Monte Calvo (Gargano)

rilievo montuoso del Gargano

Il monte Calvo è la montagna più alta tra quelle che costituiscono il promontorio del Gargano, in Puglia. Raggiunge un'altitudine di 1056 m s.l.m. (quinta vetta della regione) e ha un'evidente morfologia carsica. Deve il suo nome a una cima completamente brulla, circondata, tuttavia, da imponenti e fitte foreste che ne ricoprono le pendici e si estendono per gran parte del territorio del parco nazionale del Gargano.

Monte Calvo
Monte Calvo imbiancato
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Puglia
Provincia  Foggia
Altezza1 056 m s.l.m.
CatenaPromontorio del Gargano
Coordinate41°43′37.45″N 15°46′21.4″E / 41.72707°N 15.77261°E41.72707; 15.77261
Altri nomi e significatiMontagna di fuoco[senza fonte]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Calvo
Monte Calvo
Panorama invernale dal monte Calvo del versante sud.

Sono stati diversi i ritrovamenti archeologici di reperti riconducibili al neolitico: parti rudimentali di asce, selci e strumenti di vario tipo confermano la presenza dell'uomo sugli altopiani del Gargano anche in epoca preistorica e protostorica (civiltà Dauna).

Flora modifica

Come accennato, nonostante presenti una sommità sgombra dalla vegetazione attorno ad essa proliferano importanti foreste costituite dalla tipica flora mesofila caducifoglia a dominio di varie specie del genere Quercus e con la presenza di estese formazioni a Carpino nero (Ostrya carpinifolia). Di grande valenza floristica e vegetazionale le ampie praterie, ricche di orchidee, che caratterizzano questa montagna.

Clima modifica

Per la sua altitudine, ma soprattutto per via della sua esposizione ai venti balcanici, il monte in inverno è soggetto a frequenti nevicate in concomitanza delle quali le temperature scendono di diversi gradi sotto lo zero. Il clima è continentale con inverni rigidi e ventosi ed estati miti e soleggiate.[1]

Note modifica

  1. ^ Biopuglia, Climatologia -Altopiani Garganici, su biopuglia.iamb.it. URL consultato il 23 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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