I Muradidi (in arabo دولة مرادية?, Dawlat Murādiyya, ossia "dinastia dei Muradidi") è stata una dinastia tunisina che ha regnato sul Paese dal 1613 al 1702[1].

Storia modifica

Fondata da Mourad Bey, giannizzero d'origine còrsa, nominato Dey da Yusuf Dey nel 1613 e messo al comando della colonna armata (muhalla) incaricata dell'esazione delle imposte e della pacificazione dell'interno del Paese.[2] Ottiene in seguito il titolo di Pascià di Tunisi da parte del sultano ottomano.[3] Alla morte gli succedono Hammuda Pascià Bey, Murad II Bey, Muhammad Bey al-Muradi, Ramadan Bey e infine Murad III Bey. Questi Bey dividono il loro potere con la potente milizia turca dei giannizzeri, guidata dal Dey eletto da essa stessa, benché accada di frequente che i Muradidi influenzino fortemente il voto del Diwan.

Si assiste a una guerra civile, chiamata " Rivoluzione di Tunisi, verso la seconda metà del XVII secolo, che contrappone figli di Murad II Bey: Vi è allora l'intervento del Dey d'Algeri, della sua milizia, delle tribù del NO e il forte coinvolgimento del Dey che assume di nuovo in questo periodo i poteri che gli erano stati tolti da Hammuda Pascià Bey e da Murad II Bey.

Il regno muradide termina nel 1702 con un colpo di Stato di Ibrahim Sharif, agha dei giannizzeri, che depone l'ultimo Bey muradide con il consenso di Istanbul e che assassina tutti i prìncipi sopravvissuti della dinastia. Favorisce così la presa di potere di Al-Husayn I ibn Ali al-Turki (Husayn I Bey), primo rappresentante della seconda dinastia beylicale tunisina: gli Husaynidi.

Note modifica

  1. ^ Andreas Tunger-Zanetti, La communication entre Tunis et Istanbul, 1860-1913 : province et métropole, éd. L'Harmattan, Paris, 1996, p. 219
  2. ^ Hédi Slim, Ammar Mahjoubi, Khaled Belkhodja e Abdelmejd Ennabli, Histoire générale de la Tunisie, tomo III «Les temps modernes», éd. Sud Éditions, Tunis, 2007, p. 62
  3. ^ (FR) Paul Sebag, Tunis : histoire d'une ville, éd. L'Harmattan, Paris, 1998, p. 154
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