Miró II di Cerdanya

Mirone, o Mirò, detto il Giovane (Mirò anche in spagnolo, in portoghese, in galiziano, e in catalano. Miro in latino) (nato intorno alla seconda metà del IX secoloottobre 928), fu conte della Cerdanya e di Conflent dall'897 e di Besalú dal 913 al 927.

Miró II
Conte di Cerdanya
In carica897 - 927
PredecessoreGoffredo il Villoso
SuccessoreSunifredo II
Nome completoMiró
Altri titoliconte di Conflent e di Besalú
Nascitanella seconda metà del IX secolo
Morteottobre 928
Luogo di sepolturaMonastero di Ripoll
Dinastiacasa di Barcellona
PadreGoffredo I il Villoso
MadreGuinidilda
ConsorteAva
FigliSunifredo
Goffredo II
Oliva
Miró e
Fredeburga, legittimi
Fredelone (o Guicalfredo)
Cixilona
Gotruda
Guilindae
Sesenanda, illegittimi

Origine modifica

Miró era il figlio maschio terzogenito del Conte di Urgell, della Cerdanya, di Gerona, di Conflent, d'Osona, e di Barcellona, Goffredo il Villoso[1] e di Guinidilda († prima del 904), originaria delle Fiandre, sia secondo la Crónica de San Juan de la Peña[2], che secondo l'Ex Gestis Comitum Barcinonensium[3] (secondo la storica britannica Alison Weir, nel suo libro:Britain's Royal Families: The Complete Genealogy -latest edition, 2002-, era figlia di Baldovino I delle Fiandre e di Giuditta, la figlia del re dei Franchi occidentali, Carlo il Calvo[4]). Mentre alcuni storici catalani sostengono che fosse d'origine catalana, forse figlia di Mirò I (quindi nipote di Goffredo il Villoso) conte di Rossiglione, oppure di Borrell, Conte di Cerdagna, Urgell e Osona[5] oppure ancora di Sunifredo[6]. Quindi era fratello dei conti di Barcellona, Goffredo II Borrell I, Sunyer e del Conte di Urgell, Sunifredo II[7].
Le origini di Goffredo il Villoso sono incerte; secondo lo storico Ramon de Abadal y de Vinyals era il figlio primogenito di Sunifredo I, Conte d'Urgell, Cerdanya, Osona, Besalú, Narbona, Béziers e Nîmes, duca di Settimania e marchese della marca di Spagna e di Ermessinda[8][9]; il documento n° I del Cartulaire Roussillonais inerente ad una donazione all'abbazia di Lagrasse, datato 865, conferma che Sunifredo ed Ermessinda erano sposati ( quod Sunicfredo comiti fecit cum uxore Ermesinda)[10], mentre il documento n° 31 del Recueil des chartes de l'Abbaye de La Grasse. T. I, 779-1119 inerente ancora una donazione all'abbazia di Lagrasse, datato 878, conferma che Goffredo e i fratelli Sisenanda, Sunifredo, Rodolfo e Miró (Sesenanda, Sunicfredus, Wifredus comes, Radulfus comes, Miro comes), erano figli di Sunifredo ed Ermessinda (Sunicfredi genitoris nostri vel domnæ Ermesinde genititricis nostræ)[11].

 
La penisola iberica nella prima metà del X secolo. La marca di Spagna è vassallo del regno di Francia

Biografia modifica

Riguardo alla sua origine, gli Ex Gestis Comitum Barcinonensium menziona Miró assieme ai fratelli, Rodolfo, Goffredo II Borrell I e Sunyer, confermando che erano i figli di Goffredo e Guinidilde[3].
Sempre secondo gli Ex Gestis Comitum Barcinonensium succedette a suo padre[3].

Contea di Barcellona
Casato di Barcellona
 

Goffredo
Figli
Goffredo II Borrell I
Figli
  • Riquilda
Sunyer I
Figli
Mirò I
Borrell II
Figli
Raimondo Borrell III
Figli
Berengario Raimondo I
Figli
Raimondo Berengario I
Figli
  • Arnau di Barcellona
  • Berengario di Barcellona
  • Pietro Raimondo di Barcellona
  • Raimondo Berengario II el Cap d'Estopes ("Testa di Stoppia")
  • Berengario Raimondo II el Fratricida ("il Fratricida")
  • Inès o Agnese di Barcellona
  • Sancha di Barcellona
Raimondo Berengario II
Figli
Berengario Raimondo II
Raimondo Berengario III
Figli
Raimondo Berengario IV
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Nell'897, infatti, alla morte di suo padre, ereditò unitamente ai fratelli Goffredo Borrell (che guidava i fratelli), Sunyer e Sunifredo, le contee di Barcellona, Gerona, Osona, Cerdanya e Urgell.
In un secondo tempo si divisero le contee:

  • a Goffredo Borrell e Sunyer andarono le contee di Barcellona, Girona ed Osona,
  • a Sunifredo la contea d'Urgell, ed
  • a Miró le contee di Cerdanya e Conflent

Nell'899, secondo la Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, Mirone presenziò in un giudizio in qualità di conte[12].

Verso l'inizio del X secolo Mirò sposò Ava (?-prima del 26 febbraio 961, data in cui secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, Ava risultava defunta[13]), che, secondo alcune fonti era discendente dei conti di Ribagorza[14]. Ava viene nominata, assieme ai figli legittimi, nel testamento di Mirò[15]. Ava compare, assieme al figlio, Oliva, in un documento di compravendita del giugno del 936[16], poi, nel 938 fece una donazione assieme ai quattro figli maschi, e in quest'ultima data fu registrata una donazione degli esecutori testamentari di Ava; Ava viene nominata, assieme ai figli legittimi, nel testamento di Mirò[17].
Secondo la Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Ava compare ancora in due documento di donazione: uno del 942[18] ed un secondo del 961, poco prima di morire[19].

Durante il matrimonio Mirò continuò ad avere rapporti con l'amante: Virgilia[20], che, sempre secondo lo storico catalano Bofarull i Mascaró, era la figlia di Delà conte di Empuries e di Cixilona di Barcellona[13]. A sostegno della propria tesi il Bofarull cita un documento in cui la figlia del citato Delà, Ramlo († 960), badessa del Monastero di Santa Maria di Ripoll, nel 956, fa una donazione in cui cita la sorella Virgilia ( "su hermana Virgilia")[13].

Nel 913 circa, alla morte dello zio, Rodolfo I (? -ca. 913), conte de Besalú, senza eredi, entrò in possesso della contea di Besalù[21].
Nel 914, secondo la Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, Miró ed il fratello, Sunyer presenziarono alla dichiarazione di fedeltà degli abitanti della vallata alla badessa del monastero di Sant Joan de les Abadesses, vicino a Ripoll[22].

Secondo il Gesta Comitum Barchinonensium[23] Mirò morì nel 929[3] e gli succedette il figlio primogenito, Sunifredo[3]. Mirò fu sepolto nel monastero di Ripoll[3]. Secondo il Chronicon alterum Rivipullense, invece morì nel 928[17], data confermata dal Bofarull[24], che riferisce che il testamento di Mirò fu del 926[15].

Discendenza modifica

Mirò da Ava ebbe quattro[17] (o forse cinque[25]) figli:

Mirò ebbe cinque figli anche da Virgilia[17][21]:

  • Fredelone o Guicalfredo (?- dopo il 964), secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, viene nominato nel testamento del padre, Mirò[15]
  • Cixilona, secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, viene nominato nel testamento del padre, Mirò[15], che sposò Ajalberto[13], a cui diede un figlio:
    • Seniofredo, confermato dallo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró[13]
  • Gotruda (?- tra il 956 e il 963), che nel 947 sposò il conte di Pallars, Lupo I[17] e secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, viene nominata nel testamento del padre, Mirò[15]
  • Guilinda, secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, viene nominato nel testamento del padre, Mirò[15]
  • Sesenanda, secondo lo storico catalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, viene nominato nel testamento del padre, Mirò[15].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Borrell di Osona  
 
 
Sunifredo I di Barcellona  
 
 
 
Goffredo il Villoso  
Odacre Enguerrand delle Fiandre  
 
 
Ermessinda  
 
 
 
Miró II di Cerdanya  
Carlo il Calvo Ludovico il Pio  
 
Giuditta di Baviera  
Baldovino I di Fiandra  
Ermentrude d'Orléans Oddone d'Orléans  
 
Engeltrude di Fézensac  
Guinidilda d'Empúries  
 
 
 
Giuditta  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Goffredo il Villoso fu il primo conte indipendente di Barcellona (l'indipendenza formale si ebbe solo circa 100 anni dopo, nel 988, col conte Borrell II) ed è considerato il fondatore della Catalogna.
  2. ^ (LA) Crónica de San Juan de la Peña, capitolo XXIII
  3. ^ a b c d e f g h i (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, Tomus IX, Ex Gestis Comitum Barcinonensium, pag 69
  4. ^ (EN) #ES Genealogy : Fiandre 1-Guinidilde
  5. ^ (EN) Guinedilda[Guinedell], su grec.cat. URL consultato il 17 luglio 2014.
  6. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali catalane-GUINIDILDA (GUIFRÉ)
  7. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali catalane-GUIFRÉ
  8. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de BARCELONA-GUIFRÉ
  9. ^ (EN) #ES Genealogy: Barcelona 1-Wifredo I "el Velloso"
  10. ^ (LA) #ES Cartulaire Roussillonais, doc. I, pagg. 1 - 6
  11. ^ (LA) #ES Recueil des chartes de l'Abbaye de La Grasse. T. I, 779-1119, doc. 31, pagg. 52 e 53
  12. ^ (LA) Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, Documento MMXXII, pagg 24 e 25
  13. ^ a b c d e (EN) #ES Bofarull i Mascaró, Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, pag 106
  14. ^ (ES) #ES La web de las biografias: Miró II, Conde de Cerdaña (ca. 878-927)
  15. ^ a b c d e f g (EN) #ES Bofarull i Mascaró, Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, pagg 88-90
  16. ^ (LA) Histoire Générale de Languedoc, Preuves, Documento 65, colonne 170 e 171
  17. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali catalane-MIRÓ II "el Joven"
  18. ^ a b (LA) Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento LXXVI, colonna 853
  19. ^ (LA) Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento XCVII, colonne 879 e 880
  20. ^ (EN) #ES Bofarull i Mascaró, Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, pag 91
  21. ^ a b c (EN) #ES Miró II di Cerdanya
  22. ^ (LA) Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, Documento MMLXII, pagg 76 - 88
  23. ^ Il Gesta Comitum Barchinonensium è una cronaca scritta in latino dai monaci del monastero di Ripoll, nella seconda metà del XII secolo ed inizia con la presa del potere di Goffredo il Villoso e arriva sino alla morte di Raimondo Berengario IV di Barcellona. In un secondo tempo e poi in un terzo la cronaca fu ampliata con le gesta dei primi re della Corona d'Aragona, sino a Giacomo I d'Aragona
  24. ^ (EN) #ES Bofarull i Mascaró, Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, pag 87
  25. ^ (EN) #ES Genealogy : Bellonides-Miron II "el Joven"
  26. ^ (EN) #ES Bofarull i Mascaró, Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, pag 92
  27. ^ (LA) Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Documento C, colonne 881 e 882

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica