Il Monte Perone è la vetta più orientale della Catena del Monte Capanne, nell'isola d'Elba. Raggiunge un'altitudine di 630 m.

Monte Perone
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Provincia  Livorno
Altezza630 m s.l.m.
CatenaIsola d'Elba
Coordinate42°46′38.05″N 10°12′00.15″E / 42.777235°N 10.200042°E42.777235; 10.200042
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Perone
Monte Perone

Nome modifica

Attestato nel 1632 come Serra di Perone[1], il toponimo Perone è probabilmente una corruzione di serrone (dal latino serra, «cresta montana»).[2]

Clima modifica

Dati:https://www.sir.toscana.it/

Monte perone Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. mediaC) 6,0 6,9 10,2 14,1 18,7 23,4 27,0 27,3 23,5 17,9 12,4 7,3
T. min. mediaC) 2,1 2,7 4,6 7,6 11,0 14,2 17,0 17,2 13,9 10,1 6,3 3,2
 
Caprile della Tozza al Pagliaio, sulle pendici meridionali del Monte Perone

Ambiente modifica

Il Monte Perone, a differenza degli altri monti vicini costituiti da monzogranito, è formato da rocce ofiolitiche. La montagna si presenta come una dorsale dalla sommità pianeggiante, che oggi ospita la più estesa pineta di Pinus pinaster dell'isola, impiantata nel 1935. Prima di tale data, la dorsale era caratterizzata da vasti prati nei quali venivano fatti pascolare cavalli, asini e muli; due luoghi, la rupe detta Cote dei Cavalli e il recinto naturale chiamato Acchiappacavalli, testimoniano quest'utilizzo. Nei pressi si trova la località detta Piana alla Mensa, toponimo che deriva dal latino mensa, «pianoro». Non distante esiste un quartiere pastorale, il Caprile del Perone, caratterizzato da una struttura annessa (forse una cascina per la produzione casearia). Sulle pendici meridionali del Monte Perone si trovano grosse formazioni monzogranitiche quali Cote del Corvo, Cot'i Gatto, Cot'i Tappino, Cote di Poncio, Cote di Santeramo, Sasso Pinzuto, Tozza alla Croce, Tozza alla Noce, Tozza al Pagliaio.[3] Nel 1976 sul Monte Perone furono immessi dal Comune di Marciana alcuni esemplari di muflone, che, moltiplicatisi negli anni, hanno invaso il settore occidentale dell'isola con ingenti danni al patrimonio vegetale. La montagna ospita un raro endemismo entomologico, il coleottero Troglorhynchus giustii.[4]

 
Troglorhynchus giustii, endemico del Monte Perone

Guardia del Monte Perone modifica

Su una rupe svettante dalla dorsale della montagna si trovava un'antica guardia (testimoniata dal toponimo Monte della Guardia) consistente in una postazione di vedetta per segnalazioni a distanza.

Miniera del Monte Perone modifica

Nei pressi della cima (42°46′59.01″N 10°12′16.98″E / 42.783058°N 10.204717°E42.783058; 10.204717) si trova una miniera di calcopirite, limonite ed ossidi di ferro; lunga 38 metri, fu scavata tra il 1925 e il 1928 nello stesso sito di una vasta cava forse risalente al periodo etrusco. L'area fu visitata nel 1860 dal geologo William Paget Jervis e, nel 1913, dal geologo Piero Aloisi.

Buca della Nivera modifica

Nella vallata ad ovest del Monte Perone si trova una nivera documentata dal 1820, ossia una ghiacciaia a fossa dove in inverno veniva raccolta e pressata la neve per essere trasformata in ghiaccio.

Note modifica

  1. ^ Archivio storico di Marciana, Estimo della Comunità di Poggio, 1623.
  2. ^ Silvestre Ferruzzi, Synoptika, Portoferraio 2008.
  3. ^ Silvestre Ferruzzi, Formazioni rocciose dell'Elba occidentale, Capoliveri, 2019.
  4. ^ Giuseppe Osella, Troglorhynchus giustii, nuova specie dell'isola d'Elba, Verona 1981.

Voci correlate modifica