Michail Semënovič Cvet

botanico russo

Michail Semënovič Cvet (in russo Михаил Семёнович Цвет? trascritto anche Tsvett, Tsvet, Tswett, Tswet, Zwet; Asti, 14 maggio 1872Voronež, 26 giugno 1919) è stato un botanico russo, di origine italiana per parte di madre, inventore della cromatografia. In russo il suo cognome significa colore.

Michail Semënovič Cvet

Biografia modifica

 
Targa in memoria di Cvet posta sull'edificio dove è nato.

Michail Cvet nacque ad Asti da madre italiana e da padre russo, ufficiale dell'esercito russo. Sua madre morì poco tempo dopo averlo dato alla luce, cosicché il piccolo Michail crebbe a Ginevra, in Svizzera, dove ottenne il baccellierato al Dipartimento di Fisica e Matematica della locale università nel 1893. Decise però di dedicarsi alla botanica e ricevette il titolo di dottore di ricerca nel 1896 per il suo lavoro sulla fisiologia cellulare. Nello stesso anno si trasferì a Pietroburgo, perché suo padre era stato richiamato dal servizio all'estero, e iniziò a lavorare nel laboratorio biologico dell'Accademia russa delle scienze. I titoli ottenuti a Ginevra non gli furono riconosciuti in Russia, e dovette conseguirne di nuovi. Nel 1897 divenne insegnante di un corso di botanica per donne. Nel 1902 divenne assistente di laboratorio all'istituto di fisiologia vegetale dell'Università di Varsavia. Nel 1903 divenne professore associato e insegnò anche in altre Università di Varsavia. Dopo l'inizio della prima guerra mondiale, il Politecnico di Varsavia fu evacuato a Mosca e nel 1916 a Leninskij Gorkij vicino a Mosca. Nel 1917 divenne professore di botanica e direttore degli orti botanici dell'Università di Tartu (Jurjev) in Estonia. Nel 1918, quando le truppe tedesche occuparono la città, l'università fu evacuata a Voronež, nella Russia centromeridionale. Cvet morì per un'infiammazione cronica alla gola il 26 giugno 1919, all'età di 47 anni.

Cromatografia modifica

Michail Cvet è ricordato come l'inventore della cromatografia, di cui gettò le basi nel 1901 durante le sue ricerche sui pigmenti vegetali. Egli utilizzò una colonna cromatografica per l'assorbimento liquido-solido con carbonato di calcio come adsorbente e miscele di etere di petrolio ed etanolo come eluenti per separare la clorofilla e i carotenoidi. Il metodo fu presentato il 30 dicembre 1901 all'XI Congresso dei Naturalisti e Fisici (XI съезд естествоиспытателей и врачей) a Pietroburgo. La prima descrizione a stampa uscì nel 1903, negli atti della Società dei Naturalisti di Varsavia, sezione di biologia. Utilizzò per la prima volta il termine "cromatografia" nel 1906 nei suoi due articoli sulla clorofilla sul giornale botanico tedesco Berichte der Deutschen botanischen Gesellschaft. Nel 1907 dimostrò il suo metodo alla Società Botanica Tedesca.

Il lavoro di Cvet fu ignorato per parecchi decenni per diverse ragioni: i tragici eventi in Russia all'inizio del XX secolo, il fatto che Cvet avesse pubblicato inizialmente solo in lingua russa (rendendo i suoi risultati largamente inaccessibili agli scienziati occidentali), ed un articolo che negava la scoperta di Cvet. Willstater e Stoll provarono a replicare gli esperimenti di Cvet ma poiché essi utilizzavano un assorbente troppo aggressivo (che distruggeva la clorofilla), non ne furono capaci. Essi pubblicarono i loro risultati facendo cadere nell'oblio il metodo cromatografico di Cvet. Il metodo tornò a rivivere, dieci anni dopo la morte dello scienziato, grazie al tedesco Edgar Lederer, al biochimico austriaco Richard Kuhn ed al lavoro di Martin e Synge.

Abbreviazione come autore di botanica modifica

L'abbrevazione standard applicata alle piante descritte dallo scienziato è Tswett.

Bibliografia modifica

  • Симон Шноль (Simon Schnoll), Герои и злодеи советской науки (Eroi e cattivi della scienza sovietica), Mosca, Kron-press (Крон-пресс), 1997.
  • E. M. Senčenkova, Cvet, Mikhail Semënovič (1872 - 1919). In: Ch. C. Gillispie (a cura di), Dictionary of scientific biography. American Council of Learned Societies, Charles Scribner Sons, New York, 13: 486-488 (1976)
  • R. P. W. Scott, Liquid Chromatography, pubblicato da library4science (2003)
  • A. J. P. Martin, R. L. M. Synge, Biochemistry Journal, 35, 1358 (1941)
  • R. Willstater, A. Stoll, Untersuchungen über Chlorophyll, Springer Verlag, Berlino (1913)
  • W. Ostrowski, Michael S. Tswett—inventor of column chromatography. (On the occasion of 65th anniversary of his lecture on the column chromatography technique), Folia Biol. (Krakow), 16 (4): 429-48 (1968) [1]

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