Michael Shaara

scrittore statunitense

Michael Shaara (Jersey City, 23 giugno 19285 maggio 1988) è stato uno scrittore statunitense.

Biografia modifica

Nato da una famiglia di immigrati italiani (il cognome Shaara è l'americanizzazione dell'italiano Sciarra), si è laureato alla Rutgers University; durante gli anni di studio si è accostato alla scrittura pubblicando, nel corso della sua carriera, circa settanta racconti, apparsi su molte testate quali Playboy, Redbook, Cosmopolitan, e The Saturday Evening Post.[1] In seguito ha insegnato letteratura alla Florida State University.[1]

Il suo romanzo sulla battaglia di Gettysburg, intitolato The Killer Angels, ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1975.[1]

Alcune delle opere di Shaara rientrano nella fantascienza e due dei suoi libri sono stati tradotti in italiano nella collana Urania: il romanzo L'Araldo dello sterminio (n. 938) e la raccolta di racconti Incidente di frontiera (n. 952).[2]

Shaara è morto nel 1988 a causa di un secondo attacco di cuore.[1]

Dal suo romanzo La partita perfetta, pubblicato postumo nel 1991, è stato tratto il film Gioco d'amore.[1]

Jeffrey Shaara, figlio di Michael Shaara, è anch'egli uno scrittore, noto soprattutto per aver scritto Gods and Generals, il prequel di The Killer Angels.

Opere modifica

Romanzi modifica

Antologie di racconti modifica

Racconti modifica

(parziale)

  • Il libro, noto anche come Le meteore di Dio, Mondo senza stelle (The Book, 1953), come Le meteore di Dio, in appendice a Il cervello mostro, Urania 60, Arnoldo Mondadori Editore, 1954
  • Ritorno dal deserto o La via del ritorno (All the Way Back, 1952), come La via del ritorno, traduzione di Roberta Rambelli, in Imperi Galattici. L'epica fantascientifica 1923-1978, Enciclopedia della Fantascienza 3, Fanucci Editore, 1978
  • Il Cittadino Jell, traduzione di V. Lombardi, in Galaxy n.5, Editrice La Tribuna, maggio 1961

Note modifica

  1. ^ a b c d e Michael Shaara, su jeffshaara.com. URL consultato il 19-11-2011 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2011).
  2. ^ a b c d Catalogo SBN, su sbn.it. URL consultato il 19-11-2011.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN77624966 · ISNI (EN0000 0001 1677 0649 · LCCN (ENn80156369 · GND (DE174084412 · BNE (ESXX1771434 (data) · J9U (ENHE987007279824505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80156369