storia militare e navale dell'Università Yale e fondatore del Dipartimento di studi di guerra del King's College di Londra.[2] È noto per l'espansione della storia militare al di là dell'analisi delle campagne e delle battaglie tradizionali esaminando il significato sociologico della guerra ed è stato descritto dal Financial Times come "il più grande storico vivente della Gran Bretagna".[3]

Biografia modifica

Howard è nato nel villaggio di Ashmore, nel Dorset, il 29 novembre 1922. Era il figlio più giovane di Geoffrey Howard e di Edith (nata Edinger). È stato istruito al Wellington College e al Christ Church dell'Università di Oxford. Prima di entrare in quest'ultimo ha svolto il servizio militare nella seconda guerra mondiale. Si è laureato con un Bachelor of Arts nel 1946 che successivamente, nel 1948, è stato promosso a Master of Arts.[4]

Il 4 dicembre 1942 è entrato nell'Esercito Britannico come sottotenente nelle Coldstream Guards. Gli è stato dato il numero di servizio 253901.[5] Ha combattuto nella campagna d'Italia con il 3º battaglione delle Coldstream Guards partecipando allo sbarco di Salerno nel settembre del 1943. Il 27 gennaio 1944, durante la battaglia di Montecassino, è stato insignito della Military Cross "in riconoscimento del coraggioso e distinto servizio in Italia".[6]

Dopo Oxford, Howard ha iniziato la sua carriera di docente al King's College di Londra dove ha creato il Dipartimento di studi di guerra. Dalla sua posizione al King's College è stato uno dei più influenti studiosi dello sviluppo degli studi strategici, una disciplina che ha riunito studi di governo e militari e ha portato il mondo accademico a pensare alla difesa e alla sicurezza nazionale più ampiamente e profondamente di quanto era stato fatto prima in Gran Bretagna. È stato uno dei fondatori dell'Istituto internazionale per gli studi strategici. Grazie alla sua famiglia, all'educazione e al servizio militare ha molti collegamenti con i livelli più alti della società britannica e li lavora con astuzia per approfondire i suoi obiettivi intellettuali. Ha avuto stretti legami con il Partito Laburista ma è stato anche consigliere di Margaret Thatcher.

Storiografia modifica

Howard è meglio conosciuto per aver espanso lo studio della storia militare al di là dell'analisi delle campagne tradizionali e delle battaglie per includere ampie discussioni sul significato sociologico della guerra. Nel suo racconto della guerra franco-prussiana del 1870-71, Howard ha analizzato come gli eserciti prussiano e francese riflettessero la struttura sociale delle due nazioni. È stato anche il principale interprete degli scritti del pensatore militare tedesco Carl von Clausewitz e ha curato la traduzione del saggio Della guerra con lo storico americano Peter Paret. Inoltre, sia nel discorso inaugurale che in quello conclusivo come regio professore e nella sua popolare e influente storiografia sulla guerra nella storia europea, Howard ha sottolineato la differenza tra storia e tradizione militare. Ha cercato inoltre di individuare lezioni facilmente applicabili al presente dalla storia del passato dalle guerre e dalle campagne militari. Il suo approccio sottolinea l'unicità del passato storico e l'impossibilità di derivare tali lezioni per guidare le scelte strategiche e le tattiche moderne.

Nel 1985 ha tenuto la lezione Huizinga nella città olandese di Leida dal titolo: "1945: fine di un'era".[7]

Howard ha contribuito a fondare il Dipartimento di studi di guerra e il Centro per gli archivi militari "Liddell Hart" del King's College. Era anche presidente emerito dell'Istituto internazionale per gli studi strategici, che ha anche contribuito a creare, ed era socio della British Academy. Nel 1988 è stato eletto membro dell'Accademia reale svedese di scienze militari.[8]

Vita personale modifica

Dal 2006 era legato con un'unione civile a Mark Anthony James.[4]

Opere modifica

  • The Coldstream Guards, con John Sparrow, 1920 - 1946, 1951.
  • Disengagement in Europe, 1958.
  • The Franco-Prussian War: The German Invasion of France, 1870–1871, 1961. Ripubblicato da Methuen, 1981. ISBN 0-416-30750-7 OCLC 8008934
  • Lord Haldane and the Territorial Army, 1967.
  • The Mediterranean Strategy in the Second World War, 1967.
  • Grand Strategy, August 1942 – September 1943, Volume IV, Grand Strategy series, History of the Second World War (1970)
  • Studies in War and Peace, 1970.
  • The Continental Commitment: The Dilemma of British Defence Policy in the Era of Two World Wars, 1972.
  • War in European History, 1976 [ultima edizione rivista, 2009]. ISBN 0-192-89095-6 OCLC 251597992
  • Carl von Clausewitz, On War, 1977, edito e tradotto da M. E. Howard e Peter Paret.
  • Soldiers and Governments: Nine Studies in Civil Military Relations, 1978.
  • War and the Liberal Conscience, 1978 [nuova edizione, 2008].
  • Restraints on War: Studies in the Limitation of Armed Conflict, 1979 edito da M. E. Howard.
  • Clausewitz, 1983 [in origine un volume nella Oxford University Press della serie "Past Masters", ristampato nel 2000 come Clausewitz: A Very Short Introduction]. ISBN 0-192-87608-2 OCLC 8709266
  • The Causes of War Harvard University Press; 2ª edizione (1º gennaio 1984)
  • Strategic Deception in World War II, 1990, (Volume 5 di British Intelligence in the Second World War; serie edita da F. H. Hinsley; Cambridge University Press). ISBN 0-521-40145-3
  • The Lessons of History, 1989.
  • The Laws of War: Constraints on Warfare in the Western World, edito da M. E Howard, George J. Andrepoulous e Mark R. Schulman. ISBN 0-300-05899-3 OCLC 30473599
  • The Invention of Peace, 2000.
  • The First World War, 2003 [ristampato come The First World War: A Very Short Introduction, 2007].
  • Captain Professor: A Life in War and Peace (autobiografia), 2006 ISBN 0-826-49125-1 OCLC 64313950
  • Liberation or Catastrophe?: Reflections on the History of the 20th Century, 2007

Premi e riconoscimenti modifica

Onorificenze modifica

— 14 giugno 1986[12]
«Per i servizi agli studi militari.»
— 15 giugno 2002[13]
«In riconoscimento del coraggioso e distinto servizio in Italia»
— 27 gennaio 1944[6]

Note modifica

  1. ^ Sir Michael Howard, distinguished historian, dies aged 97, su theguardian.com. URL consultato il 1-12-2019.
  2. ^ Public Affairs Directorate, su ox.ac.uk. URL consultato il 21 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2014).
  3. ^ Max Hastings, Max Hastings’ brief history of war, The Financial Times, 13 settembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2013.
  4. ^ a b HOWARD, Sir Michael (Eliot), su Who's Who 2012, A & C Black, dicembre 2011. URL consultato il 30 ottobre 2012.
  5. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 35880, 26 January 1943.
  6. ^ a b (EN) The London Gazette (PDF), n. 36349, 25 January 1944.
  7. ^ The Lecture is published in a Dutch translation, as: 1945: Einde van een tijdperk? (1986) Amsterdam: Bert Bakker. ISBN 90-351-0352-1.
  8. ^ Kungliga Krigsvetenskapsakademien, retrieved 2017-03-19.
  9. ^ (EN) Previous winners, su theduffcooperprize.org. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2020).
  10. ^ (EN) 1972 winners, su wolfsonhistoryprize.org.uk. URL consultato il 4 maggio 2020.
  11. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 47234, 10 June 1977.
  12. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 50551, 13 June 1986.
  13. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 56595, 15 June 2002.
  14. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 57645, 20 May 2005.

Bibliografia modifica

  • Freedman, Lawrence; Hayes, Paul & O'Neil, Robert War, Strategy and International Politics: Essays in Honour of Sir Michael Howard, Oxford: Oxford University Press, 1992. OCLC 25281770 Disponibile anche in e-book. OCLC 700983052
  • Skaggs, David Curtis "Michael Howard and the Dimensions Of Military History" pages 179-183 from Military Affairs, Volume 49, 1985.
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